venerdì 30 dicembre 2011

La conversazione continua

Il discorso di ieri mattina a colazione ha avuto un seguito ieri sera a cena.
Biancaneve è tornata dal lavoro alle sette, ha ritirato il bambinume dai nonni e si è messa a cucinare una pastasciutta in attesa dell'Orco.
Il Piccolo Orco e Pollicina erano affamatissimi così Biancaneve e i bambini si sono messi a tavola un po' prima e quando l'Orco è arrivato erano nel vivo di una conversazione.
"Oggi ho trovato un lavoro bellissimo che mi piacerebbe fare da grande" dice il Piccolo Orco.
"Ah sì, e e quale sarebbe?" risponde Biancaneve pensando di sentirsi dire l'astronauta o il cow boy o lo spadaccino.
"Il pilota dei camion della spazzatura!" dice lui, tutto contento.
"Io invece ho pensato che voglio fare la dottoressa" aggiunge Cappuccetto Rosso con i suoi occhi furbini, correndo in bagno.
Dal bagno chiama poi Biancaneve, che va a sistemarla seguita dal Piccolo Orco, che si avvicina alla sorellina e in un impeto di affetto le chiede: "Cappuccetto Rosso, ma tu vuoi bene al Piccolo Orco?"lasciando Biancaneve a bocca aperta.
Lei dal water risponde di sì con una certa sollecitudine e lui ammette di volerle molto bene, apparendo un po' imbarazzato perfino con se stesso.
"Allora sposami!" esclama lei con slancio.
"Ma no, Cappuccetto Rosso, noi non possiamo sposarci perchè siamo fratelli"
"Io non sono tuo fratello, sono tua sorella, e allora possiamo sposarci"
"Mamma, ma noi possiamo sposarci da grandi? No? In effetti io non ho ancora deciso chi voglio sposare"
"Beh, direi che hai ancora un sacco di tempo per pensarci" gli dice Biancaneve intenerita.
E per un attimo se li è immaginati in un futuro lontano.




giovedì 29 dicembre 2011

Conversazione rubata

Stamattina Pollicina si è svegliata presto, alle sei e ha fatto colazione verso le sette e mezza con la mamma. L'Orco prima di andare al lavoro ha mangiato in piedi due fette della pizza avanzata ieri sera.
Verso le otto si sono svegliati anche Cappuccetto Rosso e il Piccolo Orco e poco dopo si sono messi a fare colazione in cucina, mentre Biancaneve stava in sala con Pollicina.
Di solito mentre fanno colazione gridano, spostano rumorosamente il tavolo con consueto rovesciamento del latte e altri disastri; stamane invece Biancaneve li sente chiacchierare.
"Tu cosa vuoi fare da grande? Io voglio fare il dottore, oppure il pilota dell'elicottero dei pompieri" dice il Piccolo Orco.
"Io voglio lavare i piatti" risponde Cappuccetto Rosso.
"Ma quello lo fanno le mamme! Tu vuoi fare la mamma, vuoi fare solo quello?" dice un po' incredulo e un po' stizzito. Poi aggiunge: "Tu chi vuoi sposare da grande?"
"Io voglio sposare la mamma"
"Non puoi sposare la mamma, perchè siete due femmine. Allora la mamma quando sarò grande la sposerò io"
Biancaneve rideva sotto i baffi, pensando di dover fare alcune cose:
1- far leggere alla secondogenita meno fiabe di Biancaneve e Cenerentola e buttarsi su Mulan e Bianca e Bernie
2- spiegare un po' di concetti base sul femminismo al Piccolo Orco, senza esagerare
3- fargli notare che la sua amica Giada ha una mamma e una vicemamma invece di una mamma e un papà

venerdì 23 dicembre 2011

Tradizioni natalizie

In questo periodo dell'anno Biancaneve e l'Orco di solito discutono, per via di una drammatica disparità di vedute. 
Biancaneve adora l'inverno, le lucine, le decorazioni, gli alberi di Natale e i presepi, le ghirlande e tutto il resto. Il profumo di mandarini e il camino acceso. Il freddo pungente quando si esce di casa e il tepore quando si rientra. Il buio e la neve, la ricerca dei regali da mettere sotto l'albero, l'attesa di scartare i pacchetti colorati.
Biancaneve trova che questo periodo sia un po' magico tra renne parlanti, elfi e slitte, tanto che in fondo al cuore forse un pochino ci crede davvero, come se gli anni non fossero trascorsi; si ricorda di quando festeggiava il Natale in montagna con tanta neve e i ghiaccioli che pendevano dal tetto e beveva la cioccolata calda di pomeriggio e si aspettava di vedere Babbo Natale uscire dal camino.
L'Orco invece a Natale soffre; soffre perchè non gli piace regalare niente a nessuno, non gli piace festeggiare, trova l'atmosfera natalizia finta e ingannevole. Se fosse per lui si potrebbe eliminare il mese di dicembre  e passare direttamente a gennaio, anzi a febbraio.
Ma a Biancaneve piace regalare ai bambini un po' di quella magia, e quindi al Castello si fa il calendario dell'Avvento con caccia al tesoro, si fa tutti insieme l'albero di Natale con le lucine bianche e le decorazioni rosso e oro; stamattina Biancaneve pensava di fare anche il presepe (in ritardissimo) con le statuine di gesso del bisnonno.
La notte di Natale si aspetta, e Biancaneve è convinta che quella sia la parte migliore.

venerdì 16 dicembre 2011

A proposito di scarpe...

Stamattina Biancaneve ha cercato di avere un po' meno fretta del solito e ha messo calze e scarpe al Piccolo Orco, mentre Cappuccetto Rosso, come sempre, si arrangiava da sola.
"Guarda, mamma, io sono bravissima a vestirmi e a mettermi le scarpe da sola!!!"
"Eh sì, è proprio vero, tu sei proprio brava a vestirti da sola"
"Il Piccolo Orco invece non è bravo"
"Il Piccolo Orco non è tanto bravo a vestirsi, ma per esempio è bravissimo quando è ora di fare la nanna, mentre tu fai i capricci"
Il Piccolo Orco, sentendosi chiamato in causa, ha detto: "Invece io sono bravissimo a vestirmi, mi vesto tutto da solo, sono soltanto le scarpe e le calze che non mi metto da solo"
"E come mai non te le metti da solo? Io lo so che ne sei capace!"
"Non me le metto da solo perchè mi piace se me le metti tu, perchè quando mi metti tu le scarpe stai vicino a me e a me piace quando sei vicino a me. Ecco."
Accidenti! Ha trovato il modo di farsi mettere le scarpe, il furbacchione.

giovedì 15 dicembre 2011

Il solito rito mattutino con insulto finale

Al mattino come sempre Biancaneve è di corsa.
Ore 6.30: suona la sveglia, oppure l'Orco che è già in piedi accende le luci e apre le porte. Biancaneve si alza con gli occhi chiusi e il viso stropicciato e cerca a tentoni di raggiungere il bagno
Ore 6.31: Cappuccetto Rosso si alza sveglia e pimpante, pronta per qualunque impresa
Ore 6.32: Pollicina inizia a chiacchierare e appena tirata giù dal lettino si dirige in cucina di gran carriera gridando "uadiii" (che dovrebbe voler dire acqua o latte o biberon) mentre Biancaneve e l'Orco si vestono
Ore 6.40: Pollicina beve 300 ml di latte di crescita e mangia un biscotto o due, dipende dal tipo di biscotto memtre Cappuccetto Rosso beve una tazza di latte e Nesquik con un numero imprecisato degli stessi biscotti. Intanto Biancaneve dà una voce al Piccolo Orco che giace ancora addormentatissimo
Ore 6.45-7: colazione anche per i grandi con numerosi tentativi di far alzare il Piccolo Orco
Ore 7-7.10: anche lui finalmente si alza e beve una tazza di latte col miele, che deve mettere lui appiccicando tutto il barattolo, la tazza e il tavolo insieme a una quantità spropositata dei biscotti di cui sopra
Ore 7.10: Biancaneve aiuta Cappuccetto Rosso a togliere il pigiama, a lavarsi e a vestirsi, correndole dietro perchè una mattina non vuole la felpa blu ma il golfino rosa, un'altra mattina non vuole i pantaloni ma la "gonnellina griza", un'altra ancora pare che non possa vivere senza i pantaloni della tuta con i fiorellini rossi
Ore 7.20: l'Orco cambia e veste Pollicina mentre il Piccolo Orco viene caldamente invitato a scendere dalla sedia, a smettere di giocare con i biscotti e a bere il latte
Ore 7.25: viene caldamente invitato a togliersi il pigiama e a lavarsi
Ore 7.30: l'Orco e Pollicina escono di casa con lei tutta gongolante, felicissima di andare all'asilo nido
Ore 7.30: Biancaneve si trucca, mette calze e scarpe a Cappuccetto Rosso e lancia i vestiti al Piccolo Orco che bel bello se ne sta beato a guardare per aria. Immobile. "Piccolo Orco, daiiiii!!!!!!!!!!!! Lo sai che alla mattina abbiamo fretta!!!!!!!!! Mettiti le scarpe che sei capace!!!!!!!!!!!!"
"Dopo le metto"
"NOOOOOOOOOOO! Le metti adessooooooo!!!!!!!!!"
"Allora facciamo una io e una tu"
Biancaneve odia questa cosa delle scarpe, la trova insopportabile e non ce la fa a cedere come se niente fosse (prima o poi il Piccolo Orco andrà all'asilo senza scarpe)
Ore 7.35: Biancaneve litiga ancora con il Piccolo Orco che proprio le scarpe non le vuole mettere e intanto infila cappotto e cappello a Cappuccetto Rosso. Alla fine, andando contro a tutti i suoi principi gli infila le scarpe
Ore 7.40: giacca a vento e cappello anche per lui, che intanto si è tolto la felpa "perchè gli piace sentire fresco"
Ore 7.42: Biancaneve esce di casa con i due figli maggiori. Sull'ascensore, un Piccolo Orco tutto sbrindellato ma con le scarpe dice: "Mamma, ma non lo sai che i bambini sono lenti? Io all'asilo sono velocissimo, ma a casa mi piace fare le cose con calma. Tu non sei una mamma, sei un velociraptor".

giovedì 8 dicembre 2011

Mezzo busto

Alle otto di sera al Castello si segue il telegiornale di La7, e i bambini conoscono il "signor Mentana"; addirittura Cappuccetto Rosso si accorge di quando lui taglia i capelli.
Di solito quando Biancaneve e l'Orco guardano il tg i bimbi fanno altro, giocano e corrono come sempre, ma ieri sera Cappuccetto Rosso davanti allo schermo era pensierosa.  
Dopo un po' guardando l'Orco di sottecchi gli ha chiesto: " Papà, ma il signor Mentana non ha i piedi?"

mercoledì 7 dicembre 2011

Singolare dimostrazione di affetto

Biancaneve alla fine della scorsa settimana si è allontanata dal Castello per due giorni e due notti per andare a un congresso.
Ha fatto i bagagli, ha preso un treno ed ha raggiunto Trieste, città bellissima dove era stata con l'Orco quando aspettava il Piccolo Orco. Ha fatto il viaggio con una cara amica che vede di rado, ha lasciato la valigia in albergo ed è andata a fare un giro con lei.
Biancaneve si lamenta spesso di non avere tempo: di non avere tempo per sè, per leggere, per andare al cinema, per cenare fuori, per andare dal parrucchiere o fare due chiacchiere con un'amica. Ma stare lontana da casa ha comunque un certo prezzo, perchè alla fine tutto il chiasso del Castello le manca.
Per due sere ha cenato con commensali seduti con le gambe sotto al tavolo e non con una gamba in piedi e una seduta, sdraiati sul piatto o che rovesciano l'acqua con una gomitata. Ha conversato del più e del meno senza che nessuno urlasse o piangesse.
Nonostante tutto, però, sapete qual è stata la cosa più bella per Biancaneve?
Scendere dal treno, attraversare la stazione e trovare la carrozza ad aspettarla, con l'Orco alla guida e i bembini legati dietro sui loro seggiolini, accolta da urla e risate di bentornata.
E il Piccolo Orco che attraversa una fase difficoltosa e antipatica ha in seguito commentato: "Mamma, il posto dove sei stata è sicuramente bruttissimo e io lo vorrei distruggere perchè così quando vai a lavorare poi torni come fa il papà, e non che stai via tutto questo tempo senza tornare a casa da noi".