mercoledì 31 ottobre 2012

Una mamma media

Da qualche tempo Cappuccetto Rosso non è proprio in forma smagliante.
E' noiosa, piange in continuazione, per esempio perchè Pollicina ha per un attimo preso in mano la sua bambola Clara, o perchè qualcuno l'ha urtata passandole accanto, o perchè il Piccolo Orco proprio non ne vuole sapere di vedere per la centesima volta "L'era glaciale", o perchè a tavola ha rovesciato l'acqua e nel piatto insieme alla pasta ci sono i peperoni.
Quando non piange sta attaccata a Biancaneve, come una patella al suo scoglio, nel senso che la segue ovunque, compreso il bagno.
Ha ripreso a fare la pipì di notte, tanto che Biancaneve le ha rimesso il pannolino, anche se non si fa, per mere questioni di sopravvivenza.
Biancaneve e l'Orco iniziavano a pensare che non stesse bene fino a ieri sera.
Ieri sera dopo la riunione con le maestre della sua classe Biancaneve ha chiesto alla maestra Lara come si comporta all'asilo la piccola Cappuccetto Rosso.
Pare che corra tutto il giorno, che sia pimpante come non mai, che prenda parte alle attività con grande energia.
Talmente tanta che alla fine ha le pile scariche.
E allora a Biancaneve è venuto da ridere, perchè da mamma media stava già pensando alle vitamine e quelle robe lì, e invece quello che servirebbe è un bel pisolino.

martedì 30 ottobre 2012

Compagni di letto

Biancaneve ha dormito con un peluche fin quasi all'adolescenza.
Il Piccolo Orco si scatena in acrobazie letterecce dopo avere sceltouno dei suoi peluches prediletti: Pilù, il vecchio orso che era di Biancaneve bambina e che ha conservato il suo antico nome, Maddalena, un cane bianco e morbido regalatogli qualche anno fa da amici, e il pipistrello comprato la scorsa primavera all'Ikea, rimasto senza nome.
Biancaneve piuttosto che dormire con un pipistrello passerebbe la notte sveglia, ma il Piccolo Orco è il solito crepuscolare Piccolo Orco.
Cappuccetto Rosso invece dorme molto composta ed elegante come sempre; abbraccia il cuscino e se mai la sua bambola Clara, l'unica con cui condivide il letto. A volte.
Inceve Pollicina di notte è un terremoto, si copre e si scopre continuamente, si gira e si rigira, spesso la si ritrova con la testa dalla parte dei piedi.
E nel suo letto si può recuperare di tutto un po'; in primis gli inseparabili: la Bimba, una bambolina che è una via di mezzo tra una bambola di pezza e un peluche, l'Orso Glaciale, un orsetto azzurro che era stato un regalo per la nascita del Piccolo Orco e che lei ha fatto suo, il bimbo (con la b minuscola), che è una specie di formichiere di pezza ma che potrebbe essere anche un elefante, fucsia a pois grigi, e infine una lanterna di plastica verde che si illumina e suona melodie notturne.
E poi a seconda dei giorni si possono trovare fazzoletti, usati o puliti, due o tre libri alla volta, di varie consistenze e dimensioni, ciucci, cuscini, sassi, briciole, matite colorate.
Stamattina Biancaneve ha trovato anche una pantofola.
Come farà a dormire con tutta quella roba nel letto?
Speriamo che da grande sia più selettiva con i compagni di letto...

domenica 21 ottobre 2012

Tentazione irresistibile

Da quando ha iniziato ad andare a scuola il Piccolo Orco ha una nuova passione.
Non proprio nuova, nel senso che tra lui e l'oggetto del desiderio c'erano stati dei precedenti contatti, ma Biancaneve cercava di ridurli al minimo per non trovarsi a dover fronteggiare situazioni pericolose.
Ma adesso il Piccolo Orco ha l'oggetto in questione sotto il naso per otto ore al giorno, lì, a portata di dita.
Gli basta aprire l'astuccio. E loro sono lì a guardarlo, con l'impugnatura verde mela e le lame lucenti invitanti come non mai: le forbici.
E con quelle taglia e tagliuzza tutto quello che gli capita sotto tiro.
Ecco che cosa ha tagliato, in ordine sparso:
- un paio di jeans, in due punti diversi, sulla gamba destra
- un paio di calzini grigi
- una delle cerniere dell'astuccio a tre scomparti
- gli elastici fatti per contenere la gomma, il temperino, il righello del medesimo astuccio
- una ciocca di capelli (suoi)
- un maglione di cotone fatto a mano dalla Nonna Principessa
- un paio di calzini blu
- un paio di pantaloni della tuta, ancora sulla gamba destra
- un paio di pantaloni marroni di cotone pesante, sempre sulla gamba destra
Un pazzo. Uno psicologo avrebbe sicuramente qualcosa da dire.
Per il momento Biancaneve e l'Orco sperano che questa passione trascorra, come spesso accade a certe emozioni intense e fugaci, e nel frattempo cercano di convincerlo a tagliare solo la carta.


giovedì 11 ottobre 2012

Quaderni

In auto, mentre Biancaneve accompagna il Piccolo Orco a scuola:
"Mamma, perchè il quaderno di storia è arancione?"
"Non saprei, magari ogni maestra ha scelto per le sue materie i suoi colori preferiti"
"Quello di scienze dovrebbe essere bianco" dice lui.
"Ma no, quello di scienze è giallo" risponde Biancaneve che non aveva capito niente.
"Lo so che è giallo, ma dovrebbe essere bianco"
"Come mai il quaderno di scienze dovrebbe essere bianco?" chiede Biancaneve al particolarissimo figlio primogenito.
"Dovrebbe essere bianco perchè gli scienziati hanno il vestito e la barba bianca. E allora anche il quaderno di scienze dovrebbe essere bianco"
In questo modo proprio non si spiega come mai il quaderno di storia sia arancione.

martedì 9 ottobre 2012

Sport

Il Piccolo Orco è tendenzialmente un solitario, uno che fa un pochino fatica a socializzare e a lasciarsi andare con gli altri.
Biancaneve e l'Orco hanno pensato che uno sport di squadra gli avrebbe fatto bene, così gli hanno proposto alcune alternative, facendogli vedere anche qualche momento di partita su internet: pallanuoto, basket, rugby, pallavolo eccetera.
Lui ha scelto il rugby, forse perchè conosceva due bambini entusiasti di quello sport.
E così da alcune settimane nel ménage del Castello c'è anche il rugby: due allenamenti infrasettimanali e una partita domenicale.
Domenica scorsa il Piccolo Orco ha partecipato alla sua prima partita.
Gli hanno consegnato calzettoni, pantaloncini e una bella maglietta bianca e bordeaux, della quale andava molto fiero.
Poi è iniziata la partita.
Biancaneve e l'Orco dovevano stare dietro alle sorelline in giro per lo stadio, per cui non sono stati proprio sempre attentissimi.
Certo è che quando cercavano il Piccolo Orco nella mischia, non lo trovavano.
Lo trovavano allontanandosi dal pallone con lo sguardo: lui era lontano dalla mischia, a distanza di sicurezza, a correre qua e là tipo il pastorello Peter (quello di Heidi) con lo sguardo un po' rivolto al cielo e un po' a terra come se cercasse violette.
Non era l'unico, a guardare bene erano in due o tre a cercare violette.
La cosa bella è stata vedere l'allenatore che lasciava spazio a tutti, ai bambini sgamati ma anche ai cercatori di violette.
Alla fine della partita il Piccolo Orco era felice. Ed erano felici anche la mamma e il papà.

lunedì 8 ottobre 2012

Perchè l'Orco è un orco

Sabato scorso sia Biancaneve che l'Orco avevano impegni lavorativi, per cui i bambini sono stati coi Nonni Principi tutto il giorni.
Biancaneve è arrivata a casa alle quattro e ha trovato i bambini isterici e i nonni distrutti.
Sempre sabato , nel pomeriggio, c'era in una palestra vicino a casa una festa promozionale con merende e aperitivi, dimostrazioni varie e animazione per i bambini, tra cui il "truccabimbi" che piace tanto a Cappuccetto Rosso; Biancaneve si era ripromessa di portarli, ma trovandoli in quello stato ha deciso di non andare, dicendo loro che il motivo per cui non si andava erano i loro continui litigi e capricci.
Domenica mattina a colazione Cappuccetto Rosso continuava a brontolare.
"Voglio andare al truccabimbi, voglio andare al truccabimbi!"
Alla terza protesta, l'Orco le ha risposto: " Se continui così, invece che al truccabimbi ti porto al troncabimbi!"