sabato 24 novembre 2012

Sopraffatta

Biancaneve certe volte vorrebbe fare solo la mamma.
Cioe, non lavorare. Perchè organizzare la vita di una famiglia con due genitori lavoratori e tre bambini piccoli non è sempre semplice, e Biancaneve qualcje volta si sente sopraffatta dagli impegni e dalle cose da fare.
Quella passata è stata una settimana infernale, per vari motivi, con impegni straordinari oltre a quelli già previsti (la danza di Cappuccetto Rosso, il rugby e la psicomotricità del Piccolo Orco):
- la signora che al mattino risponde per un'oretta al telefono del lavoro di Biancaneve non c'è stata, e rispondere ad un telefono che squilla continuamente di mattina mentre bisogna lavare e vestire i bambini, preparare la colazione, accompagnarli alle varie scuole, è un vero casino
- la nonna Principessa è all'ospedale dal più di due settimane perchè le hanno sostituito un ginocchio di ossa con uno in titanio, e quindi bisogna cercare di fare il possibile per andarla a trovare e stare un po' dietro al nonno Principe, anche solo per le cose da lavare e stirare
- il lavoro è stato più complicato del solito
- c'è stata una riunione serale tra le mamme rappresentanti di classe dell'asilo per decidere le varie iniziative, durata fino alle undici di sera
- c'è stato l'inizio del guardarsi in giro per i regali di Natale dei bambini, con i primi acquisti per non arrivare alla fine senza fiato e senza idee
- la commercialista ha dato pessime notizie a Biancaneve sulle tasse da pagare
- il bonsai del Castello sta tirando le cuoia
- un compagno di classe del Piccolo Orco era malato e Biancaneve gli ha portato a casa i quaderni con le cose da fare
- ieri, venerdì, sulla macchina di Biancaneve si è accesa una orrenda spia arancione fissa a forma di rubinetto che è stata notevole fonte di stress (e che comporterà il meccanico lunedì pomeriggio)
- sempre ieri Biancaneve è andata dal dentista per una banalissima seduta di igiene orale e ha scoperto di avere due carie che comporteranno l'estrazione di un dente del giudizio e la ricostruzione di un altro dente per la modica cifra di milleseicento euro.
Biancaneve ha pensato: "va beh, mi riposerò nel weekend".
E poi si è rammentata che sabato mattina ha un corso di aggiornamento obbligatorio, alle 8.30. E domenica c'è la partita di rugby, alle 9.15.
Ecco.
Quindi si riposerà nella prossima vita.

sabato 17 novembre 2012

Il pensatoio

Il Piccolo Orco è un bambino che non si annoia mai: sta sempre ritagliando, leggendo, costruendo qualcosa.
In due luoghi particolari però concentra i suoi pensieri e si occupa dei massimi sistemi: il sedile del passeggero della macchina e il water. Biancaneve sa che da lì arrivano i ragionamenti più astrusi e le domande più difficili, quelle a cui è davvero complicato dare una risposta perchè riguardano cose tecnicissime o perchè risposte non ce ne sono.
Ieri pomeriggio per esempio Biancaneve ha accompagnato il Piccolo Orco a rugby e ha fatto il tragitto in auto nonostante il campo sia molto vicino.
"Mamma, ma tra te, il papà, il nonno Orco e la nonna Orca, il nonno Principe e la nonna Principessa..."
"...?..."
"Chi è che morirà per primo?"
Biancaneve ha sentito un tuffo al cuore, perchè è un argomento che affronta con difficoltà.
"Mah, Piccolo Orco, non si può sapere. Diciamo che è più probabile che muoia prima chi ha più anni degli altri, anche se non è sempre così"
"E fra tutti chi è più vecchio?"
"Il nonno Principe"
Biancaneve ha visto il Piccolo Orco rabbuiarsi e versare una lacrimuccia.
E ha dovuto trattenere una lacrima al pensiero di perdere il papà, anche se quasi settantaseienne e piuttosto in forma.
Perchè un papà è un papà sempre.
E un nonno è un nonno sempre.
I bambini al Castello sono stati molto fortunati a conoscere tutti e quattro i nonni, perchè sono una grande ricchezza.
E forse bisognerebbe curarli un po' di più.

domenica 4 novembre 2012

L'Orco e Halloween

Come sapete, l'Orco è un pantofolaio di prima categoria, di quelli proprio convinti, che stanarli da casa è veramente un'impresa degna di nota, anche solo per andare al bar a fare colazione.
Immaginatevi la sua faccia quando qualcuno ha invitato tutta la famiglia a una festa di Halloween.
Halloween, la quintessenza del niente per chi, come l'Orco non crede negli spiriti e nei mondi paralleli.
Biancaneve invece adora le feste e i travestimenti e volendo esagerare crede anche un po' nelle streghe, per cui tutta contenta è andata al supermercato ed ha comprato qualcosa per tutti: un cappello da strega per sè e per Cappuccetto Rosso, una maschera da fantasma non troppo spaventosa per il Piccolo Orco e un cerchietto con i pipistrelli per Pollicina. L'Orco è già di per sè una creatura della notte, senza trucco e senza inganno.
Così la sera del 31 ottobre, sotto una pioggia battente,  tutta la famiglia si è recata alla festa di Halloween organizzata dai genitori di un' amichetta di Cappuccetto Rosso, quella che non manca mai nei suoi pensieri, compagna di avventure fin dall'asilo nido.
Era una bella festa, c'erano tanti bambini con le loro famiglie, un sacco di spazio e un sacco di caramelle.
I bambini si sono divertiti un sacco, ognuno di loro ha incontrato qualcuno che già conosceva, e hanno fatto i matti per un bel po'.
Intorno alle dieci Cappuccetto Rosso ha iniziato a perdere i colpi: dalla sua postazione di gioco continuava a raggiungere mamma e papà seduti davanti a un meraviglioso spiedo, fino a quando, alle dieci e mezza, si è piazzata in braccio a Biancaneve e si è addormentata.
Il Piccolo Orco invece non dava segni di stanchezza, saltava e faceva versacci come sempre, lamentandosi però poi di non essersi divertito per niente. Come sempre.
Pollicina ad un certo punto è andata a sbattere contro qualcosa facendosi male, e da lì ha cominciato a piangere come una matta; l'Orco è accorso in suo aiuto e sapete che cosa ne ha ricavato?
Una bella vomitata, fuori e dentro la sua bella camicia.
Non so se riuscite a visualizzare la scena.
Aveva in effetti un che di demoniaco, giusto per adattarsi alla conclusione della giornata dell'Orco...