venerdì 30 dicembre 2011

La conversazione continua

Il discorso di ieri mattina a colazione ha avuto un seguito ieri sera a cena.
Biancaneve è tornata dal lavoro alle sette, ha ritirato il bambinume dai nonni e si è messa a cucinare una pastasciutta in attesa dell'Orco.
Il Piccolo Orco e Pollicina erano affamatissimi così Biancaneve e i bambini si sono messi a tavola un po' prima e quando l'Orco è arrivato erano nel vivo di una conversazione.
"Oggi ho trovato un lavoro bellissimo che mi piacerebbe fare da grande" dice il Piccolo Orco.
"Ah sì, e e quale sarebbe?" risponde Biancaneve pensando di sentirsi dire l'astronauta o il cow boy o lo spadaccino.
"Il pilota dei camion della spazzatura!" dice lui, tutto contento.
"Io invece ho pensato che voglio fare la dottoressa" aggiunge Cappuccetto Rosso con i suoi occhi furbini, correndo in bagno.
Dal bagno chiama poi Biancaneve, che va a sistemarla seguita dal Piccolo Orco, che si avvicina alla sorellina e in un impeto di affetto le chiede: "Cappuccetto Rosso, ma tu vuoi bene al Piccolo Orco?"lasciando Biancaneve a bocca aperta.
Lei dal water risponde di sì con una certa sollecitudine e lui ammette di volerle molto bene, apparendo un po' imbarazzato perfino con se stesso.
"Allora sposami!" esclama lei con slancio.
"Ma no, Cappuccetto Rosso, noi non possiamo sposarci perchè siamo fratelli"
"Io non sono tuo fratello, sono tua sorella, e allora possiamo sposarci"
"Mamma, ma noi possiamo sposarci da grandi? No? In effetti io non ho ancora deciso chi voglio sposare"
"Beh, direi che hai ancora un sacco di tempo per pensarci" gli dice Biancaneve intenerita.
E per un attimo se li è immaginati in un futuro lontano.




giovedì 29 dicembre 2011

Conversazione rubata

Stamattina Pollicina si è svegliata presto, alle sei e ha fatto colazione verso le sette e mezza con la mamma. L'Orco prima di andare al lavoro ha mangiato in piedi due fette della pizza avanzata ieri sera.
Verso le otto si sono svegliati anche Cappuccetto Rosso e il Piccolo Orco e poco dopo si sono messi a fare colazione in cucina, mentre Biancaneve stava in sala con Pollicina.
Di solito mentre fanno colazione gridano, spostano rumorosamente il tavolo con consueto rovesciamento del latte e altri disastri; stamane invece Biancaneve li sente chiacchierare.
"Tu cosa vuoi fare da grande? Io voglio fare il dottore, oppure il pilota dell'elicottero dei pompieri" dice il Piccolo Orco.
"Io voglio lavare i piatti" risponde Cappuccetto Rosso.
"Ma quello lo fanno le mamme! Tu vuoi fare la mamma, vuoi fare solo quello?" dice un po' incredulo e un po' stizzito. Poi aggiunge: "Tu chi vuoi sposare da grande?"
"Io voglio sposare la mamma"
"Non puoi sposare la mamma, perchè siete due femmine. Allora la mamma quando sarò grande la sposerò io"
Biancaneve rideva sotto i baffi, pensando di dover fare alcune cose:
1- far leggere alla secondogenita meno fiabe di Biancaneve e Cenerentola e buttarsi su Mulan e Bianca e Bernie
2- spiegare un po' di concetti base sul femminismo al Piccolo Orco, senza esagerare
3- fargli notare che la sua amica Giada ha una mamma e una vicemamma invece di una mamma e un papà

venerdì 23 dicembre 2011

Tradizioni natalizie

In questo periodo dell'anno Biancaneve e l'Orco di solito discutono, per via di una drammatica disparità di vedute. 
Biancaneve adora l'inverno, le lucine, le decorazioni, gli alberi di Natale e i presepi, le ghirlande e tutto il resto. Il profumo di mandarini e il camino acceso. Il freddo pungente quando si esce di casa e il tepore quando si rientra. Il buio e la neve, la ricerca dei regali da mettere sotto l'albero, l'attesa di scartare i pacchetti colorati.
Biancaneve trova che questo periodo sia un po' magico tra renne parlanti, elfi e slitte, tanto che in fondo al cuore forse un pochino ci crede davvero, come se gli anni non fossero trascorsi; si ricorda di quando festeggiava il Natale in montagna con tanta neve e i ghiaccioli che pendevano dal tetto e beveva la cioccolata calda di pomeriggio e si aspettava di vedere Babbo Natale uscire dal camino.
L'Orco invece a Natale soffre; soffre perchè non gli piace regalare niente a nessuno, non gli piace festeggiare, trova l'atmosfera natalizia finta e ingannevole. Se fosse per lui si potrebbe eliminare il mese di dicembre  e passare direttamente a gennaio, anzi a febbraio.
Ma a Biancaneve piace regalare ai bambini un po' di quella magia, e quindi al Castello si fa il calendario dell'Avvento con caccia al tesoro, si fa tutti insieme l'albero di Natale con le lucine bianche e le decorazioni rosso e oro; stamattina Biancaneve pensava di fare anche il presepe (in ritardissimo) con le statuine di gesso del bisnonno.
La notte di Natale si aspetta, e Biancaneve è convinta che quella sia la parte migliore.

venerdì 16 dicembre 2011

A proposito di scarpe...

Stamattina Biancaneve ha cercato di avere un po' meno fretta del solito e ha messo calze e scarpe al Piccolo Orco, mentre Cappuccetto Rosso, come sempre, si arrangiava da sola.
"Guarda, mamma, io sono bravissima a vestirmi e a mettermi le scarpe da sola!!!"
"Eh sì, è proprio vero, tu sei proprio brava a vestirti da sola"
"Il Piccolo Orco invece non è bravo"
"Il Piccolo Orco non è tanto bravo a vestirsi, ma per esempio è bravissimo quando è ora di fare la nanna, mentre tu fai i capricci"
Il Piccolo Orco, sentendosi chiamato in causa, ha detto: "Invece io sono bravissimo a vestirmi, mi vesto tutto da solo, sono soltanto le scarpe e le calze che non mi metto da solo"
"E come mai non te le metti da solo? Io lo so che ne sei capace!"
"Non me le metto da solo perchè mi piace se me le metti tu, perchè quando mi metti tu le scarpe stai vicino a me e a me piace quando sei vicino a me. Ecco."
Accidenti! Ha trovato il modo di farsi mettere le scarpe, il furbacchione.

giovedì 15 dicembre 2011

Il solito rito mattutino con insulto finale

Al mattino come sempre Biancaneve è di corsa.
Ore 6.30: suona la sveglia, oppure l'Orco che è già in piedi accende le luci e apre le porte. Biancaneve si alza con gli occhi chiusi e il viso stropicciato e cerca a tentoni di raggiungere il bagno
Ore 6.31: Cappuccetto Rosso si alza sveglia e pimpante, pronta per qualunque impresa
Ore 6.32: Pollicina inizia a chiacchierare e appena tirata giù dal lettino si dirige in cucina di gran carriera gridando "uadiii" (che dovrebbe voler dire acqua o latte o biberon) mentre Biancaneve e l'Orco si vestono
Ore 6.40: Pollicina beve 300 ml di latte di crescita e mangia un biscotto o due, dipende dal tipo di biscotto memtre Cappuccetto Rosso beve una tazza di latte e Nesquik con un numero imprecisato degli stessi biscotti. Intanto Biancaneve dà una voce al Piccolo Orco che giace ancora addormentatissimo
Ore 6.45-7: colazione anche per i grandi con numerosi tentativi di far alzare il Piccolo Orco
Ore 7-7.10: anche lui finalmente si alza e beve una tazza di latte col miele, che deve mettere lui appiccicando tutto il barattolo, la tazza e il tavolo insieme a una quantità spropositata dei biscotti di cui sopra
Ore 7.10: Biancaneve aiuta Cappuccetto Rosso a togliere il pigiama, a lavarsi e a vestirsi, correndole dietro perchè una mattina non vuole la felpa blu ma il golfino rosa, un'altra mattina non vuole i pantaloni ma la "gonnellina griza", un'altra ancora pare che non possa vivere senza i pantaloni della tuta con i fiorellini rossi
Ore 7.20: l'Orco cambia e veste Pollicina mentre il Piccolo Orco viene caldamente invitato a scendere dalla sedia, a smettere di giocare con i biscotti e a bere il latte
Ore 7.25: viene caldamente invitato a togliersi il pigiama e a lavarsi
Ore 7.30: l'Orco e Pollicina escono di casa con lei tutta gongolante, felicissima di andare all'asilo nido
Ore 7.30: Biancaneve si trucca, mette calze e scarpe a Cappuccetto Rosso e lancia i vestiti al Piccolo Orco che bel bello se ne sta beato a guardare per aria. Immobile. "Piccolo Orco, daiiiii!!!!!!!!!!!! Lo sai che alla mattina abbiamo fretta!!!!!!!!! Mettiti le scarpe che sei capace!!!!!!!!!!!!"
"Dopo le metto"
"NOOOOOOOOOOO! Le metti adessooooooo!!!!!!!!!"
"Allora facciamo una io e una tu"
Biancaneve odia questa cosa delle scarpe, la trova insopportabile e non ce la fa a cedere come se niente fosse (prima o poi il Piccolo Orco andrà all'asilo senza scarpe)
Ore 7.35: Biancaneve litiga ancora con il Piccolo Orco che proprio le scarpe non le vuole mettere e intanto infila cappotto e cappello a Cappuccetto Rosso. Alla fine, andando contro a tutti i suoi principi gli infila le scarpe
Ore 7.40: giacca a vento e cappello anche per lui, che intanto si è tolto la felpa "perchè gli piace sentire fresco"
Ore 7.42: Biancaneve esce di casa con i due figli maggiori. Sull'ascensore, un Piccolo Orco tutto sbrindellato ma con le scarpe dice: "Mamma, ma non lo sai che i bambini sono lenti? Io all'asilo sono velocissimo, ma a casa mi piace fare le cose con calma. Tu non sei una mamma, sei un velociraptor".

giovedì 8 dicembre 2011

Mezzo busto

Alle otto di sera al Castello si segue il telegiornale di La7, e i bambini conoscono il "signor Mentana"; addirittura Cappuccetto Rosso si accorge di quando lui taglia i capelli.
Di solito quando Biancaneve e l'Orco guardano il tg i bimbi fanno altro, giocano e corrono come sempre, ma ieri sera Cappuccetto Rosso davanti allo schermo era pensierosa.  
Dopo un po' guardando l'Orco di sottecchi gli ha chiesto: " Papà, ma il signor Mentana non ha i piedi?"

mercoledì 7 dicembre 2011

Singolare dimostrazione di affetto

Biancaneve alla fine della scorsa settimana si è allontanata dal Castello per due giorni e due notti per andare a un congresso.
Ha fatto i bagagli, ha preso un treno ed ha raggiunto Trieste, città bellissima dove era stata con l'Orco quando aspettava il Piccolo Orco. Ha fatto il viaggio con una cara amica che vede di rado, ha lasciato la valigia in albergo ed è andata a fare un giro con lei.
Biancaneve si lamenta spesso di non avere tempo: di non avere tempo per sè, per leggere, per andare al cinema, per cenare fuori, per andare dal parrucchiere o fare due chiacchiere con un'amica. Ma stare lontana da casa ha comunque un certo prezzo, perchè alla fine tutto il chiasso del Castello le manca.
Per due sere ha cenato con commensali seduti con le gambe sotto al tavolo e non con una gamba in piedi e una seduta, sdraiati sul piatto o che rovesciano l'acqua con una gomitata. Ha conversato del più e del meno senza che nessuno urlasse o piangesse.
Nonostante tutto, però, sapete qual è stata la cosa più bella per Biancaneve?
Scendere dal treno, attraversare la stazione e trovare la carrozza ad aspettarla, con l'Orco alla guida e i bembini legati dietro sui loro seggiolini, accolta da urla e risate di bentornata.
E il Piccolo Orco che attraversa una fase difficoltosa e antipatica ha in seguito commentato: "Mamma, il posto dove sei stata è sicuramente bruttissimo e io lo vorrei distruggere perchè così quando vai a lavorare poi torni come fa il papà, e non che stai via tutto questo tempo senza tornare a casa da noi".

martedì 29 novembre 2011

Attività collaterali

Fuori dall'asilo le mamme chiacchierano in attesa dell'apertura del cancello e Biancaneve ha scoperto che Awa, la poco segreta passione del Piccolo Orco, è in realtà "fidanzata" con un'altro bambino.
Al Castello gli chiede come va: "Piccolo Orco, ma sei ancora fidanzato con Awa?"
"No. Awa gioca sempre con me, ma adesso è fidanzata con Geremia"
"Ah. E tu sei fidanzato con qualcuno?"
"Sì" risponde laconico, da vero maschio.
"E con chi saresti fidanzato?"
"Con Margherita"
"E lei lo sa?"
"Certo!"
"E cosa fate per essere fidanzati?"
"Giochiamo sempre insieme a draghi e aquile reali, ma ci diamo anche i baci"
"Caspita! E dove ve li date questi baci?"
"In giardino!"
Biancaneve l'ha trovato meraviglioso e tenero come non succedeva da un po'.

domenica 27 novembre 2011

Maretta

Da circa tre settimane a questa parte il Piccolo Orco sta dando ai suoi genitori filo da torcere: è aggressivo, irriverente, antipatico, pretenzioso, risponde male come se fosse un adolescente, fa scenate come se fosse un lattante, è distratto e poco collaborante. 
Ne combina più di Gian Burrasca.
Ieri pomeriggio, dopo aver trscorso circa 10 ore da sola con i bambini, Biancaneve ha perso la pazienza e si è messa ad urlare.
Lui ha risposto con il consueto pianto violento di questi giorni.
"Mamma, tu sei un'antipatica! Sai perchè mi sgridi? Perchè vuoi mettermi in prigione, ecco!!!!"
In prigione no, ma in un collegio svizzero magari sì. Ecco.

venerdì 25 novembre 2011

Prospettive

Tornando dall'asilo passiamo davanti a una scuola elementare e vediamo i bambini che escono da scuola.

"Piccolo Orco, l'anno prossimo andrai anche tu a scuola, sei contento?"
Silenzio.
Dopo un po' : "Mamma, alla scuola elementare ci sono dei giochi difficili? "
"No, non ci sono giochi a scuola, ci si va per imparare a fare un sacco di cose come leggere e scrivere e tutto il resto"
"Ma sei sicura?"
"Certo, magari qualche volta si gioca in giardino o anche in classe, ma soprattutto si scrive e si legge e si ascoltano delle storie bellissime"
"Secondo me ti sbagli, alla scuola elementare ci sono dei giochi come per esempio dei Transformers bellissimi e difficilissimi che sanno fare solo i bambini grandi e non quelli che vanno all'asilo come me. E se non è così io a scuola non ci voglio andare. Sgrunt"
Cominciamo proprio con il piede giusto.

sabato 19 novembre 2011

Fuori dalla finestra

Ieri sera c'era la nebbia, tanta, di quella fitta e densa che non si vede la casa di fronte.
Tutta la famiglia era in casa, al Castello, in sala, con una sola luce fioca perchè si è rotta la lampada grande e passeranno mesi prima che si vada a comprarne una nuova, chiusi dentro al calduccio, al riparo come se la casa fosse una locanda nel medioevo in una notte scura.
Cappuccetto Rosso guarda fuori dalla finestra.
"Mamma, ma è tutto grigio, non si vede niente. Le montagne sono andate via?"

lunedì 14 novembre 2011

Disegni

Picasso ha avuto un periodo rosa e uno blu.
Non che Biancaneve voglia fare confronti, ma il Piccolo Orco ha avuto un lungo, quasi preoccupante periodo marrone. Disegnava ogni cosa in tonalità marrone-grigio-nero, la quintessenza dell'allegria, insomma; adesso è un po' più colorato, utilizza tanti rossi, gialli, verdi e rosa (anche se il marrone non manca mai), però il suo tema è il "mostruoso": mostri, gormiti e robot di ogni tipo e genere, con particolari tipo le mani a tenaglia che lanciano palle di fuoco o i piedi che diventano razzi.
Cappuccetto Rosso oggi è tornata a casa dall'asilo con un disegno incomprensibile ai più.
"Cappuccetto Rosso, che cosa hai disegnato oggi?"
"Ho disegnato su questo foglio, guarda mamma: questo è un bambino che pianze perchè gli stanno cadendo addosso tutte queste ragnatele, e a lui non piassono e allora pianze".
Menomale che Pollicina ancora non disegna....

sabato 12 novembre 2011

Stupore

Vi ricordate il rito della nanna?
Dopo cena Biancaneve accompagna i bimbi grandi a lavare i denti, poi si mettono pigiami e pannolini, poi si va in cameretta e Biancaneve legge una storia al Piccolo Orco e una storia a Cappuccetto Rosso, con la luce accesa.
Poi si spegne la luce e Biancaneve canta una ninna nanna al Piccolo Orco e una ninna nanna a Cappuccetto Rosso, che a volte è una seconda storia per entrambi.
Poi ci sono baci e abbracci.
"Buonanotte bambini, ci vediamo domani mattina"
"Buonanotte mamma, chiamami il papà che voglio dargli la buonanotte" rispondono all'unisono. 
Di solito a questo punto Biancaneve se ne va, ma da qualche settimana c'è una nuova frasetta routinaria, non sussurrata ma gridata ai quattro venti: "Domani mattina aspettateci, non fate colazione senza di noi!!!"
Chissà perchè questa fissa della colazione. Forse hanno paura che l'Orco finisca tutti i biscotti (ma l'Orco a colazione mangia il pane), o che li finisca Biancaneve (hanno ragione).
Fatto sta che se al mattino non li si aspetta per la colazione ci sono tragedie greche.
Stamattina Biancaneve doveva andare a un corso per lavoro (50 km anche al sabato, sob), Pollicina e Cappuccetto Rosso alle sei e mezza erano sveglie e operative -quindi hanno bevuto latte e biscotti- ma il Piccolo Orco dormiva alla grande, si è svegliato cinque minuti prima che la mamma uscisse; Biancaneve aveva paura della tragedia greca avendo tutte e tre già fatto colazione senza aspettarlo (l'Orco non c'era perchè smontava notte e non era ancora tornato).
Così si è avvicinata al suo letto quatta quatta, gli ha dato un bacio e lo ha avvisato di avere già mangiato dovendo uscire presto.
"Va bene mamma, non fa niente, non preoccuparti, se devi andare al lavoro io farò colazione con la nonna"
Sta proprio diventando grande.
Biancaneve sa benissimo che domani sarà di nuovo un grosso problema non averlo aspettato. Ma domani sarà domanica, e qualcuno lo aspetterà.

domenica 6 novembre 2011

Pausa

L'autunno è la stagione preferita di Biancaneve.
La nebbia, le giornate più corte, le foglie variopinte sugli alberi, le nuvole cariche di pioggia o il cielo blu trasparente, le castagne per terra,l'aria frizzante,  il primo freddo. Il tepore casalingo. Quella malinconia che pervade un po' tutto, che invita all'introspezione e al ricordo.
E poi in autunno Biancaneve si è innamorata, si è laureata, si è sposata, è diventata mamma; un sacco di cose importanti.
Le domeniche autunnali le sono sempre piaciute, con la pioggia e con il sole, in casa e fuori.
Oggi nessuno dei bambini vuole dormire, corrono, urlano, piangono, ridono, come fanno sempre. Biancaneve oggi è pigra e ciondola, vorrebbe dormire ma non può, vorrebbe leggere ma non la lasciano, e allora dopo i soliti bucati si è nascosta in cucina, con la luce spenta, dove per trovarla bisogna proprio cercarla: si gode la pioggia che batte sulle finestre e il vento che fa ondeggiare le piante. Ripensa a un film visto ieri sera. Come se non ci fosse nessuno. In attesa che venga l'ora della merenda a riportarla alla realtà.

mercoledì 2 novembre 2011

Da grande

"Mamma-dice il Piccolo Orco-io da grande voglio fare il dottore, oppure voglio costruire case, perchè costruire le case è bellissimo"
"Ma certo, Piccolo Orco, hai un sacco di tempo per decidere che cosa ti piace fare e potrai scegliere quello che vorrai"
"E io invece voglio fare le coccole alle simisi (cimici)" ribatte Cappuccetto Rosso. "Ma sai che cosa voglio fare ancora di più?" aggiunge.
"No che non lo so, dimmelo tu"
"Volgio sposarmi con Robin Hood"
Il pragmatico e la romantica.

martedì 1 novembre 2011

Difficoltà

Biancaneve teme di essere un po' stanca,  la sua capacità di sopportare è ai minimi storici. Certe volte si perdona, certe volte si giustifica, certe volte pensa di essere la peggior mamma che possa esistere.
Ma ci sono delle volte, dei momenti, in cui alcune cose che fanno i bambini, proprio non le sopporta.
1- l'urlo feroce e costante, i draghi, i versacci del Piccolo Orco
2- la sfiancante ripetitività di Cappuccetto Rosso: "Mamma, mi fai vedere i cartoni?" "Mamma, mi fai vedere i cartoni?" "Mamma, mi fai vedere i cartoni?" "Mamma, mi fai vedere i cartoni?"
3- i litigi e i pianti continui come avviene in certe giornate
4- il fatto di dover ripetere centinaia, migliaia di volte la stessa cosa , per esempio "Non dare pugni a tua sorella"
5- i risvegli notturni di Pollicina, che in questo periodo sono numerosi, prolungati, intollerabili e inconsolabili
6- la totale assenza di rispetto del tempo, se Biancaneve si siede un minuto al computer  o sul divano può stare certa che succederà il finimondo, tipo "Mamma, Pollicina sta mangiando i pezzettini di Lego! Mamma, mi prendi quel libro? Mamma, vieni a giocare con me? Mamma, ho fatto la caccaaaaaa!!! "
Ecco. E pensare che qualche volta Biancaneve pensa che si starebbe meglio se fossero quattro...per fortuna c'è la voce tonante dell'Orco a farla rinsavire.

domenica 30 ottobre 2011

Le buone abitudini vanno insegnate da piccoli

La domenica mattina è uno dei momenti dedicati al bucato. Biancaneve si imbosca nel bagno e svuota il cesto bianco della biancheria (al Castello ce n'è uno chiaro per le cose bianche e uno blu per quelle colorate).
Dopo qualche minuto arriva furtivamente il Piccolo Orco, che fa finta di lavarsi i denti mentre in realtà sbircia il lavoro di Biancanee, che sceglie i panni da lavare, smacchia, infila in lavatrice.
"Mamma...."
"Cosa c'è?"
"Io da grande voglio fare la mamma"
Biancaneve era già partita con un trip sulla sessualità del Piccolo Orco, quando in un barlume di lucidità è stata colpita dalla verità: "Vuoi fare la mamma, come mai?"
"Voglio fare la mamma perchè le mamme fanno sempre le lavatrici e a me piacerebbe molto fare le lavatrici"
Ecco svelata l'inquetante verità; una passione insana per la lavatrice.
"Guarda Piccolo Orco che non potrai mai essere una mamma perchè sei un maschietto, in compenso potrai fare tutte le lavatrici che vorrai!"

venerdì 28 ottobre 2011

Assenza

Biancaneve è un po' latitante in questo periodo.
Il lavoro, come sempre capita in autunno, è aumentato drammaticamente e lascia meno spazio, i bambini sono stati capaci di avere la febbre tutti e tre. Tutti e tre contemporaneamente.
Quindi la macchina organizzativa ha dovuto essere ancora più efficiente e Biancaneve ancora più paziente, non ha più contato cacche, vomiti, risvegli notturni e accessi di tosse, pianti e lamentele, tachipirine e sciroppi vari.Già sono pesanti sani, figuriamoci malati!
Adesso sembra andare meglio, da due giorni il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso sono tornati all'asilo mentre Pollicina se Dio vuole ci tornerà lunedì.
E da novembre pare sia comparso un posto al nido per Pollicina anche per il martedì e il giovedì, giorni in cui finora era a casa. Biancaneve si sente un po' in colpa, ma forse così riuscirà ad avere qualche mezz'ora per sè, almeno una volta alla settimana.
Riuscirà a mettere mano all'armadio che ha bisogno di una bella ripulita.
Riuscirà a finire il libercolo che sta leggendo.
A fare un giro in centro.
A farsi fare un massaggio, regalo di Natale dell'Orco e non ancora goduto.
A guardare un film registrato mesi fa e non ancora visto.
Deve anche scoprire se per caso il cinema al mattino è aperto, magari per vedere un film vicino a qualche nonnino.
A fare colazione al bar senza fretta.
Sempre che a qualcuno non torni di nuovo la febbre.

lunedì 24 ottobre 2011

Caro Piccolo Orco

Caro Piccolo Orco, oggi è il tuo compleanno, il numero cinque. Cinque come un lustro, un numero tondo. Sei nato un martedì mattina alle sette, come anche le tue sorelline, in una bella giornata di ottobre con il cielo azzurro e le foglie rosse e gialle, sei arrivato e hai cambiato tutto. Per primo hai reso la nostra casa un castello, ne hai cambiato il colore, il rumore e anche il profumo, hai fatto di me una mamma e dell'Orco un papà, prima di te di bambini non ne sapevamo niente, davvero.
Hai imparato a scrivere il tuo nome, a colorare dentro le righe, ad andare in bicicletta, a dar da mangiare alla sorellina più piccola, a costruire lego complicatissimi. Sei capace di stare delle mezz'ore immobile a fare un puzzle. E di mangiare diciotto biscotti a colazione. Hai il senso dell'umorismo di una cassapanca e la memoria di un elefante. Osservi, scruti, chiedi, sei riflessivo ma qualche volta così impulsivo che non sembri tu, sei musone ma qualche volta così affettuoso che non mi sembra vero, sei solitario ma qualche volta,se stai giocando con qualcuno, non vorresti più tornare a casa. Qualche volta mi sorprendi, non so cosa c'è nella tua testolina bionda.
Stai diventando grande. E mi chiedo se ti curo abbastanza, con te dovrei essere più paziente, dovrei giocare di più, dovrei passare più tempo.
Stai diventando grande, e questo mi rende felice e allo stesso tempo mi spaventa un po', perché tu sei il primo, il più grande, l'apripista, e ho paura di sbagliare qualcosa. Qualcosa che a me sembra piccolo e magari per te è grande.
Io vorrei insegnarti la leggerezza, il sorriso, la serenità e l'ottimismo.
Vorrei farti tanti regali, ma questi più di tutti.
Buon compleanno, Piccolo Orco!
Biancaneve, la tua mamma

giovedì 20 ottobre 2011

Api operose

Nella famiglia di origine di Biancaneve tradizionalmente si festeggiano Natale e i compleanni, con tanto di dolci e regali. Nella famiglia originaria dell'Orco invece no, si festeggia Natale con i dolci tradizionali e il compleanno con tanti auguri, ma niente regali (cosa che Biancaneve trova raccapricciante!!!).
A Biancaneve piace festeggiare, le piace proprio l'idea di un giorno da protagonista, con un sacco di coccole solo per lei.
Tra poco il Piccolo Orco compirà 5 anni e per la prima volta ha voluto fare una festa come altri suoi coetanei: fino all'anno scorso era contento di festeggiare solo con i familiari, non gli piaceva l'idea di essere al centro dell'attenzione, quest'anno invece ha proprio espresso il desiderio di fare una festa con i suoi amici.
E allora da qualche giorno è partita la macchina organizzativa, che ha cercato di coinvolgerlo in qualche modo.
Invece di prendere dei bigliettini già fatti, Biancaneve e il Piccolo Orco li hanno fatti insieme con dei cartoncini colorati, matite, forbici e colla: hanno comperato dei grossi fogli di cartoncino colorato, hanno ritagliato dei biglietti di varie forme, hanno scritto l'invito e il nome del bambino a cui era destinato e hanno fatto un piccolo collage (una torta con le candeline, che la maggior parte delle volte erano 5, ma qualche volta no). Il tutto disturbato da Cappuccetto Rosso - che voleva partecipare-  e da Pollicina - che voleva fare altro.
Biancaneve qualche giorno fa si era fatta dare dalle maestre l'elenco dei bambini ognuno associato al proprio contrassegno. Ieri mattina dopo aver accompagnato i bambini all'asilo si è fermata a distribuire gli inviti nelle caselle coi contrassegni: pensava di metterci qualche minuto invece ci ha messo un sacco di tempo, ha fatto una sudata colossale, rideva da sola per la goffaggine e ha dovuto correre per arrivare al lavoro in tempo.
E adesso rimane da fare la spesa, oltre alle cose da mangiare e da bere bisognerà prendere piatti, bicchieri, palloncini, posate, tovaglioli e chissà quale altra diavoleria.
E bisognerà fare torte e panini dolci e salati.
E oggi è già giovedì. Oddio.

mercoledì 12 ottobre 2011

Come eravamo

La scorsa settimana si è sposato un caro amico dell'Orco, vicino a Napoli. Così Biancaneve e l'Orco hanno aggiunto un paio di giorni al necessario e si sono fatti quattro giorni di vacanza sulla Costiera amalfitana, dove Biancaneve non era mai stata. Hanno invitato i Nonni Orchi al Castello per occuparsi dei bambini insieme ai Nonni Principi che abitano vicino.
Hanno prenotato un volo andata e ritorno, una macchina per spostarsi meglio (una microscopica Peugeot 106 che però aveva il suo perchè nei vicoli) e un albergo con vista mare, sul golfo di Sorrento.
Hanno visitato Sorrento, Capri, Positano e Pompei.
E si sono goduti la tranquillità che non hanno mai. Il pensiero più grosso era decidere cosa fare in giornata, che posti visitare, dove fermarsi a mangiare. Il tempo non è stato bellissimo, ma anche se ci fosse stata una pioggia torrenziale per tutto il tempo sarebbero stati bene lo stesso.
Nessun risveglio notturno (un miraggio per Biancaneve da almeno 3 anni e mezzo).
Nessuno che piange (escludendo qualche lacrimuccia metaforicamente versata dall'Orco per la morte di Steve Jobs).
Nessuno che strilla e litiga.
Nessuna colazione, pranzo e cena da preparare.
L'ebbrezza di non avere vincoli orari.
La possibilità di leggere un libro senza essere interrotti dieci volte al minuto.
Passeggiate senza preoccuparsi che qualche figlio faccia sparire qualcosa dalle numerose bancarelle o peggio, sparisca esso stesso.
Cene fuori, aperitivi senza fretta.
Era così, una volta...
Ah, meraviglioso!
Fino a quando la sera prima di partire qualche nonno ha avvisato che Cappuccetto Rosso aveva la febbre, una tosse pazzesca e la febbre. Allora cuore di mamma e di papà sono riemersi dalle nebbie dell'oblio e si sono ricordati che in effetti adesso c'è sempre qualcosa di cui occuparsi o preoccuparsi...
Adesso Biancaneve e l'Orco sperano in qualche prossimo matrimonio, possibilmente alle Maldive o ai Caraibi.

mercoledì 5 ottobre 2011

Notti brave

L'Orco ha lavorato lunedì notte, quindi è uscito alle sei del pomeriggio come fa sempre in questi casi.
Biancaneve aveva del lavoro arretrato da sbrigare, quindi, una volta messi a letto i bambini verso le nove, cosa già di per sè piuttosto impegnativa, si è messa a lavorare e ha terminato a mezzanotte.
- Ore 01: primo risveglio di Pollicina, che voleva il ciuccio
- ore 02: l'urlo feroce del Piccolo Orco avvisa che è caduto dal letto, così Biancaneve si alza e va a tirarlo su
- ore 03: il Piccolo Orco vomita sul letto, sul cuscino, sull'orso Pilù e sull'orso Tino; Biancaneve disfa il letto, fa la doccia al Piccolo Orco e lo convince a riaddormentarsi senza orsi, portandolo nel proprio letto, dalla parte dell'Orco assente
- ore 3.40 circa: i due si riaddormentano
- ore 04: secondo risveglio di Pollicina che è con la testa dalla parte dei piedi
- ore 4.45: il Piccolo Orco vomita nel letto, si alza e vomita anche per terra in due posti diversi, e finisce nel bagno; Biancaneve disfa il letto, pulisce il pavimento alla bell'e meglio, fa la doccia al Piccolo Orco, gli prepara il suo letto (che non aveva rifatto prima)
- ore 5.15 circa: si riaddormentano entrambi
- ore 6: terzo risveglio di Pollicina, che vuole il ciuccio
- ore 7: Cappuccetto Rosso arriva trotterellando a svegliare Biancaneve perchè "é ora di fare colassione".
Una volta, quando Biancaneve faceva le ora piccole, era per tutt'altro genere di motivi.

martedì 4 ottobre 2011

Dispiacere

Conversazione serale tra Biancaneve e il Piccolo Orco, che, come saprete, ha una vena un po' macabra, un po' filosofica, un po' curiosa.
Biancaneve vede che lui la guarda di sottecchi.
"Mamma?"
"Dimmi"
"Ma quando io sarò un nonno, tu sarai morta?"
"Eh, mi sa proprio di sì"
Il Piccolo Orco guarda Biancaneve con una lacrimuccia: "Mi dispiace molto"
"Ma io ti guarderò dal cielo, sai? Sempre sempre sempre"
"Sempre sempre sempre? E mi aspetterai seduta sulla tua nuvola?"
Biancaneve voleva sciogliersi in lacrime e amore smisurato per il primogenito, che rimane piccolo ma comincia anche ad essere un po' grande.

lunedì 3 ottobre 2011

Mamme

Sabato scorso Biancaneve ha accompagnato il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso a una festa di compleanno di un compagno di classe del Piccolo Orco.
Mentre loro correvano qua e là facendo i matti insieme a un'altra decina di 4-5enni, Biancaneve chiacchierava con alcune mamme.
Le altre mamme sono spesso una scoperta per Biancaneve, che tutta presa dalla sua vita un po' incasinata non si sofferma spesso a pensare a loro.
E così ha scoperto che una mamma fa la guida in un museo, un'altra è un'economista in carriera, un'altra insegna italiano agli stranieri, un'altra ancora insegna fisica agli adolescenti (quindi agli extraterrestri).
E poi qualcuno le ha detto che i genitori di Chiara, quasi 5 anni, si sono separati da poco.
E che la mamma di Nicolò, che ha avuto un fratellino prematuro, è ricoverata in Rianimazione da un mese.
E allora si è sentita ingrata e stupida per certe piccolezze, come arrabbiarsi quando Cappuccetto Rosso faceva capricci per mettere le scarpine bioniche, o discutere col Piccolo Orco su chi avrebbe dovuto mettergli le scarpe, o con entrambi per mettere in ordine i giochi sparsi per tutta la casa.
Non parliamo del tempo perso a litigare con l'Orco per il tempo passato su twitter invece di dare una mano a casa.
Arrabbiarsi è davvero tempo perso, quasi sempre. Il tempo guadagnato invece è quello dell'affetto, quello trascorso a giocare con i bambini, o a parlare, a cantare, insomma, a stare insieme. Quello è il tempo guadagnato.

giovedì 29 settembre 2011

Il Cigno e la Fata Smemorina

Domenica scorsa gli abitanti del castello sono montati in carrozza per andare a trovare degli amici, invadendo la loro casa con un sacco di rumore, già peraltro a loro noto.
I bambini erano tanti: tre padroni di casa, tre ospiti, due cuginette; giocavano bene, nessuno era escluso dal gioco, non si è fatto male nessuno, non ha litigato nessuno in maniera irreparabile.
Forse respiravano un'aria tranquilla, perchè la sensazione era di essere a casa.
Ed era così anche per i grandi, Biancaneve e l'Orco stavano bene come accade con poche altre persone, con questi amici possono parlare di tutto, ridere, piangere, dormire, persino discutere, come se fossero al Castello.
E allora anche loro meritano un nome fiabesco. Ecco: il Cigno e la Fata Smemorina. Quando Biancaneve li vede si sente sempre meglio, loro appartengono alla vecchia vita, ma anche a quella nuova, ed è bello sapere che ci sono.

lunedì 26 settembre 2011

Ognuno ha il suo eroe

Cappuccetto Rosso, la bambina più gestibile del pianeta, deve purtroppo portare delle noiosissime scarpine ortopediche per cercare di correggere delle tremende ginocchia valghe, insomma, che più a X di così è difficile immaginarle.
Le scarpine bioniche, dure, pesanti, caldissime. Deve portarle all'asilo e anche a casa.
Lei ovviamente nutre nei loro confronti una certa antipatia.
"Dai, Cappuccetto Rosso, lo sai che bisogna mettere le scarpine"
"No, io non le voglio mettereeeeee! Sono durissime, non le voglioooooo!"
"Devi mettere le scarpine perchè così si raddrizzano le gambette" dice decisa Biancaneve.
"E allora adesso le metto, tanto poi viene Robin Hood a salvarmi e a togliermele. Sgrunt." 

giovedì 22 settembre 2011

Saggezza

Cappuccetto Rosso è intrippatissima con la favola omonima.
Tutte le santissime sere a Biancaneve tocca raccontarla, ogni sera un po' diversa perchè così è più bella, e così una sera Cappuccetto Rosso è bionda con i codini, un'altra sera è morettina e riccioletta, una volta si allontana per raccogliere fragoline e un'altra per andare sull'altalena.
"Mamma, ma Cappuccetto Rosso è morettina e rizzoletta come me!" mi dice, tutta contenta.
Il Piccolo Orco ascolta dall'alto del suo letto.
Ieri sera alla fine della favola ha detto a Biancaneve: "Mamma, certo che la mamma di Cappuccetto Rosso non è una mamma molto brava"
"Ah no? Come mai?"
"Perchè Cappuccetto Rosso è piccola, mica può lasciarla andare da sola nel bosco! Avrebbe dovuto accompagnarla, soprattutto perchè le bambine piccole non ascoltano mai"

lunedì 19 settembre 2011

Traumi infantili (l'Orco è sempre più orco)

Domenica pomeriggio. Piove, fuori e dentro il Castello.  Il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso cucinano con gli attrezzi  e le verdure di plastica, fanno finta di cuocere nelle pentoline e poi arrivano a farti assaggiare qualcosa.
Il Piccolo Orco va dall'Orco, che essendo molto stanco non è esattamente di ottimo umore.
"Papà, guarda, ti ho preparato la bistecca con il pepe e i finocchi, mangia!"
"No, non ho voglia"
"Perchè no?"
"Perchè quello che hai preparato fa cagare"

domenica 18 settembre 2011

Bambini strani

Biancaneve cucina penne al ragù. Arriva il Piccolo Orco affamato come sempre, perché ultimamente mangia come due che mangiano.
"Mamma, cosa stai pvepavando di buono?"
"Pastasciutta al ragù!"
Lui se ne va stizzito, brontolando un po' aggressivamente: "ma insomma, io voglio la minestra in brodo, perché non me la fai mai??!!"

venerdì 16 settembre 2011

Ancora fratelli

Biancaneve oggi pomeriggio è andata a prendere i bambini all'asilo: ha "travasato" Pollicina dormiente dal suo lettino al passeggino e ha fatto una bella passeggiata a piedi fino alla scuola materna dei due scapestrati di famiglia.
Prima si dirige verso il Plesso Rosso, dove è alloggiata Cappuccetto Rosso, la sbircia mentre è seduta a un tavolino a disegnare con i pennarelli e la guarda correrle incontro col cuore gonfio d'amore, perchè, sappiatelo, per Biancaneve una delle gioie più grandi della maternità è la corsa dei suoi bambini verso di lei. La maestra Zusi ha fatto notare a Biancaneve che la sua secondogenita  "ha proprio un bel caratterino"; tsè; come se Biancaneve non lo sapesse!
Mentre le cambiava le scarpe è passato un bmbino con una maglietta gialla e Cappuccetto Rosso ha detto: "Mamma, quel bambino oggi mi ha dato uno spintone"
"Davvero? E tu cosa hai fatto?"
"Niente, però è venuto il Piccolo Orco"
"Ah sì? E che csa ha fatto?"
"Gli ha detto di non spinzermi più"
Biancaneve non credeva alle sue orecchie.
Nel tragitto dall'asilo a casa ha cercato di saperne di più dal Piccolo Orco.
"Ma..Cappuccetto Rosso mi ha detto che oggi un bambino l'ha spinta, tu per caso ne sai qualcosa?"
"Sì, è un mio amico che l'ha spinta"
"E tu cosa hai fatto?"
"Io gli ho detto di lasciarla stare che è mia sorella e piuttosto di venire a giocare con me"
Biancaneve è tornata a casa pavoneggiandosi dei suoi figli che certe volte sembrano amarsi molto.

giovedì 15 settembre 2011

Aspettando l'autunno

Biancaneve oggi ha caldo. Nella stanzetta dove lavora non c'è l'aria condizionata perchè quella tirchia della proprietaria non la vuole mettere (mentre dove lavora leic'è un clima glaciale); non si può neanche aprire la finestra perchè la stanzetta in questione dà proprio sulla strada.
Biancaneve sarebbe tentata di lavorare in costume, ma il decoro in certe professioni è fondamentale, e quindi niente indecorosi bikini.
E mentre boccheggia aspetta l'autunno, che tra poco arriverà, e aspetta le foglie prima gialle e rosse, poi bronzo e marroni, e i rami spogli e la nebbia e il buio e il tè delle cinque e la meravigliosa sensazione di tepore che prova entrando in casa.
Non vede l'ora di mettere giacche, cappotti, sciarpe, cappelli e stivali: l'unica cosa che veramente odia del clima freddo sono le calze, per cui spesso va in giro con dei calzini a righe debitamente nascosti.
Certo con l'arrivo della stagione fredda bisognerà inventarsi qualcosa da fare con i bambini, perchè nonostante diventino grandicelli ancora giocano poco da soli e allora tirerà fuori il "Bidò" (come lo chiama Cappuccetto Rosso), album, matite e colori che da un po' riposano nei cassetti, tirerà fuori ancora il libro delle ricette per fare biscotti pizze e focacce e tirerà fuori l'ultima parte della pazienza rimasta, quella nascosta per le occasioni speciali.

martedì 13 settembre 2011

Malati fasulli

Biancaneve e il Piccolo Orco sono in bagno facendosi compagnia mentre si lavano i denti.
"Mamma, ma io sono guarito dalla diarrea?"
"Certo, non fai più la cacca molle"
"Ma proprio perfettamente guarito? Sei sicura?"
"Certo che sono sicura, perchè, hai mal di pancia? Hai avuto la diarrea all'asilo?"
"No. E' che volevo prendere ancora quel flaconcino con la medicina molto buona".
Biancaneve pensava che i bambini fingessero di essere malati solo per non andare a scuola, invece ci sono anche quelli che apprezzano i fermenti lattici.

lunedì 12 settembre 2011

Cavalieri senza macchia e senza paura

Il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso giocano in cameretta, facendo un sacco di baccano: rumore di letti che si spostano, giocattoli che cadono, urla di draghi  e risate.
Ad un certo punto arriva in sala il Piccolo Orco brandendo una rudimentale spada costruita con il lego e correndo come un pazzo: "Io sono un cavaliere!" grida.
Dietro di lui arriva eccitatissima Cappuccetto Rosso, anche lei con la sua spada (in verità una specie di gelato sempre costruito col lego): "E io invece sono un cavalletto!"
Eh già. Un cavaliere e un cavalletto.

giovedì 8 settembre 2011

Settembre come Capodanno (qualcosa ricomincia)

In questi giorni al Castello ci sono un sacco di cose nuove, o forse rivisitate, "vintage" se parlassimo di moda o arredamento. Come il lavoro dell'Orco, dal papà Orco, il casalingo:
ieri dopo sei mesi a casa, in cui si è principalmente occupato di Pollicina e di twitter, ha dovuto riprendere il lavoro. Era preoccupato di essere un po' arrugginito, di non sapersi destreggiare tra le consuete attività lavorative, e invece se l'è cavata benissimo, come se non fosse mai stato via.
"E'come se non fosse passato tutto questo tempo, e allora in un certo senso forse è stato tempo perso..."
Biancaneve non crede proprio che sia stato tempo perso, soprattutto dal punto di vista dei bambini, avere il papà tutto per loro è stata un'esperienza unica e bella; non parliamo poi quanto saranno stati felici quelli di twitter!!
Il Piccolo Orco è rientrato all'asilo alla grande, anche lui come se non fosse stato a casa per due mesi, ha ritrovato i suoi compagni e in questa estate è cresciuto così tanto che nel prossimo anno scolastico si divertirà davvero.
Cappuccetto Rosso ha iniziato la sua avventura alla scuola materna, ieri mattina ha pianto come una disperata attaccata alla gamba di Biancaneve, ma stamattina è stata bravissima, è entrata da sola, è andata a prendere il suo astuccio con i pennarelli e si è messa a disegnare, vicino all'inseparabile Rebecca.
Pollicina nel suo piccolo va al nido, un'ora e mezza al giorno per adesso (cosa che ha consentito a Biancaneve di darvi qualche notizia dal Castello in questi giorni convulsi), e sembra apprezzare la cosa. Forse non ha ancora capito bene.
Solo Biancaneve continua la solita routine. Anche se in questi giorni rubati al lavoro per gli inserimenti, se la sta proprio spassando.

lunedì 5 settembre 2011

La corsa dell'orco

Un tempo gli orchi uscivano dai castelli per procacciarsi prelibatezze,correvano per mangiare bambini o altre creature magiche.
Oggi corrono per portare bambini all'asilo.
Stamattina al Castello la sveglia e' suonata presto, Biancaneve e l'Orco si sono alzati per primi, poi hanno raccattato Pollicina che alle 6.45 si stava facendo delle grandi chiacchierate nel suo lettino, hanno aperto la porta della cameretta e cosi' poco dopo sono comparsi, molto assonnati, Cappuccetto Rosso e il Piccolo Orco.
Tutta la famiglia ha fatto colazione attorno al tavolo della cucina e poi sono partite le grandi manovre.
Insomma, inutile raccontarsela, sistemare tre figli al mattino e' un bel casino. Anche se stamattina sono stati bravini e hanno collaborato, nel senso che nessuno si e' strappato i capelli perché voleva il vestitino invece di maglietta e pantaloni, o la maglietta rossa invece di quella bianca, nessuno ha dovuto fare la cacca un minuto prima di uscire e qualcuno -se Biancaneve non ricorda male- si e' addirittura messo le scarpe da solo. Beh, su questo non ci giurerebbe.
Biancaneve e' uscita per andare al lavoro e l'Orco, accompagnato da figli e sacchette, e' partito alla volta degli asili vari.
Prima tappa: scuola materna. Venerdì Biancaneve aveva chiesto alle maestre di Cappuccetto Rosso di poterla portare alle 8.15 invece che alle 9.30 con gli altri piccoli, per fortuna.
Così alle 8.15 l'Orco e' sceso dalla macchina con tutti e tre i bambini, ha accompagnato il Piccolo Orco nel plesso verde e Cappuccetto Rosso nel plesso rosso. Il Piccolo Orco pareva tranquillo nel suo nuovo ruolo di "grande", mentre Cappuccetto Rosso ha pianto per un paio di minuti, prontamente consolata dalla maestra Zusi, che sembra trovarla molto simpatica.
Poi l'Orco si e' caricato in braccio Pollicina e l'ha scortata fino alla seconda tappa, l'asilo nido. Alle 8.30. Li' Pollicina si e'guardata un po' intorno, ha preso possesso dell'ambiente, per niente disturbata dal rumore e dagli altri bambini (strano!), ha dato qualche manata, ha cantato nella sua buffa lingua e presto sono arrivate le 10, così l'Orco si e' ripreso la figlia ed e' ripartito di gran carriera verso la scuola materna per ritirare Cappuccetto Rosso, ore 11.
E' entrato al Castello con le bambine, ha messo su l'acqua per la pasta, le ha fatte mangiare, ed era pronto per ripartire quando Biancaneve lo avvisato che sarebbe passata lei a prendere il Piccolo Orco.
Mattinata dura.
L'inserimento e' una fase delicata, bisogna andare incontro ai bisogni dei bambini.
E infatti domani ci sara' sciopero.

giovedì 1 settembre 2011

L'arte di procrastinare

Oggi inizia la scuola materna.
Il Piccolo Orco non è esattamente smanioso di andarci.
Il Piccolo Orco da qualche giorno ha la diarrea, niente di drammatico, in effetti, tanto che Biancaneve e l'Orco non avevano neanche preso in considerazione la possibilità di non mandarlo all'asilo oggi.
"Io oggi non vado all'asilo".
"Ah no? Come mai?"
"Mamma. Tu non ti ricordi bene. Guarda che i bambini malati o stanno a casa o vanno all'ospedale, ma di sicuro non vanno all'asilo"

mercoledì 31 agosto 2011

Il solito rito

Il rito della nanna della figliolanza e' per Biancaneve una fonte inesauribile di stress.
Non vogliono mai andare a dormire, urlano, litigano, corrono intorno al tavolo alla sera come in ogni altro momento, solo che sono stanchi e quindi qualsiasi cosa e' un pretesto per piagnucolare. Per esempio, un ottimo motivo per piangere e' quando un gioco cade dal divano, o quando il Piccolo Orco raggiunge il bagno prima di Cappuccetto Rosso.
Bisogna approfittare del momento giusto e portarli a lavare i denti, a mettere pigiami e pannolini, poi bisogna scegliere due libri, leggerli e andare in cameretta, dove si racconta una storia o si canta una ninna nanna ciascuno.
Stasera erano particolarmente stanchi. Biancaneve voleva cantare ninne nanne piuttosto che raccontare storie, ma ha dovuto cedere al pianto disperatissimo della figlia mezzana:
"voglio che mi racconti Cappussetto Rosso, mamma, raccontami Cappussetto Rosso"
Biancaneve si e'sdraiata sul terzo letto della cameretta, quello ancora inutilizzato, e si e'messa a raccontare Cappuccetto Rosso, al buio.
Dopo un po', praticamente alla fine, si e' accorta dal silenzio che tutto sommato la storia non era particolarmente interessante: stava raccontando Cappuccetto Rosso all'orso Pilu' e alla Bambolotta.

martedì 30 agosto 2011

Gatto gattino

Da qualche tempo Cappuccetto Rosso, quando è in vena di fare coccole a suo fratello, lo chiama "gattino". Strano, perchè al Castello non ci sono animali, nessuno ha la passione dei gatti e nessuno chiama gli altri con nomignoli di questo genere.
"Vieni qui, gattino mio"- gli dice con una vocina melliflua che non le è consona.
Lui di solito non risponde o le dice di non essere il gatto di nessuno.
Stamattina le ha fatto qualcosa per cui lei si è indispettita e allora gli è corsa dietro urlando agguerrita: "Vai via brutto gattasso!!!".
"Adesso sì che la riconosco" -hanno pensato all'unisono Biancaneve e l'Orco.

lunedì 29 agosto 2011

Talenti

Rispondo a Barbara, mammafelice.it, che questa settimana ci chiede quali siano i nostri talenti, lavorativi e non.
Io sono una di quelle mamme che hanno perso il lavoro dopo la gravidanza; in verità mi è capitato ben due volte, sempre nello stesso posto: mi era scaduto il contratto durante la gravidanza del Piccolo Orco, sono stata a casa un po' di mesi, gratis ovviamente, ed ho avuto un ulteriore contratto, scaduto alla nascita di Cappuccetto Rosso.
Ho avuto la fortuna di incappare poi in un altro lavoro, un po' diverso ma tutto sommato non troppo e la gravidanza di Pollicina è stata più serena. Quindi, davvero, non tutte le disgrazie lavorative vengono per nuocere!
Ma veniamo ai talenti.
Talenti lavorativi:
-sono paziente
-sono empatica e collaborativa
-cerco e trovo soluzioni
-sono organizzata
-mi faccio capire da tutti
-so redigere relazioni sintetiche ed efficaci
-sono puntuale
-ho un discreto occhio clinico

Talenti personali:
-beh, sempre la pazienza
-sorrido sempre (quasi), sono gentile
-so ascoltare
-cucino abbastanza bene e in modo molto vario
-so raccontare storie
-so trovare cose da fare
-faccio bellissimi disegni sulle pareti
-gioco e quando gioco mi diverto
-non mi annoio mai
-leggo velocemente
-sistemo bambini abbastanza velocemente
-mi piace fare regali
Ecco. Niente di speciale, ma ci sto ancora lavorando...
Biancaneve


venerdì 26 agosto 2011

Cara Cappuccetto Rosso

Cara Cappuccetto Rosso,
stamattina ti sei svegliata per seconda anche se di solito sei la prima, avevi la solita faccia scura del mattino e i riccioli scuri tutti scombinati. Ma dopo aver bevuto il tuo latte è arrivato il sorriso, come sempre, e sono arrivate le risate e le canzoni che non mancano mai quando ci sei tu.
Ricordo benissimo quando sei nata. Sei stata velocissima anche in quell'occasione, in un'ora e mezza sei nata e il mio primo ricordo di te è in braccio al papà Orco avvolta nella carta stagnola.
Ti sei fatta largo subito al Castello, hai preso possesso di ogni angolo e ogni minuto, di giorno e di notte.
Certe volte mi sembri così grande e altre volte sei così piccola, sei la mia bambina mezzana, quella che cerca a gran voce di farsi strada tra un fratello grande e una sorellina piccola, quella che darebbe una gamba per un pezzo di formaggio di qualsiasi tipo, quella che si tuffa e nuota sott'acqua da un sacco di tempo, quella che ama il rosa ma di più l'azzurro, quella che è un maschiaccio ma quando mette un vestitino va a farsi ammirare da suo fratello, "guarda come sono bellissima, sembro una pissipessa", quella che non va a dormire se non ha letto almeno due storie, quella che quando sale su un'altalena non vorrebbe scendere mai, quella che ieri sera ha raccolto dei fiori da regalare alla sua amica Rebecca, quella che difende i suoi giochi con le unghie e con i denti ma se giochi con lei è capace di regalarteli.
Oggi compi tre anni, soffierai tre candeline sulla torta che ti ha preparato la nonna. Dirai:" non ze la fasso a spegnerle da sola", ma io lo so che ce la farai benissimo.
Biancaneve, la tua mamma


mercoledì 24 agosto 2011

Dispetti

Siamo in sala, ognuno affaccendato per conto suo. Ad un certo punto biancaneve sente Cappuccetto Rosso lagnarsi e pensava che ci fosse stato il solito alterco tra fratelli.
"Cosa è successo stavolta, Cappuccetto Rosso?"
Mentre parla si accorge di un bel laghetto proprio sotto Cappuccetto Rosso.
Arriva l'Orco che prende in braccio Cappuccetto Rosso e la porta in bagno prima che cammini nel laghetto di pipì e sporchi tutto il pavimento, mentre Biancaneve -come si conviene alle principesse- prende uno straccio e lava il pavimento.
Poi va in bagno, mette Cappuccetto Rosso nella vasca e la lava.
La piccoletta ha una faccia scurissima.
"Dai, Cappuccetto, cos'è questa faccia scura?"
"Fasso la fassa scura perchè sono arrabbiata con la pipì che è molto dispettosa quando viene giù da sola senza che glielo dica io".
Ecco. Arrabbiata con la pipì.

martedì 23 agosto 2011

Generosità inattesa

Il Piccolo Orco e' una creatura solitaria, criptica, uno di quelli che quando li vedi ti chiedi a cosa stiano mai pensando. Uno a cui tutto sommato la gente da' un po' fastidio, socializza poco, non ha ancora imparato a condividere e sta benissimo da solo.
Ieri un amico e' passato a salutarlo al Castello prima di partire per le vacanze, uno dei pochi bambini che frequenta al di fuori dell'asilo, uno con cui si e' accapigliato parecchio nei giorni scorsi.
Era talmente contento che gli ha regalato la sua unica macchinina dei gormiti.
Gli ha fatto un regalo, sua sponte.
L'Orco che era con lui non credeva ai suoi occhi e Biancaneve si e' ricordata di una volta che ha regalato a una bambina la sua bellissima motonave bianca e blu e dopo dieci minuti se ne era pentita ma ormai era troppo tardi.
Il Piccolo Orco invece non sembra pentito, anzi, e' tutto contento di avere fatto un regalo. Le mamme pensano di sapere tutto dei propri bambini e invece qualche volta trovano delle sorprese, magari delle inaspettate somiglianze con se stesse. E allora sorridono.

lunedì 22 agosto 2011

Triplo inserimento perforante (o della pazienza inesauribile e dell'ubiquità)

Biancaneve è un po' disorientata e preoccupata, nei prossimi giorni comincia l'inserimento all'asilo dei bambini e ci vorrebbero tre o quattro persone per accompagnarli, mentre al Castello ci sono solo Biancaneve (part time con il lavoro) e l'Orco (che però il 7 settembre torna tra coloro che si guadagnano la pagnotta, e anche i nonni saranno ancora in vacanza.
Il Piccolo Orco-che ormai è diventato un "grande"-inizierà la scuola materna il 1.9 e per dieci giorni andrà solo al mattino.
Cappuccetto Rosso lo stesso giorno inizierà la sua avventura alla scuola materna, per i primi due giorni andrà un'ora al pomeriggio, un giorno sola e un giorno accompagnata, mentre dalla settimana successiva andrà per un'ora e mezza al mattino, poi per due ore e mezza al mattino, poi per l'intera mattinata; dal 12.9 i piccoli verranno "gradualmente inseriti per l'intera giornata". E Biancaneve si domanda cosa significhi "gradualmente": forse un giorno faranno fino alle 14, il giorno dopo fino alle 14.05, quello successivo fino alle 14.10 e così via? Oddio, aiuto! Ma sarà veramente necessario accompagnarli in questo modo? Mica vanno ad attraversare il Rio delle Amazzoni su una barca a remi!
In tutto questo non si può dimenticare l'inserimento di Pollicina al nido! Lei inizierà il 5.9, la prima settimana farà dalle 8.30 alle 10 (guarda caso in sovrapposizione parziale all'orario della sorella maggiore), in parte accompagnata e in parte sola, la settimana dopo farà dalle 8.30 alle 11.30, quella dopo ancora dalle 8.30 alle 13.30, quella successiva fino alle 16.30, insomma, il primo giorno con l'orario definitivo sarà il 25.9.
Una cosa calma, delicata, graduale, a misura di bambino (e, scusate, di maestre), che va bene per chi ha un figlio solo. Perchè per gli altri "calma" e "tempo"sono due concetti ignoti.
Un incubo, non un inserimento. Alla fine di questo periodo Biancaneve e l'Orco avranno bisogno di essere inseriti alla Neurodeliri.

venerdì 19 agosto 2011

Il tempo è prezioso per tutti

Ieri  Biancaneve è ruscita a scrivere del Castello solo dopocena perchè aveva qualche problema con la piattaforma del blog.
Si è rintanata al computer per circa 20 minuti, durante i quali è stata interrotta 8-9 volte dalla figliolanza, e allora ad un certo punto ha alzato la voce:
"Insomma, Piccolo Orco, mi lasci tranquilla a scrivere per 10 minuti?"
E lui ha sentenziato, fermo e deciso:"No, mamma, 10 minuti sono troppi. Adesso devi leggerci la nostra storia".

giovedì 18 agosto 2011

Scripta manent (perchè l'Orco è un orco 4)

Attività di Biancaneve ieri mattina:
- lavoro

Attività dell'Orco ieri mattina:
- andare dai nonni Orchi a riprendere i bambini grandi
- scrivere due articoli sul suo blog
- twittare, retwittare, followare e defolloware

Attività di Biancaneve ieri pomeriggio:
- lavoro
- andare a comprare l'ultimo grembiulino per il Piccolo Orco
- fare la spesa
- andare in un negozio all'ingrosso di cartoleria
- preparare la cena


Attività dell'Orco ieri pomeriggio:
- tornare dalla casa dei nonni Orchi al Castello
- appoggiare la valigia in sala
- twittare come un pazzo
- apparecchiare la tavola

Attività di Biancaneve ieri sera:
- sparecchiare e caricare la lavastoviglie
- svestire i bambini grandi
- lavare i denti ai bambini grandi
- mettere pigiami e pannolini secondo necessità
- mettere su una lavatrice dopo aver smacchiato i panni
- leggere Cappuccetto Rosso e un po' di pagine di Geronimo Stilton
- accompagnare i bambini grandi a letto dopo avere fatto pipì
- cantare due ninnenanne (una ciascuno) più una extra per gentile concessione

Attività dell'Orco ieri sera:
- fare il bagnetto a Pollicina
- metterle il pigiama
- farla addormentare
- guardare il telegiornale di Mentana
- scrivere un post sul blog, cancellarlo per errore e riscriverlo daccapo
- continuare a twittare come un pazzo

A Biancaneve non è sembrata una suddivisione equa e confessa alla fine di avere perso la pazienza.
Da domani si munirà di cartellone con pennarelli per segnare crocette rosse e blu, per ricordare chi ha fatto che cosa.
Scripta manent.

mercoledì 17 agosto 2011

Lavori in corso

In questi giorni di calma piatta a casa Biancaneve ha vissuto una fase iperattiva. Forse è un po' preoccupata per l'inizio degli asili vari a settembre, ha paura di non riuscire a fare più niente e allora si è portata avanti: per iniziare bene il nuovo periodo ha comprato delle tende nuove, di lino blu a righe, che diffondono una luce azzurrina che delicatamente invita al relax e alla calma, gentilmente sistemate dalla sarta di casa (perchè mettersi anche a cucire sarebbe veramente troppo per Biancaneve).
Colpita da uno slancio estremo di creatività è andata in un centro per bricolage, di quelli frequentati dal nonno principe, e ha comprato alcuni pennelli, due latte di pittura bianca, una latta di smalto all'acqua, quattro tubetti di colorante universale, uno verde, uno rosso, uno giallo e uno blu; si è armata di barattoli e giornali vecchi, ha mescolato variamente i colori e ha dipinto due murales in cameretta, uno di fronte alla porta e uno di fianco ai letti: così adesso entrando in cameretta pare di essere andati a fare una gita in collina nel mese di maggio.
Poi ha tirato fuori vestiti vestitini scarpe stivali giacche dei bambini che non vanno più bene e ne ha fatto scatoloni per vari destinatari, alcuni di questi pure consegnati. Ha fatto incetta di articoli necessari per l'asilo, spuntando le voci dall'elenco consegnatole a giugno: grembiulini, bavaglie, portabavaglie, salviette, sacche, sacchette eccetera.
Stasera torneranno i bambini e Biancaneve riprenderà ad addormentarsi sul divano alle nove e mezza senza avere concluso niente.

martedì 16 agosto 2011

Agosto

Metà agosto.
La città è vuota. Meno vuota di quanto lo fosse nello stesso periodo qualche anno fa, sarà per la crisi-la gente ha meno soldi per andare in vacanza-, per il lavoro precario -se si ha un contratto a termine di sei mesi in sei mesi o peggio, le ferie maturate sono poche, e comunque se ne approfitta finché il lavoro c'è-, o semplicemente più persone hanno la possibilità di partire in periodi non consueti.
Biancaneve spesso in agosto lavora, quando può scegliere va in vacanza a luglio, perchè la città vuota è bella. Di giorno quasi desolata in effetti: poche auto, qualche bicicletta, qualche persona che gironzola a piedi, autobus vuoti, negozi con il cartellino appeso alla saracinesca "chiuso per ferie", o magari qualche frase simpatica e ad effetto, ma con il medesimo significato. C'è un silenzio che non c'è in nessun altro periodo dell'anno.
La sera invece le persone si ritrovano all'aperto, nelle piazze, dove c'è una sagra o anche solo una gelateria. Si guarda meno la televisione, si ascolta la musica, si chiacchiera, si balla. Si aspetta che tutto ricominci.
Come probabilmente accadeva tanti anni fa.
In agosto il tempo scorre più lento.
Domani i bambini grandi torneranno al Castello e non sembrerà più agosto.

venerdì 12 agosto 2011

Bagni all'aperto

A grande richiesta Biancaneve e l'Orco hanno portato i bambini grandi a passare qualche giorno dai nonni Orchi.
Al telefono sembrano piuttosto tranquilli, vanno in giro coi nonni a fare i piccoli esploratori, raccolgono more, osservano pecore, fanno passeggiate.
"Allora bambini, cosa avete fatto oggi?"
"Siamo andati a fare una passeggiata, e poi..."
"E poi?"
"E poi abbiamo fatto tutti e due la cacca nel bosco!"- racconta felicissimo il Piccolo Orco-"e ci siamo puliti il culetto con le foglie. Con le ortiche. E poi abbiamo anche mangiato le ghiande"
Per un attimo Biancaneve e l'Orco si sono interrogati:"Li abbiamo lasciati dai nonni o sull'isola dei famosi?"
"Ma no, stavo scherzando!!" arriva puntuale la smentita del Piccolo Orco, rassicurante, nel caso avessimo avuto dei dubbi."Ci siamo puliti con delle foglie normali, non con le ortiche!"
Insomma, in ogni caso il primogenito ama i bagni all'aperto, il mare per la pipi', il bosco per il resto.
E Biancaneve che ha speso un sacco di soldi per il bagno azzurro. A saperlo poteva lasciare una stanza in terra battuta e senza soffitto, magari con un albero svettante verso il cielo.

mercoledì 10 agosto 2011

Stelle cadenti

E' la notte di San Lorenzo, questa, la notte delle stelle cadenti.
Secondo la tradizione le stelle cadenti sarebbero le lacrime di San Lorenzo martire sulla graticola, secondo quelli seri sono frammenti di polvere interplanetaria.
E chissà quanti blog parleranno di stelle cadenti, stasera: non importa, voglio farlo anch'io. Perché sono belle, sono romantiche, sono un ricordo e un desiderio. Ricordo quante volte sono stata di notte fuori ad aspettarle, con tanti amici, con un amico solo, con un fidanzato. Sempre col naso all'insu' a sognare qualcosa, perché sperare e' bello! Anche stasera uscirò sul balcone, ma so già che ci vorrebbero un buio più buio e una notte più scura.
Ho tanti desideri, tante cose che vorrei ancora.
Il primo desiderio sarebbe per la mia famiglia, per il Castello: vorrei per tutti una serenità che a volte mi sembra mancare, vorrei una casa piena di gente e allegria, un rifugio sicuro per i miei bambini, sempre. Un posto dove ognuno possa dire la sua senza paura e senza giudizi, dove non si debba avere il timore di raccontarsi.
Gli altri non posso scriverlo perché ho fretta di uscire sul balcone.
Auguro a tutti di avere tanti desideri, perché desiderare e' vivere, e magari anche di realizzarne qualcuno!

Biancaneve

lunedì 8 agosto 2011

Pizza

Qualche sera fa tutta la famigliola è stata in una pizzeria a gestione familiare, dove buona parte delle pizze portavano il nome di un componente della famiglia, per cui c'era la pizza Andrea, la pizza Federico, la pizza Vittoria e così via.
C'era anche la pizza Orco, e anche la pizza Piccolo Orco.
Allora ad un certo punto Cappuccetto Rosso, indispettita, ha chiamato la cameriera e le ha chiesto: "Ma signora, non c'è la pizza Cappuccetto Rosso? E io come faccio a mangiarla?"

venerdì 5 agosto 2011

Cosa non si farebbe per un biscotto

Al mattino Cappuccetto Rosso e' un pochino ombrosa e appena sveglia si precipita in braccio alla mamma e per alcuni minuti non rivolge la parola a nessuno.
"Cappuccetto Rosso, mi dai un bacino?" chiede l'Orco.
Lei sdegnosa scuote il capo in silenzio.
"Dai, neanche un piccolo bacino, neanche uno?" riattacca l'Orco.
"No. I bassini sono finiti, e allora non posso darti nessun bassino
"Ah. Io invece ne ho tantissimi, tu sei prorio sicura di averli finiti?"
"Si', non ne ho più neanche uno "
Poco dopo si fa colazione e sulla tavola compaiono dei biscotti al cioccolato.
L'Orco annuncia che per mangiarmi bisogna dare un bacino al papa': "Chi da' un bacino al papa' ?"
Cappuccetto Rosso si precipita dal papa' gridando "Iooooo!"
"Ma come, non erano finiti i tuoi bacini?"
"Si', erano finiti, ma ne ho trovato uno che si era nascosto!"

giovedì 4 agosto 2011

Cose importanti

"Piccolo Orco, visto che quest'anno sei stato in entrambi i posti, preferisci il mare o la montagna?"
"Preferisco stare a casa. Oppure in montagna, perché ci sono i lego"
Ecco. Biancaneve non aveva considerato così importante la presenza del lego.

lunedì 1 agosto 2011

Il paladino dei deboli

In montagna. Biancaneve ritira i panni stesi dalla nonna sul balcone e il Piccolo Orco le fa compagnia.
"Mamma cosa stai facendo?"
"Ritiro i panni che ha steso la nonna principessa. O forse li ha stesi il nonno?"
"No, non li ha stesi il nonno, e' stata proprio la nonna"
"Immaginavo. E il nonno cosa faceva?"
"....."
"Non so, magari lavava i piatti?"
"No"
"Allora caricava la lavatrice?"
"No"
"Rifaceva i letti?"
"No"
"Stirava i panni?"
"No"
"Vi lavava, vi cambiava, copre arava da mangiare, vi metteva a dormire?"
"No"
"E allora, cosa caspita faceva il nonno?"
"Sgrunt. Lui faceva un sacco di cose. Per esempio prendeva le medicine e giocava con noi con il lego"
Guai a pensare male del nonno!

venerdì 29 luglio 2011

Certe cose cambiano, altre no

Biancaneve aveva gli occhi azzurri. Poi sono diventati verdi.
E' nata in una grande città in pianura e pensava che sarebbe sempre vissuta lì. Invece vive in un piccolo paese con tanto verde e pochi marciapiedi, in collina.
Amava la matematica. Adesso non saprebbe fare 18 x 3 senza calcolatrice.
Non prendeva la macchina perchè aveva paura di guidare. Adesso fa almeno 100 km tutti i giorni con una station wagon.
Pensava che non avrebbe fatto sesso prima del matrimonio. Invece ha fatto molto più sesso prima del matrimonio che dopo (menomale che c'è stata la fase della convivenza....).
Soffriva di insonnia. Adesso non fa in tempo a mettere la testa sul cuscino che sta già dormendo.
Era sempre preoccupata per qualcosa. Adesso si preoccupa solo quando è necessario, anche se forse comunque un po' troppo.
Diventava rossa dall'imbarazzo. Adesso è più facile che diventi verde dalla rabbia.
Andava a messa tutte le domeniche. Adesso non ci va neanche a Natale.
Odiava l'insalata. Adesso la mangia quasi tutti i giorni.
Pensava che avrebbe sempre lavorato in équipe. Invece adesso lavora da sola.
Era un'adolescente sfigata. Adesso è una donna contenta.
Però è sempre la stessa. Certe cose cambiano, altre no, ed è bello guardarsi indietro e riconoscersi nonostante tutte le vicissitudini passate. Un po' uguali e un po' diversi, se stessi ma rafforzati e ammorbiditi dal tempo e dalle esperienze. Forse è proprio questo il crescere.

giovedì 28 luglio 2011

Bambola o gormito?

Stanotte Pollicina ha fatto la matta, nel senso che ha fatto di tutto tranne dormire. Ad un certo punto Biancaneve l'ha messa nel lettone, suo luogo del desiderio, dove solitamente si calma e si addormenta, ma non c'è stato niente da fare, ha continuato a scalciare, girarsi e rigirarsi, alzarsi e sedersi. Biancaneve e l'Orco hanno fatto solo dei brevi pisolini per tutta la notte, spesso interrotti da un calcio in faccia o da una manata sulla schiena.
Allora per consolarsi stamattina hanno deciso di fare colazione fuori. Distrutti, con un diavolo per capello, mentre lei invece sorrideva e chiacchierava con tutti, come se niente fosse stato.
Hanno incontrato la mamma di Rebecca, compagna del nido di Cappuccetto Rosso, l'unica bambina di cui ci parla, una bella bambina rosa molto dolce; la sua mamma ci ha detto che Rebecca cerca continuamente la nostra Cappuccetto Rosso, che ha addirittura chiamato una bambola come lei e che questa bambola la seguirà in vacanza.
A Biancaneve e all'Orco Cappuccetto Rosso più che una bambola ricorda un gormito, ma questoè un altro discorso.
Comunque avere un'amica quando non si hanno ancora 3 anni è una cosa molto tenera: Cappuccetto Rosso e Rebecca sono bellissime quando giocano insieme e ridono, e Biancaneve è un po' più tranquilla sapendo che Cappuccetto Rosso ha un'amica da prendere per mano avventurandosi per la scuola materna, che, si sa, è  un po' meno accogliente del nido.

mercoledì 27 luglio 2011

Notizie dall'altro mondo

I nonni principi hanno deciso di prolungare la vacanza con i loro nipoti di una settimana, nonostante qualche attimo di cedimento psicofisico. Le notizie arrivano centellinate, non si sa se per orgoglio o per disperazione.
Il Piccolo Orco dorme più del solito, alle nove di mattina ha ancora la testa sotto al cuscino e riescono a convincerlo ad alzarsi solo ingolosendolo con prelibatezze principesche; ha un terribile trip per la ricerca di funghi e ogni volta che esce di casa cerca funghi come un pazzo tanto che al telefono ancora prima di dire "ciao mamma" urla "ho trovato un porcinooooo!!!!"
Cappuccetto Rosso più che una principessa è una principessa pisciona, nel senso che pare faccia pipì ad ogni ora del giorno e della notte, purtroppo nei pantaloni. Fa capricci pazzeschi, è agitata e un po' violenta, si fa cantare numerose ninnenanne in sequenza senza addormentarsi fin quando non è proprio sfinita. Cucciola. Sta un po' soffrendo la mancanza di mamma e papà, forse. O forse ha bisogno della sua casa e della sua routine. O forse la vita dei mezzani è sempre un po' difficile, questo essere certe volte grandi, ma non abbastanza, e certe volte piccoli, ma non abbastanza.
In conclusione, questa settimana Biancaneve e l'Orco stanno facendo la ricarica di pazienza e serenità. in attesa della tempesta. Si sa, la calma è la virtù dei forti.

martedì 26 luglio 2011

Libri

Biancaneve non ha molto tempo libero, un pochino di più in questi giorni, ma comunque poco. L'unico hobby che riesce a coltivare sempre e comunque è la lettura, anche se il numero e il tipo di libri letti varia molto a seconda del periodo, per via del tempo a disposizione e dell'inclinazione del momento.
Biancaneve ricorda il momento esatto in cui ha capito che leggere le sarebbe sempre piaciuto: faceva la terza elementare e aveva preso un libro dalla biblioteca della classe, Robinson Crusoe. Era un libro grande, vissuto, con qualche disegno, ma quello che la affascinava erano le parole, la storia raccontata; ricorda di essere stata sveglia di notte per arrivare tutto d'un fiato fino all'ultima pagina.
E da lì non ha mai smesso, ha letto un po' di tutto, classici, moderni, contemporanei, italiani e stranieri, gialli, neri, rosa e sempreverdi, qualcosa di attualità, qualcosa di poesia. Dipende dal momento. Da bambina ricorda i grendi classici per ragazzi, i vari pirati e corsari, le piccole donne, i bambini orfani con le loro scalate sociali, e poi i romanzi della giovinezza, Siddartha, il giocane Werther, il giovane Holden, Oscar Wilde, e poi i francesi, e i russi. In mezzo Agatha Christie al completo. E poi tutto il resto, le storielle o i romanzi di denuncia.
All'inizio prendeva i libri dalla biblioteca della scuola, poi da quella molto fornita del quartiere, senza contare i regali dei natali o dei compleanni. Ad un certo punto ha potuto permettersi di comprarli e non ha mai smesso: la droga di Biancaneve, i libri. Difficilmente riesce a resistere e ne compra tanti, nelle librerie o nei negozi on line, e li legge tutti, magari dopo qualche mese di attesa nello scaffale dei libri da leggere (diverso da quello dei libri letti a causa del maniacale marito).
Il piacere di sfogliare un libro è impagabile, toccare le pagine, annusarle, immaginare tutte le storie vere o inventate che vi sono racchiuse; Biancaneve non sa se riuscirà a rassegnarsi agli eBooks, per adesso ancora si rifiuta.
Poco tempo fa c'è stata la scoperta delle graphic novels, e in questi giorni la lettura in corso è "Maus" di Art Spiegelman. Bellissimo.
Ecco, un'idea. Biancaneve aggiungerà un gadget con la lettura in corso.
Voi amici che condividete questa passione, scrivete a Biancaneve, consigliatele il libro che avete nel cuore, o anche solo ditele quello che state leggendo. Lei cercherà di leggere tutto quello che le manca.

lunedì 25 luglio 2011

Nostalgia montana

Nel weekend Biancaneve, l'Orco e Pollicina sono andati in montagna a trovare il resto della famiglia; i nonni Principi parevano un po' stanchi e provati, tanto che non hanno aspettato né uno né due e si sono imboscati fino alle sette di sera.
E' stato bellissimo vedere il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso correre incontro a mamma e papà, Biancaneve si è commossa e si è ricordata di quando da bambina aspettava i weekend per vedere i suoi genitori che la raggiungevano dopo la settimana lavorativa.
Domenica mattina c'è stato qualche raggio di sole e tutto il Castello ha fatto una passeggiata in pineta, dove Biancaneve ha incontrato dei vecchi amici, quelli con cui giocava da bambina.
C'era il timido con i capelli rossi e le lentiggini, che adesso ha una bella moglie e due bambine, la bellissima con il cuore gonfio, anche lei con marito e tre bimbi, la cicciottella sempre allegra con un marito altrettanto cicciottello e un bambino biondissimo, la sofisticata magrissima in tuta da ginnastica con due bambine, lo snob impenitente con una compagna snob anche lei e un bambino simpaticissimo. E altri.
Il tempo passa, Biancaneve e i suoi amici erano bambini che si spingevano sull'altalena e giocavano a pallone, erano ragazzi che facevano le ore piccole raccontandosi i primi amori. Adesso hanno più o meno quarant'anni, hanno un lavoro, sono quasi tutti mamme e papà, i loro bambini fanno amicizia e chissà cosa si racconteranno dei loro genitori...

venerdì 22 luglio 2011

Pace

Come ormai saprete Biancaneve e l'Orco sono momentaneamente orfani dei due figli maggiori, che sono in montagna con i nonni principi.
Al Castello si sente la loro mancanza.
A parte una giornata di rabbia pazzesca, l'ultimogenita trotterella e chiacchiera serenamente, e quando Biancaneve torna a casa dal lavoro trova l'Orco e Pollicina tranquilli, che giocano dopo essere andati a fare un giro al parco. Non si sentono urla, schiamazzi, pianti, non si trovano mutande per terra, pezzi di puzzle, matite. Solo qualche giochino per piccoli.
In questi giorni, dunque la vita è stata un po' diversa dal solito, e Biancaneve e l'Orco hanno:
- visto Harry Potter al cinema (sogno segreto di Biancaneve da qualche settimana)
- guardato un paio di film su sky
- addirittura seguito il TG tutte le sere
- cenato fuori
Oggi hanno in programma un giro in centro con eventuale aperitivo da fidanzatini.
Ma la cosa più bella è stata non litigare. Come non capitava da un po'.
Biancaneve e l'Orco amano tantissimo i loro bambini, ma evidentemente sono sempre un po' tesi, sul chi-va-là, sempre presissimi dalle occupazioni genitoriali tanto da dimenticare che si sono sposati perchè volevano stare sempre insieme indipendentemente da tutto il resto.
E in questi giorni stanno in parte recuperando il piacere di essere due (anche se in realtà sono in tre)

giovedì 21 luglio 2011

Perchè l'Orco è un orco 3

Biancaneve e l'Orco pensavano di essere in vacanza, con la sola Pollicina a casa. Soltanto che da ieri Pollicina ha deciso di essere mooolto pesante, non vuole mangiare, piange o si lamenta continuamente, tanto da sembrare Cappuccetto Rosso nel suo periodo d'oro.
Ieri sera Biancaneve aveva proprio voglia di andare a cena in una trattoria raggiungibile a piedi dal Castello, ma ha dovuto rinunciare per via della lagnosità della suddetta.
Finalmente alle dieci l'Orco riesce a metterla nel suo lettino che, per motivi logistici, si trova ancora purtroppo nella camera padronale; dopo una mez'oretta anche Biancaneve e l'Orco vanno a dormire, o meglio, credevano di andare a dormire, invece sono stati svegliati una decina di volte dagli urli squassanti dell'inconsolabile bambina.
Biancaneve si è alzata cinque o sei volte per darle il ciuccio, per consolarla un po'.
Anche l'Orco si è alzato. Una volta. Maledicendo tutti.
Al successivo urlo Biancaneve è tramortita nel letto, sveglia forse, o in dormiveglia, non si sa.
Sente una voce baritonale proveniente dall'altro lato del letto: "Dalle una Tachipirina"
"Dalle una Tachipirina"???????-pensa Biancaneve. "Ma tu non le hai le gambette per alzarti e andare a prendere lo sciroppo e la siringa per darglielo? Ma chi sono io, Babbo Natale?" E del fumo esce dalla testa di Biancaneve.
Ma nessuno si alza. A un certo punto Biancaneve si porta la piccola rompiscatole nel letto.
E l'Orco, il paziente, amorevole e casalingo Orco, cosa fa?
....
Si alza e va a dormire nel letto del Piccolo Orco. Lasciando Biancaneve, che per inciso sta facendo un doppio lavoro e i soliti 100 km al giorno ad occuparsi di Pollicina: le dà il famoso sciroppo e la rimette nel lettino fino a che non si riaddormenta.
Certo, un po' arrabbiata aveva acceso la luce del corridoio e chiuso la porta meno delicatamente del solito.
Cosa di cui l'Orco, sempre amorevolmente, si è lamentato.
Ecco perchè è un orco, lui è proprio un orco nell'anima.
Menomale che si fa perdonare di giorno. Certe volte.

mercoledì 20 luglio 2011

Rientro

Come sapete le vacanze al mare hanno trasformato la famiglia felice del castello incantato la "famiglia nervosa".
Venerdì sera, però, pulita la casa e sistemati armi e bagagli la famiglia nervosa è montata sulla carrozza station wagon ed è rientrata nella ridente cittadina lombarda dove risiede abitualmente.
Sabato la lavatrice è stata rimessa in pista ed ha sfornato parecchi bucati, sabato sera Biancaneve ha preparato una nuova valigia, più piccola, e domenica tutta la famiglia ha accompagnato i bambini grandi in montagna dai nonni principi.
Ebbene, sì, l'abbiamo fatto, li abbiamo lasciati per la prima volta dai nonni per una settimana, alternanti tra serenità, nostalgia e sensi di colpa.
E adesso cominciano le vacanze vere, anche se Biancaneve sta facendo un doppio lavoro.

martedì 19 luglio 2011

Ineccepibile

"Il mare è bellissimo perchè ci puoi fare la pipì dentro che tanto non ti vede nessuno"
Il Piccolo Orco

lunedì 18 luglio 2011

Pianti e capricci

Ecco, in una giornata al mare, i motivi di pianto di Cappuccetto Rosso (che evidentemente è un po' agitata):
a casa:
- "non voglio fare colazione al bar, voglio fare colazione a casa"
- "non voglio togliere il pigiama, voglio uscire in pigiama"
- "non voglio mettere il costume"
- "non voglio mettere questi sandaletti a pois, voglio quelli brillanti"
La famiglia felice, che per l'occasione è diventata la famiglia nervosa, esce finalmente di casa.
E il lamento ricomincia.
- "voglio andare in macchina, non a piedi"
- "voglio salire sul passezzino" (non ci va da quando aveva 18 mesi)
"Azz... sono solo le 8"- pensano Biancaneve e l'Orco.
Si va finalmente a fare colazione,e tra paciugate inenarrabili e latti rovesciati la famiglia nervosa si nutre, peccato che a un certo punto Cappuccetto Rosso si alzi e scappi di qua e di là e qualcuno si debba alzare a rincorrerla.
Si fa una lunga passeggiata fino a una spiaggetta di sassi in riva al mare, dove si liberano i bambini grandi, Pollicina si addormenta per il suo routinario pisolino del mattino e Biancaneve e l'Orco leggono un po'.
Poi si ricomincia la tortura cinese:
- "non voglio andare a casa, devo fare un'altra pappa al granchio" e poi non vuole vestirsi, non vuole mettere i sandali perchè ha mal di pancia, o mal di gola, non vuole camminare, litiga con suo fratello che dal canto suo non è certo un angioletto e la provoca continuamente, piange perchè vuole bere
Una volta a casa non vuole togliere i sandali, vuole l'acqua, non quella che c'è ma un'altra.
Vuole disegnare ma poi tutte le matite finiscono per terra, dove pollicina le raccoglie diligentemente e le mangia, consuma risme di fogli perchè fa un piccolo scarabocchio su ogni foglio e poi gira la pagina, piange perchè si è fatta male da qualche parte, perchè il Piccolo Orco le ha dato le botte, perchè vuole vedere i cartoni, perchè non vuole fare il pisolino.
Insomma, un piagnisteo continuo.
Biancaneve cede due settimane al mare per due settimane di lavoro.

giovedì 14 luglio 2011

Mare

Biancaneve e' una donna del nord.  Una di quelle creature un po' crepuscolari dalla pelle troppo chiara che amano la nebbia, il freddo, le foglie che si colorano e poi cadono, la neve, il buio alle cinque del pomeriggio. 
Ma quando per qualche tempo si trova in vacanza al mare le capita di domandarsi come sarebbe vivere in un posto dove l'inverno non c'e', o e' solo meno rigido. 
E si chiede se non le piacerebbe, in fondo, vivere al mare, dove l'estate comincia ad aprile e finisce ad ottobre, dove tutti sono abbronzati e anche le cicciottelle sembrano piu' magre, dove a perdita d'occhio e ancora oltre c'e il blu, dove qualche volta c'e il vento che spazza il cielo e i gabbiani sembrano fermi anche se stanno volando,  dove le onde possono essere così imponenti da infrangersi sugli scogli e inondare la passeggiata, dove il profumo dell'acqua e del sale si confonde con quello dei fiori.
E si chiede anche se qualcuno ha mai visto nevicare su una spiaggia.
E allora pensa che tutto sommato potrebbe rinunciare alla nebbia e che al mare starebbe benissimo.

venerdì 8 luglio 2011

Cibo per i feriti

Cappuccetto Rosso, tra le altre cose che ha combinato in questi giorni, ha pensato bene di rompersi i due incisivi centrali, che sono risaliti nella gengiva provocandole un voluminoso ematoma che la fa assomigliare ad un piccolo roditore.
Quindi fa un po' fatica a mangiare certe cose dure e preferisce quelle morbide.
"Papa'-dice ad un certo punto offrendo il dito indice all'Orco- non riesco a mangiarmi le unghie...me le mangi tu?"



lunedì 4 luglio 2011

Una tranquilla mattinata di vacanza

Qualcuno ha idea di cosa significhi andare in vacanza con tre figli che insieme hanno 8 anni e mezzo?
Più che una vacanza e' una sessione di lavori forzati.
Da quando siamo arrivati al mare Pollicina non vuole saperne di dormire, o meglio, di dormire di notte, visto che di giorno dorme benissimo.
E quindi le giornate partono un po' male fin dal principio perché abbiamo sonno. Tra le sei e mezza e le sette avviene il risveglio definitivo della suddetta, e di solito alle sette e dieci sono tutti pronti e operativi.
Prepariamo i bambini per uscire: togliamo pigiami e pannolini, laviamo visi e sederi e vestiamo tre creature per lo più poco collaboranti con costumini e magliette.
Prepariamo un biberon col latte per Pollicina che lo tracanna alla velocità della luce, affamatissima.
Prepariamo la borsa per uscire:

teli mare per tutti
costumi di ricambio
scarpine da mare,perché qui ci sono gli scogli
creme solari di due tipi
acqua in biberon e bottiglietta
pannolini di ricambio e salviette umidificate per ogni evenienza
soldi
telefoni
cappellini
retino per il Piccolo Orco che adora inseguire e catturare granchi
biscotti per Pollicina
libri per me e l'Orco, perché chissà mai che riusciamo a leggere due righe
copertina di cotone per proteggere il sonno di Pollicina dal sole cocente

Insomma, più che una borsa, una carovana.

Poi, dopo una lunga passeggiata, di circa tre km, ci fermiamo in un bar all'aperto a fare colazione, e li' c'e da litigare con Cappuccetto Rosso per farle bere il latte, per farle mangiare la brioche ordinata da lei e non quella ordinata da qualcun altro, per farla stare seduta sul tavolo, per non farla giocare con le bustine di zucchero, per non tirarsi addosso qualcosa, per convincerla a non urlare che le scappa la pipi' soprattutto se non e' vero, ma ovviamente lo si scopre solo dopo averla portata nel bagno non proprio pulitissimo del bar, dove lei ha comunque cercato di toccare ogni cosa, anche la meno attraente.

Alla fine arriviamo in spiaggia.
Ma questo ve lo racconto un'altra volta.

Biancaneve



giovedì 30 giugno 2011

Conversazione a tavola

Chiacchierata tra fratelli a tavola.
Cappuccetto Rosso dice al Piccolo Orco: "Tu sei un maschio? sei un maschio come il papa'? "
"Si', io sono un maschio proprio come il papa' "
E lei replica: "E io sono una maschia come la mamma! "
La quale mamma, ignara, non sapeva di essere una maschia.
Sapeva di essere tante cose, ma una maschia proprio no.

lunedì 27 giugno 2011

Un'idea balzana

Tra qualche giorno Biancaneve e l'Orco partiranno per le vacanze.
A parte il fatto che ancora non hanno deciso se andare al mare o in montagna (e non è esattamente un problem da poco), le partenze suscitano sempre una certa agitazione al Castello.
Una volta Biancaneve e l'Orco sono stati a Venezia per 5 giorni con uno zaino di quelli che si usano per andare a scuola con dentro il bagaglio di entrambi.
Un borsone per 3 settimane in Scozia.
Una valigia rigida per un mese in Australia, e già quella volta si erano allargati un po', ma era il viaggio di nozze.
Adesso partire significa preparare una carovana.
Intanto per fare i bagagli bisogna lberarsi per qualche ora dei bambini, e già questo non è facile come potrebbe sembrare.
E poi bisogna pensare a un sacco di cose:
-passeggino
-lettino da campeggio con relativi materassino e biancheria
-sponda per lettino singolo
-seggiolino da attaccare al tavolo per mangiare
-biberon, almeno 2 se non 3
-bicchieri di plastica, quelli dell'Ikea colorati, perchè quelli cosiddetti di carta che poi sono di plastica non vanno bene perchè sono troppo leggeri
-termos per trasportare il pappone di chi a 1 anno non ha ancora neanche un dente
-fasciatoio portatile
-scorta di pannolini per la necessità dei primi giorni
-creme e cremine varie, per culetti, per dermatiti, per eritemi, per il sole (protezione 50)
-traverse di cerata per le pipì notturne
-orso Pilù
-Nani
-libri per bambini da leggere
-libri da disegnare o fogli
-matite colorate
E poi, quantità innumerevoli di vestiti di 3 taglie diverse, pigiamini e scarpe.
E il viaggio in macchina.
Ecco perchè, tutto sommato, anche restare al Castello non è un'idea da buttare via.

mercoledì 22 giugno 2011

Amore incontrastato

Biancaneve è un po' stanca e litigiosa in questi giorni, con i bambini, con l'Orco, con se stessa, forse perchè il lavoro a tempo pieno di questa settimana non le lascia molto spazio.
E sapete chi c'è a farle ritovare la retta via?
Con tutto l'affetto di cui è capace, il Piccolo Orco.
Qualche giorno fa Biancaneve e l'Orco hanno avuto una discussione un po'sopra le righe in cucina e Biancaneve era visibilmente altarata. Il Piccolo Orco, che era seduto silenziosamente sul divano, si è avvicinato quatto quatto e senza proferire verbo le ha dato una carezza e un bacio, e poi se ne è tornato di là. Come a dire "Ti difendo io".
Biancaneve si è intenerita talmente tanto da ripromettersi di non discutere mai più vicino ai bambini.
Ieri sera con degli amici si parlava del fidanzato di Cappuccetto Rosso e qualcuno ha chiesto al Piccolo Orco se anche lui avesse una fidanzata; lui, facendo il ritrosetto ha detto che la sua fidanzata è la mamma. A Biancaneve in seguito ha detto "Mamma io da grande voglio sposare te".
Biancaneve gli ha spiegato che da grande incontrerà una ragazza a cui vorrà così tanto bene che vorrà stare sempre con lei, ma sotto i baffi si godeva questo amore incontrastato, così, per fissarlo e riportarlo alla mente quando avrà 15 anni e della mamma non ne vorrà proprio sapere.

PS. Cari amici di Biancaneve, amici dell'Orco, visitatori che per caso capitate al Castello, se quello che scrivo vi diverte almeno un po', fatevi vivi, seguitemi, commentatemi, non abbiate paura, parlate con me, perchè scrivere sapendo di essere letti è ancora più bello!
Biancaneve

martedì 21 giugno 2011

Monografia su Cappuccetto Rosso

Biancaneve e l'Orco riescono sempre a stupirsi di quanto differiscano tra loro i bambini.
Cappuccetto Rosso è una bambina davvero socievole, si alza cantando e si addormenta asempre cantando.
Riesce a parlare anche con i sassi, figuriamoci con gli altri bambini. Quelli della sua età non le incutono proprio nessun timore, e neanche quelli un pochino più grandi di lei, è intimidita solo quando sono tanti o sono davvero fuori dalla sua portata. E' matta, coraggiosa e spericolata. Qualche sera fa tutta la famiglia è stata a cena ad una sagra in cui c'era una "città gonfiabile", tanti gonfiabili tutti vicini. Lei, la più piccola di tutti i bambini presenti, era la più scalmanata, andava su e giù su questo gigantesco scivolo gonfiabile senza paura; un bambino grande, di 6-7 anni l'ha spinta e lei l'ha affrontato con una bella faccia decisa e lo sguardo corrucciato.
"Cappuccetto Rosso, cosa c'è che non va?"
"Sto fasendo la fassa scura a quel bambino grande che mi spinge".
Viene invitata alle feste di compleanno degli altri bimbi e ha perfino una specie di fidanzato, che durante il sonnellino pomeridiano al nido si alza e va a dormire sul materassino con lei.
Quando sarà grande l'Orco diventerà matto.

lunedì 20 giugno 2011

Rituale soporifero

Biancaneve e l'Orco non hanno mai faticato per far mangiare i loro bambini. Diversamente hanno sempre avuto qualche problema con il sonno.
Il Piccolo Orco dall'età di sei mesi dorme tutta la notte, ma si è sempre addormentato in braccio fino a quasi tre anni.
Cappuccetto Rosso non ha dormito una notte intera fino a due anni e mezzo, si è svegliata fino a 10 volte per notte fino a 15 mesi e anche adesso si farebbe tagliare una gamba piuttosto che andare a dormire.
Pollicina è una via di mezzo tra i due, uno che dorme tanto e uno che dorme poco. Anche lei si addormenta in braccio, una notte dorme e un'altra si sveglia tre o quattro volte gridando come una matta.
Il rito della nanna è un po' lungo e faticoso, cosiderando che avviene dopo una giornata alla fine della quale Biancaneve e l'Orco sono stremati. Stasera, per esempio, l'Orco ha fatto la doccia al Piccolo Orco e a Cappuccetto Rosso mentre Biancaneve ha cambiato Pollicina; poi Biancaneve ha fatto lavare i denti ai bambini grandi, uno alla volta, ha letto due fiabe, una per uno, ha fatto fare due pipì, li ha accompagnati a letto e ha cantato due ninnenanne, sempre una per uno. L'Orco intanto metteva a letto Pollicina.
"Finalmente ce l'abbiamo fatta!" pensavano i due adulti cospiratori, "adesso possiamo chiecchierare, guardare un film e mangiare un ghiacciolo. O magari andare a dormire anche noi"
E invece, dal nulla è sbucato fuori il Piccolo Orco: "Io non ho sonno. Gli occhi si chiudono perchè hanno sonno, ma hanno sonno loro, non io."
Il lungo rituale non è servito a niente.

venerdì 17 giugno 2011

Orecchie da mercante

Al Castello Incantato i pannolini non sanno cosa fare, quelli taglia 4 di Pollicina imperano sovrani, quelli taglia 5 di Cappuccetto Rosso stanno per essere messi in pensione in attesa dell'utilizzo da parte del successivo consumatore, quelli taglia 6 del Piccolo Orco hanno recentemente fatto la loro comparsa, visto che di notte proprio sembrano essere necessari.
Considerando che Cappuccetto Rosso togliendo il pannolino di giorno non lo vuole neanche di notte, ci si ritrova nella condizione di un maggiore disagio del fratello maggiore, e allora Biancaneve cerca di  farlo bere poco alla sera, di convincerlo a fare pipì sempre appena prima di andare a letto e di fargli pesare la cosa il meno possibile.
"Piccolo Orco, devi dire al tuo pisellino di non fare la pipì nel letto, che la pipì si fa solo nel water"
"Ma mamma, come faccio a dirglielo? Il pisellino non ha le orecchie, non mi sente!".

giovedì 16 giugno 2011

Scaramucce, cani e mezzi di trasporto

L'Orco e Biancaneve hanno comprato per il compleanno di Pollicina tre libri, e nessun giocattolo, visto che ne hanno la casa piena.
Uno di questi libri è piaciuto molto a Cappuccetto Rosso, che l'ha subito "preso in prestito" e l'ha sfogliato per tutto il pomeriggio, un po' da sola e un po' accompagnata. Ci sono due coniglietti che svolgono varie attività accompagnati da altri animali.
"Mamma, guarda, un monopattino!" dice Cappuccetto Rosso tutta contenta di aver riconosciuto il suo prediletto mezzo di trasporto.
"Ma va, non è un monopattino- ribatte suo fratello- è un cane bassotto"
"Non è un cane, è un monopattino con gli occhi e le orecchie, te lo dico io"

mercoledì 15 giugno 2011

Cara Pollicina

Cara Pollicina,
è passato un anno da quando ci sei.
Quella notte il cielo era nuvoloso, il papà stava lavorando ma la mamma sospettava che saresti arrivata. E allora ha chiamato il nonno e si è fatta accompagnare all'ospedale, mentre la nonna restava con i tuoi fratellini e il papà scomodava mezzo mondo per arrivare in tempo.
Il cielo nuvoloso è diventato pioggia e al mattino sei arrivata.
E da allora hai riempito la nostra vita, anche se non lo sapevamo in quattro ci mancava qualcosa.
Oggi hai spento la tua prima candelina e hai avuto la tua prima torta di compleanno, una crostata con la marmellata di albicocche, dove hai affondato il tuo dito indice, quello che usi per esplorare il mondo. Hai aperto i tuoi regali , ma quello che ti è piaciuto di più è stato strappare la carta colorata.
Uno è un bel numero, intero e tondo, come le tue guance che attirano baci. Da un paio di settimane cammini, fai un po' di passi neanche tanto stentati per raggiungere quello che ti interessa, che spesso sono io, ed è bellissimo aspettarti mentre arrivi trionfante e ridi.
Ti ho allattato fino ad oggi, ma tu hai voglia di crescere e di mangiare i biscotti e allora da domani faremo colazione tutti insieme. Così la finirai di cercare briciole sotto il tavolo!

Buon compleanno Pollicina!
La tua mamma

martedì 14 giugno 2011

Fiabe

Biancaneve pochi giorni fa ha comprato due libri per i bambini, "Hansel e Gretel" e "Il pifferaio di Hamelin".
Le sembrava di leggere dei libri dell'orrore.
"Mamma, ma perchè il boscaiolo vuole lasciare i suoi bambini nel bosco?"
"Mamma, ma la strega poi muore se la mettono nel forno?E dove vanno le streghe quando sono morte?"
Biancaneve era un po' imbarazzata, per non parlare di quando i bambini di Hamelin sono entrati nella fessura di una montagna seguendo il pifferaio magico.
Biancaneve amava le fiabe quando era piccola, e continua ad amarle, ma in effetti alcune sono proprio truculente e un po' macabre, tipo Barbablu che faceva fuori tutte le sue mogli o Scarpette Rosse che finiva coi piedi amputati, o la Piccola Fiammiferaia che moriva di freddo.
Perchè ai bambini piacciono tanto?
Perchè sono magiche, hanno un forte potere evocativo hanno un sapore di infanzia e di sogno.
Perchè ascoltandole si può sentire il profumo del cestino che Cappuccetto Rosso portava alla nonna, si può sentire il suono del piffero, si può avere voglia di dare un morso alla mela della strega, si può sentire l'abbraccio del principe.
Perchè forse aiutano i bambini a superare alcune paure sentendosi più forti.
Perchè nelle fiabe i cattivi sono sempre cattivi ei buoni sono sempre buoni.
In ogni caso, prima della nanna, sarà meglio leggere una fiaba a lieto fine, altrimenti al Castello si dormirà ancora di meno.

lunedì 13 giugno 2011

Ripannolinamenti e spannolinamenti

Al Castello siamo alle prese con lo spannolinamento, per due figli su tre.
Togliere il pannolino al Piccolo Orco era stato abbastanza semplice, eravamo al mare, lui aveva 2 anni e 8 mesi, quando siamo arrivati abbiamo tolto il pannolino e per i primi tre giorni ha fatto pipì un po' dappertutto, in casa, al parco, a casa dei vicini, in spiaggia. Però ha capito in fretta, e poi gliel'abbiamo tenuto solo di notte. Il problema è che non l'abbiamo ancora tolto. O meglio, l'avevamo eliminato, ma dopo un po' di mesi di pisciate notturne con relativo lavaggio mattutino di lenzuola, circa 4-5 volte la settimana, con perenne stendino dei panni in casa, abbiamo deciso di rimettere il pannolino notturno. Che al mattino è sempre strapieno. Desolante.
Invece con Cappuccetto Rosso è stata una cosa più indaginosa, avevamo fatto un debole tentativo l'estate scorsa, ma non aveva ancora compiuto due anni. Abbiamo tentato di nuovo a febbraio, ed è stata una tragedia, pipì e cacca ovunque e comunque, così dopo una settimana abbiamo rimesso l'utile pannolino. Da una decina di giorni stiamo riprovando, la fanciulla ha 2 anni e 9 mesi e forse ce la facciamo.
Adesso fa anche ridere: "papà, c'è uno gnocco".
"Hai mangiato gli gnocchi all'asilo?"
"No, ma qui c'è uno gnocco" -dice mentre si sfrega i pantaloni.
Il papà stava svenendo ma ce l'ha fatta a stare ritto sulle sue gambe e l'ha sistemata. Menomale che per una volta questo lavoro infame è stato risparmiato alla mamma che era fuori casa.
Dopo qualche giorno di tribolazioni pare che il concetto sia passato, e stamattina all'asilo non ha neanche salutato la sua maestra, le è corsa incontro per informarla, non senza una certa soddisfazione: "Irene, ho fatto la cacca nel vasino!!!".
"E il pannolino?"
"Il pallolino l'ho buttato via"
E da due giorni il pannolino è asciutto anche al mattino.
Nei giorni scorsi ho ammirato tantissimo le mamme che usano i pannolini lavabili, ecologici finchè vuoi, ma forse proprio un po' schifosini.
Noi, di pannolini ne abbiamo consumati tanti, ma tanti. L'equivalente di un volo a new York, più o meno.
Ecco. Cercherò di essere ecologica in qualche altro modo.
Per il momento ho votato sì al referendum.

venerdì 10 giugno 2011

Tristezza

Oggi Biancaneve è triste. Veramente è da due o tre giorni che è triste. Di una tristezza grigia e cupa, senza reale motivo, forse per uniformarsi al cielo che vede fuori dalla finestra, come se fosse novembre.
Certe volte si sente sopraffatta, da tutte le cose da fare, dagli impegni anche solo mentali. Dalle urla, dai litigi, dalle necessità, dagli obblighi, dal sonno, dal disinteresse, dalle preoccupazioni, anche quelle degli altri.
E allora vorrebbe volare, essere un'altra persona in un altro luogo, almeno per un po'. E allora si sente anche in colpa per aver avuto questo pensiero e si sente il cuore gonfio.
E allora piange. Solo un pochino. Forse solo per fermarsi  qualche minuto, perchè certe volte pensa di non farcela a stare dietro a tutto, a correre, preparare, organizzare.
E poi va meglio.

giovedì 9 giugno 2011

Gradi di velocità

In viaggio per andare all'asilo, sotto la pioggia battente.
"Mamma, è più veloce la Subaru o la Peugeot?" dice Cappuccetto Rosso.
"Cappuccetto Rosso, la Ferrari è la più veloce del mondo, vero mamma?" ribatte il Piccolo Orco.
"Certo, la Ferrari in effetti è velocissima"
"Allora, mamma, perchè non compriamo una Ferrari?"

mercoledì 8 giugno 2011

Agenda

Cose da fare nei prossimi 10 giorni:
- comprare un regalo per il primo compleanno di Pollicina
- comprare un regalo per la nonna principessa che compie gli anni e ha anche bisogno di coccole
- andare a trovare M e tutta la sua famiglia
- andare a tagliare i capelli perchè assomiglio a un cespuglio
- portare Cappuccetto Rosso a giocare a casa del suo amico Simone, che l'ha invitata diverse volte, ma io non riesco mai a portarla
-ordinare le tende nuove della sala
-andare a ritirare la stilografica riparata (rotta dal Piccolo Orco in un pomeriggio di delirante marachellismo)
- comprare un costume preferibilmente nero e intero, forse un po' triste ma dimagrante
- dimagrire (ah ah ah)
-segnare le ultime spese sul programma delle spese (da quando l'Orco è a casa sono rimasta indietrissimo perchè non mi lascia mai il computer)
- smettere di allattare Pollicina (sob)
- finire di mettere a posto l'armadio dei bambini, e cioè fare una cernita dei vestiti di tutti e tre per decidere se vanno bene, se andranno bene a qualcun altro, se andranno bene a qualcuno al di fuori della nostra famiglia (per esempio le magliette da baseball o quelle con dei disegni proprio da maschio, per non minare l'identità sessuale delle bambine)
-uscire a cena con l'Orco prime delle vacanze in cui saremo 24 ore su 24 con tutti e tre i bambini e tutte le cene fuori saranno vietate
-andare dalla commercialista che da tre giorni mi fa squillini al telefono che io ho deliberatamente deciso di ignorare
- cercare un'enciclopedia adatta a rispondere alle innumerevoli domande del Piccolo Orco.
Devo concentrarmi almeno su qualche voce.

martedì 7 giugno 2011

Certe volte serve il dentista

Ore 21.15, in bagno. Biancaneve assiste il Piccolo Orco che fa pipì prima di andare a dormire, perchè è troppo stanco e da solo non ce la fa.
"Mamma, ma da dove sbuca fuori la pipì?"
"Ma Piccolo Orco, dal pisellino!"
"C'è un buchino?"
"Certo, c'è un buchino apposta. Sai che oggi ho visitato un bambino che aveva due buchini nel pisellino invece di uno?"
"Davvero? Allora è ammalato...aveva il pisellino cariato?"

lunedì 6 giugno 2011

Ad un amico

Un tempo eravamo tu e io, giovani e poco spavaldi, un po' imbranati, con pochi passi e una storia breve da raccontare.
Siamo stati compagni di classe per tanto tempo, ma per qualche anno non ci siamo piaciuti; poi un giorno ci siamo parlati e da allora abbiamo camminato tanto, a piedi, per le vie della città, e poi in macchina, quando c'era la pioggia o faceva freddo.
Abbiamo fatto tanta strada. Lunga, a tratti scorrevole e a tratti tortuosa e difficile, costellata da pianti e risate e domande e risposte e sogni e progetti.
E a un certo punto abbiamo incontrato dei compagni di viaggio.
Tu sei la ragione per cui credo che qualche rara volta sia possibile essere amici se si è uomo e donna, non sei mai stato qualcosa di diverso da quello che sei e pochi sono vicino al mio cuore come ci sei tu.
Oggi è nato il tuo terzo bambino. E io sono tanto felice per te e per la tua famiglia.
Un tempo eravamo tu e io, adesso siamo in dieci. E abbiamo ancora un sacco di strada da fare.