martedì 31 maggio 2011

Fatiche finalizzate

Biancaneve persiste nel suo proposito di correre un po', così, per tenersi in forma, o meglio per tentare di riguadagnare la forma persa.
In verità trova che correre sia molto faticoso, corre come una lumaca o come una tartaruga e alla fine arriva spompata più o meno come se avesse scalato una vetta delle montagne andine.
Trova correre sopportabile solo per il miraggio di diminuire almeno di un numero pari la taglia dei pantaloni, e solo grazie a quella meravigliosa invenzione che è l'iPod shuffle, verde mela, che si attacca come una molletta alla tasca dei pantaloni della tuta.
Una cosa bella è che durante la corsa Biancaneve pensa, organizza, ricorda, immagina, aiutata dalle note della playlist.
Ma il pensiero di ieri ve lo racconterà domani perchè adesso è tardi e deve, di nuovo correndo, andare a lavorare.

lunedì 30 maggio 2011

Se fosse

Se fosse un colore..............rosso
Se fosse un animale...........un furetto
Se fosse una stanza............salotto
Se fosse un'arte..................musica
Se fosse un film................."L'era glaciale"
Se fosse una pietanza.............la pizza, o meglio, la "pissa"
Se fosse una stagione............l'estate
Se fosse un momento della giornata............mezzogiorno
Se fosse un frutto..............albicocca
Se fosse un'emozione...........la gioia
Se fosse acqua.....................una cascata
Se fosse una casa................una casetta sull'albero
Se fosse una fiaba.......Cappuccetto Rosso!
E mi domando...come abbiamo potuto fare dei figli così diversi l'uno dall'altro, il giorno e la notte, l'alba e il crepuscolo?
Biancaneve

venerdì 27 maggio 2011

Concerto

Martedì sera Biancaneve non è stata la solita mamma stressata e ha fatto una cosa che non faceva da mille anni.
E' andata a un concerto. Avete presente? Quando qualcuno suona o canta su un palco e tantissima gente è di fronte ad ascoltare.
Biancaneve e la sua amica G sono andate al concerto di Jovanotti! Si sono preparate un panino, anzi due, Biancaneve con prosciutto e formaggio e G con frittata e insalata perchè è vegetariana. Hanno lasciato a casa due mariti e cinque figli in due e sono partite, sono arrivate al luogo del concerto dove hanno incontrato altre amiche, hanno mangiato sedute per terra sul cemento come non facevano da tanto tempo.
Quando gli addetti hanno aperto il cancello si sono messe in fila ordinatamente, hanno dato un'occhiata alle bancarelle e si sono avviate verso il centro della pletea, già stracolma di gente, e allora pian pianino si sono fatte strada fino ad arrivare quasi sotto il palco. Sono rimaste in piedi per più di un'ora prima che arrivasse l'uomo speciale della serata e poi, quando è arrivato, si sono scatenate cantando, gridando e ballando come delle matte. Come forse i loro bambini non le hanno mai viste.
Come se il tempo non fosse passato e avessero ancora 15 anni.
Biancaneve pensava "Non ho più il fisico per stare qui a saltare per delle ore, circondata da ragazzotti sudati e puzzoni!", ma intanto continuava a ballare.
Sarebbe bello ricordarsi più spesso di avere avuto 15 anni!

martedì 24 maggio 2011

Sabato dolce sabato

Sabato mattina.
Biancaneve si sveglia, per fortuna dopo una notte di discreto riposo. L'Orco è al computer.
Allatta Pollicina. L'Orco è al computer.
Si droga con l'Eutirox, perchè qualche anno fa qualcuno ha pensato bene di toglierle la tiroide, si lava e fa colazione. L'Orco è al computer.
Stende i panni di una lavatrice. L'Orco è ancora al computer.
Prepara la colazione per i bambini e per l'Orco. L'Orco è sempre al computer.
Fa il bagnetto ai bambini. Tutti e tre. Nel frattempo l'Orco è andato a correre.
Prepara i due bambini grandi, prepara il sacchetto di vettovaglie da portare alla scuola materna per la festa del pomeriggio. L'Orco ritorna e prende in consegna Pollicina.
Porta insieme ai bambini il famoso sacchetto all'asilo.
Porta i bambini in biblioteca, dove c'è una signora giovane che come lavoro legge libri ai bambini animando la lettura con facce buffe, modificazioni del tono e del timbro della voce (molto bello!).
Litiga con i bambini per tornare a casa, mentre loro scappano per tutta la biblioteca cercando di rubare libri.
Torna a casa aspettandosi un lauto pranzo.
Invece arriva la proposta di andare fuori a pranzo, proposta molto vacanziera e gradita in effetti.
Allora ripartono i preparativi per l'uscita, veloci, praticamente solo pannolini di scorta e bavaglie, più giochini per tenere buona Pollicina.
Si arriva al ristorante, dove si incontrano gli amici-vicini del piano terra, si ordina e si mangia.
I bambini escono nel giordino dove Cappuccetto Rosso si mette a giocare con una pozza d'acqua stagnante, poco attraente per tutti ma non per lei.
Si torna a casa. Cappuccetto Rosso si addormenta sul divano, gli altri giocano.
Alle 15.45 riprendono i preparativi, sveglia di chi dorme e cambio di chi è sveglio.
Alle 16.15 si riesce ad uscire di casa a piedi.
Dopo 5 minuti Pollicina vomita nel passeggino, facendo un meraviglioso laghetto tiepido nel quale sguazzare: l'Orco torna a casa a fare il bagno alla piccola e Biancaneve va all'asilo con i grandi. E con questo ha espiato tutto il computer della mattinata.
All'asilo Biancaneve, il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso vengono accolti da una folla urlante di parenti dei bambini, che avevano fatto un po' di spazio a mo' di corridoio per far passare i ritardatari (noi, per esempio), perchè i piccoli erano attesi in classe per la preparazione finale.
Insomma, dopo qualche minuto le maestre hanno aperto i cancelli e un fiume di gente ha travolto l'entrata spingendo e strattonando. Come se fossero allo stadio, o a un concerto di qualche banda rock. O come dei cretini, e basta.
Il Piccolo Orco ha cantato un pochino, ma perlopiù si è morsicato le labbra e ha fatto finta di cantare.
Alla fine tutti, grazie a Dio, sono usciti e sono andati a giocare in giardino, 200 bambini con le loro famiglie. Un casino pazzesco. Pollicina distrutta dal mancato pisolino e dalla vomitata si è addormentata sulla spalla del suo papà, il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso vagavano un po' storditi e un po' naturalmente matti.
Tornati a casa abbiamo mangiato una pizza "condominiale" in giardino insieme ad altre famiglie con bambini. Non proprio rilassante neanche la cena, dunque.
Alle 22.30 Biancaneve e l'Orco hanno messo a letto la ciurma e sono svenuti.
Morale della favola: Biancaneve è terrorizzata alll'idea che dovrà sopportare altri 5 anni di feste dell'asilo.

venerdì 20 maggio 2011

Freud la sapeva lunga

Biancaneve è in auto con il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso, tornando dall'asilo a casa.
"Non voglio andare a casa, voglio andare al parco!" gridano in coro
"Va bene, bambini, ma prima dobbiamo andare dai nonni principi a prendere  Pollicina. Poi potremo andare al parco"
"Io non voglio andare dai nonni principi, perchè il nonno vuole abbracciarmi e darmi i bacini e io non voglio" si lamenta il selvatico Piccolo Orco
"E anche i nonni orchi vogliono sempre abbracciarmi e darmi i bacini e io non voglio mai" aggiunge, selvaticissimo.
"Ma come! A me piace quando le persone a cui voglio bene mi abbracciano e mi danno baci, a te invece non piace?"
"Sì, ma solo se mi abbracci e mi dai i baci tu, mamma".
Biancaneve quando il Piccolo Orco era un lattante era preoccupata di avere un bambino non affettuoso. Poi, piano piano ha fatto la sua comparsa un complesso di Edipo ineguagliabile che tuttora le dà un sacco di soddisfazioni!

giovedì 19 maggio 2011

Suggerimenti

Biancaneve ha trovato una persona che la possa sostituire per un giorno.
Un giorno di ferie quando gli altri lavorano, senza telefono, senza lavoro, alla fine del mese. Un bellissimo regalo, insomma.
E allora si sta chiedendo come potrebbe utilizzare quella manciata di ore di disponibilità:
1) fare lavatrici stendere e stirare (cose sempre da fare al castello)
2) fare schede di lavoro arretrato
3) studiare qualcosa che non fa mai male
4) farsi prendere dalla pigrizia e non fare niente tutto il giorno, magari leggere un libro intero in un solo giorno come faceva quando era adolescente o quando è stata contagiata da una passione violenta, insana  e fulminante per Harry Potter
5) sbrigare commissioni noiose tipo il commercialista, l'assicurazione, la tintoria
6) convincere l'Orco, l'essere più pigro del pianeta, a fare un giro da qualche parte, magari lasciando Pollicina ai nonni.
In effetti questa pare a Biancaneve l'opzione migliore, ma deve offrire all'Orco un prodotto già confezionato, altrimenti, se la cosa dovesse coinvolgere in qualche modo i suoi neuroni, lui si ritirerebbe nel suo guscio e a Biancaneve resterebbe con un pugno di mosche.
Biancaneve pensava ad una giornata alle terme, o a un bel giro turistico in centro, o a qualche posticino sul lago di Garda, o una giornata di shopping forsennato a Milano.
Dunque, amici miei, scatenatevi: cosa si può fare in un giorno di ferie a fine maggio in Lombardia e dintorni?

mercoledì 18 maggio 2011

In bagno

Stamattina Biancaneve cercava di ricomporsi dopo la terza notte insonne per via di Pollicina.
Si truccava, allo specchio del bagno verde.
Nel frattempo il Piccolo Orco faceva pipì.
"Mamma, ma perchè ti trucchi sempre?"
"Perchè quando mi trucco mi sento più bella"
"Invece quando ti trucchi sei brutta. Sei più bella quando non ti trucchi".
Ecco.
Biancaneve l'ha presa come un segno di grande amore filiale.
Per fortuna  non spende una fortuna in trucchi.

lunedì 16 maggio 2011

Sopra le nuvole

"Mamma, cosa c'è sopra le nuvole?"
"Il cielo, Piccolo Orco, e altre nuvole"
"No, non è vero, sedute sulle nuvole ci sono le persone vecchie"
Io l'ho trovata una bellissima immagine. La mia nonna che seduta su una nuvola bianca con le gambe a penzoloni guarda giù mangiando una fetta di torta alle mele e banane.

domenica 15 maggio 2011

Volo pindarico (al casello dell'autostrada)

Ieri tutta la famiglia è andata a trovare una amica di Biancaneve, la sua compagna di studi e non durante l'università. Adesso ha un marito, da un sacco di anni in verità, e due bambini.
Biancaneve e l'Orco si sono alzati, hanno lavato e vestito la truppa, fatto un tiramisù normale e uno in versione estiva alle fragole, e sono partiti, tentando l'opzione braccialetti per la chinetosi del Piccolo Orco (che sembrerebbe avere dato qualche risultato).
Ci vuole un'ora e mezza di viaggio circa per tornare nella città natale di Biancaneve.
E già all'uscita dell'autostrada Biancaneve viene colta dalla nostalgia per il cemento e le case a 10 piani; di solito questa nostalgia dura poco, giusto una manciata di minuti, ma qualche volta dura di più, e nella mente si fanno strada ricordi belli e brutti. Di qualcosa che non c'è più, di qualcosa che è cambiato, che si è modificato, che magari è anche migliorato nel tempo.
Qualche volo pindarico nel passato, che nella memoria è sempre meglio dell'originale, della verità vera.
La cosa bella è che certe cose non cambiano. Passa il tempo, cambiano tante cose, gli impegni, le occupazioni e le preoccupazioni, ma quando la condivisione è stata tanta e sincera l'affetto rimane lo stesso. E ci si può contare.

sabato 14 maggio 2011

Un vero gourmet

"Piccolo Orco, ma non mangi la torta salata?"
"No, ci sono i piselli" risponde lui piagnucolando."Non mi piacciono i piselli"
"Ma se la maestra Loretta mi ha detto che all'asilo fai sempre il bis, anche quando ci sono i piselli...."
"Quelli che fanno all'asilo mi piacciono, quelli che fai tu non mi piacciono".
E io che pensavo orgogliosamente di essere migliore di una mensa scolastica.
Bianceneve

mercoledì 11 maggio 2011

La mela maggiore

Oggi l'Orco e io siamo andati al colloquio del Piccolo Orco all'asilo.

Che cosa ci hanno detto? Mah, nessuna sorpresa, neanche stavolta.
Ci hanno detto:
-che non si percepisce molto come un bambino in crescita, sta bene con i bambini della sua età
-che partecipa alle attività con entusiasmo, ma solo se gli interessano, altrimenti è frettoloso
-che ha (finalmente!) iniziato a socializzare
-che non rende gli altri partecipi delle sue emozioni
-che non risponde quando lo chiamano (sordo? disinteressato? brutto carattere?)
-che ascolta le storie a bocca aperta
-che si sa organizzare anche nel gioco libero e gli piace fare le costruzioni e si arrabbia molto se qualcuno distrugge le sue opere
-che mangia come un lupo, fa il bis (e certe volte tenta il tris) di qualsiasi cosa, verdure comprese
-che ogni tanto devono cercarlo perchè si perde nei suoi pensieri
Insomma, il nostro Piccolo Orco sta proprio crescendo.
E la mela non cade mai troppo lontano dalla pianta.

martedì 10 maggio 2011

Fate, fatine e gnomi

Biancaneve e l'Orco si sono votati alle uscite del sabato e della domenica. Così, perchè è bello fare qualcosa con i bambini fuori casa, anche se è indiscutibilmente una faticaccia.
Sabato mattina hanno caricato bambini e biciclette (più bambini che biciclette) e sono andati a pedalare in un parco molto bello che c'è in città, con tanto di laghetto e anatre. Hanno pranzato dai nonni Principi e nel pomeriggio sono andati in un paese vicino, alla "Festa dei Popoli", dove teoricamente si sarebbero potute mangiare prelibatezze marocchine, albanesi, arabe, africane, est-europee, indiane, e invece gli stand  erano vuoti e i bambini hanno cercato di mangiare terra e sassi generosamente presenti.
Invece domenica mattina l'Orco si è alzato prestissimo, come sempre, per suo diletto; Biancaneve si è alzata alle 7.30 svegliata dalla fame di Pollicina, e dopo averla nutrita ha pensato a nutrire il resto della famiglia e da lì sono cominciati i preparativi convulsi per essere  fuori casa alle dieci meno qualche minuto.
Il Piccolo Orco ha deliziato mamma e papà con l'ennesimo episodio di enuresi, dunque l'Orco si è preoccupato di lavarlo e disfare il letto; mentre tutti mangiavano Biancaneve ha fatto la solita lavatrice.
Poi l'Orco ha preparato l'occorrente per il pranzo al sacco di tutti: pappone orrendo per Pollicina e panini per gli altri, mentre Biancaneve ha vestito tutti quelli non in grado di vestirsi da soli e ha preparato i cambi per tutti, più: cerotti, salviettine disinfettanti, crema per punture di insetti, pannolini e salviettine per il cambio, sacchetti, crema solare, giocattolini per lattanti, ciucci, macchina fotografica.
Alle 9.53 la famiglia felice è uscita, completa di sacchi della spazzatura da buttare.
Una volta scesi dall'auto, dopo circa venticinque minuti di viaggio, il Piccolo Orco ha iniziato a lamentarsi perchè avrebbe preferito andare al parco, piagnucolando anche perchè non voleva camminare. Cappuccetto Rosso ovviamente non poteva esimersi dall'imitazione petulante del fratello maggiore.
Arrivati a destinazione, però, sono stati accolti da due fatine vestite di rosa e di fiori, sono stati trasformati in due piccoli gnomi col cappello rosso a punta e la casacca blu e hanno esplorato il bosco insieme ad altri gnomi.

Hanno giocato come dei pazzi tutto il giorno. Cappuccetto Rosso ad un certo punto, in mezzo a fate e gnomi si è messa ad urlare :"Mamma, ho fatto la cacca!", mentre a pomeriggio inoltrato il Piccolo Orco come se niente fosse, tira fuori l'armamentario e si mette a fare pipì in mezzo ad un vialetto, rivolto verso la gente. Ma possibile che non gli sia venuto in mente perlomeno di voltarsi dall'altra parte? Insondabili misteri della mente del Picolo Orco.
Pollicina invece ha vomitato due volte (per fortuna solo due perchè il terzo cambio Biancaneve non ce l'aveva), una delle quali addosso alla maglietta nera di Biancaneve.
Quindi, da lunedì partiranno le numerose lavatrici, che dopo le gite aumentano esponenzialmente.

sabato 7 maggio 2011

Cannone

"Mamma, lo sapevi che il pisellino è come un cannone?"
"Mmmmhhhh? In che senso?"
"Sì, queste sono le ruote, e il pisellino è quello che spara!"
Saggezza primordiale. O il cromosoma Y che si fa sentire.

venerdì 6 maggio 2011

Campi e sari

Biancaneve per andare al lavoro percorre una strada piuttosto lunga, circa 50 km, e l'ultimo tratto è in aperta campagna, ed è bellissimo, perchè è circondato da campi e cascine e si riscopre l'avvicendarsi delle stagioni che si era dimenticato in città.
Il mese scorso si incontravano alberi di pesco e ciliegio fioriti e campi sterminati di fiori gialli, invece da qualche giorno sono comparsi i papaveri rossi ondeggianti per il vento.
Insieme ai papaveri Biancaneve incontra tre signore indiane, ondeggianti anche loro, con i loro sari coloratissimi, che percorrono un tratto di strada sterrata parallelo alla provinciale. Probabilmente lavorano in qualche fattoria.
E pensa a come deve essere difficile la vita lontano da casa, dalla propria terra, dai propri antenati, dalle proprie tradizioni, dalla propria cultura, in un paese dove si parla un'altra lingua, dove si mangiano carni proibite, dove si fa fatica a trovare la spezia giusta, dove devi cucirti gli abiti da sola perchè quelli che porti tu non li vendono.
Magari sei costretta a frequentare la vicina di casa perchè è del tuo paese anche se nel tuo paese non l'avresti sopportata.
E allora Biancaneve si ripromette di essere più paziente, con le mamme ritardatarie perchè non passa il pullman, con quelle che non capiscono, con quelle che non si spiegano.
Nel caso un giorno fosse costretta ad imparare l'hindi.

mercoledì 4 maggio 2011

Programma

Qualche tempo fa, l'ultimo superstite single degli amici di Biancaneve e dell'Orco ha deciso di convolare a giuste nozze: l'avvenimento sarà in autunno, in una ridente località marina del Centro Italia.
Biancaneve e l'Orco stanno ragionando sulla questione, e sembrerebbero avere deciso.
Di regalarsi un weekend lungo senza prole, tornando a fare i fidanzatini che passeggiano mano nella mano, si alzano quando fuori c'è chiaro e non disturbati da rumori molesti, fanno colazione in un alberghetto fuori mano con le marmellate fatte in casa e le brioches fresche, cenano fuori a lume di candela dopo avere scarpinato come pazzi tutto il giorno con la guida turistica in mano, la sera magari leggono un libro o vanno al cinema senza litigare per mettere a letto principesse e cavalieri al riparo di draghi enormi e variopinti.
Ovviamente tutto ciò comporterebbe una certa organizzazione, a partire dalla ricerca della disponibilità dei nonni, tutti e quattro insieme perchè solo in due non ce la fanno, e poi la ricerca di un sostituto per due giorni al lavoro, la preparazione di borsoni, borsine e borsette per ogni eventuale necessità delle piccole sanguisughe.
E se poi Biancaneve e l'Orco venissero colti da nostalgia per la loro rumorosa quotidianità?

martedì 3 maggio 2011

Mi piace

Qualche giorno fa Biancaneve tornava dalla lezione di judo con il Piccolo Orco (judo si fa per dire, in verità è una via di mezzo tra un gioco pazzo scatenato e una ginnastica per bambini), e cercava di tenerlo sveglio in auto.
"Ti sei divertito, Piccolo Orco? Ti piace venire a judo con la maestra Daniela?"
"Sì, mi piace, e mi piace tantissimo fare le capriole"
"Ah, davvero? E poi cosa ti piace fare?"
"..?..."
"Per esempio, a me piace molto leggere i libri"
"Anche a me piace leggere i libri, e mi piace anche disegnare con i pennarelli"
"A me piace guardare i film"
"A me piace guardare i cartoni. E anche comprare e mangiare le caramelle gommose."
"A me piacciono i campi di fiori"
"A me piace annusare e raccogliere i fiori. E poi mi piace tanto fare le coccole con te, mamma. E quando mi fai i grattini"
A questo punto Biancaneve stava per morire d'amore.

lunedì 2 maggio 2011

Riflessione del lunedì

Stamattina presto Biancaneve ha sentito la notizia della morte di Osama Bin Laden.
E non ce l'ha fatta ad essere felice. Nonostante tutto il dolore causato a tante persone, Biancanave pensa che sia un po' triste che per vivere sereni sia necessario uccidere qualcuno.