giovedì 30 gennaio 2014

Forse è meglio

E' da qualche settimana che il Piccolo Orco è assalito da brutti pensieri, fa molta fatica ad addormentarsi, vuole la ninna nanna, le coccole, ogni scusa è buona per non addormentarsi.
Biancaneve non si spiega questi pensieri negativi, forse è solo una fase e come è venuta passerà, certo che è un peccato che lui non viva serenamente i suoi sette anni.
Due giorni fa è morto il padre di una delle sue maestre, che è assente da alcuni giorni.
"Mamma, anche oggi la maestra Anna era assente"
"Eh sì, ho saputo che è morto il suo papà, è per quello che manca da scuola"
"Davvero? Allora è per quello, non può mica venire a scuola con gli occhi tutti rossi per il tanto piangere, poverina"
"Magari insieme alla maestra Chiara potreste scriverle un biglietto, cosa ne dici?"
"Sì, ho già un'idea su cosa possiamo scrivere: "Cara maestra Anna, capiamo i tuoi sentimenti, ma purtroppo capiterà a tutti..."
"Beh, certo che capiterà a tutti, ma forse in questo momento sarebbe meglio scriverle qualcos'altro, che le siete vicini, che la abbracciate, non credi?"
"Sì, forse è meglio non ricordarglielo che dobbiamo morire tutti"
Sì, ecco, forse è meglio.

mercoledì 15 gennaio 2014

Pensieri da Piccolo Orco

Da quando aveva sei mesi circa, il Piccolo Orco di notte dorme come un sasso, a parte eventi febbrili o malattie varie.
Adesso che è diventato un grande lettore, alla sera va a letto, legge  un po', poi quando ha sonno spegne la luce e si addormenta.
Da un paio di settimane invece fa fatica a prendere sonno, si sveglia durante la notte piangendo.
"Cosa succede Piccolo Orco?"
"Ho fatto un brutto sogno. Ho sognato che mi sparavano con una pistola e che morivo"
"Oh mamma che brutto sogno. Per caso vorresti venire nel lettone?"
"Sì"
Il Piccolo Orco ha dormito nel lettone forse cinque volte in sette anni, ma quella notte proprio non era tranquillo, e si è girato e rigirato dalle quattro e mezza fino al mattino senza più riaddormentarsi.
Qualche giorno dopo si è svegliato verso le undici di sera, sempre piangendo.
"Mamma, ho sognato ancora di morire, stavolta stavo annegando in un fiume".
E via con le coccole a profusione finchè non si è riaddormentato, stavolta nel suo letto.
La sera successiva mentre lavava i denti insieme alla mamma, ha affrontato questo discorso:
"Mamma. "
"Dimmi"
"Volevo dirti una cosa. A me questa cosa che tutti devono morire, non va proprio giù. Che il corpo ad un certo punto smette di respirare e diventa polvere, non mi piace neanche un po'. Io voglio restare sempre bambino e voglio che tu rimanga sempre come sei adesso"
A Biancaneve è mancato il respiro.
Perchè lo sa bene che è la natura, che la vita è fatta così e che quello della morte è un passaggio obbligato, ma alla fine, questa cosa non va giù neanche a lei.