lunedì 28 marzo 2011

Strane parentele

In fondo alla strada dove si trova il Castello c'è una casa con un piccolo giardino, che appartiene ad una signora un po' originale che ha tante tartarughe.
I bambini la conoscono perchè lei è spesso in giardino e quando passano li saluta e fa loro vedere le tartarughe.
Questa mattina l'Orco ha portato i bambini all'asilo in auto; ad un certo punto ha visto Cappuccetto Rosso agitare la manina e dire "sao sao".
"Chi stai salutando, Cappuccetto Rosso?"
"Salutavo la mamma del lupo"
A quanto pare la signora delle tartarughe ha anche un cane.

domenica 27 marzo 2011

Scelte

Chi ha a che fare con bambini piccoli sa quanto sia difficile a volte spostarli da qualche cosa di bello che stanno facendo, tipo giocare, giocare o giocare, o guardare i cartoni.
Ieri pomeriggio Biancaneve, l'Orco e la prole sono andati in un grande parco che c'è alle porte della città, uno di quelli con il laghetto, un sacco di prato e di terra, il ponticello, le papere, le tartarughe e diversi tipi di giochi all'aperto, scivoli, altalene, dondoli e altro.
Quando è venuta l'ora di andare via, Cappuccetto Rosso era sull'altalena e non ne voleva proprio sapere di scendere e Biancaneve la tentava con le cose che più le piacciono.
 "Cappuccetto Rosso, andiamo a casa a giocare col lego?"
"No, adesso sto za zocando con l'altalena"
"E se leggessimo un beli libro, tipo quello dei cani?"
"Non ho voglia di lezzere adesso"
"Dai, Cappuccetto Rosso, andiamo a casa e facciamo il bagnetto"
" Ma no, mamma, il bagnetto lo facciamo dopo"
"Andiamo a casa a giocare con gli altri bimbi?"
"No, tanto loro non ci sono"
"Dai, scendi dall'altalena che facciamo merenda. Vuoi un cracker?"
"Sì, dopo quando sendo, manzo un cracker"
"Cappuccetto Rosso, vuoi un cracker con il gorgonzola?"
Si precipita giù dall'altalena. "Aivooo!!" (=arrivo per chi ha la erre moscia).
C'è chi si ammazza di caramelle e chi si taglierebbe una gamba per un pezzo di gorgonzola. Scelte.

venerdì 25 marzo 2011

Giocattoli

Biancaneve si chiede quanti soldi siano stati spesi per i giocattoli dei bambini tra Santa Lucia, Natale e compleanni vari da parte di parenti e amici. Giocattoli belli o brutti, grandi o piccoli, indistruttibili o rotti dopo il primo uso, di legno, di plastica, di metallo, di stoffa, sonori, con le ruote, insomma, di tutto un po'.
Alcuni vengono presi in considerazione solo ogni tanto, altri saltano fuori periodicamente, non si sa se con le stagioni atmosferiche o con quelle del cuore, alcuni sono quasi intonsi tanto che potrebbero essere regalati a qualcun altro, mentre altri sono consumati dall'uso. Alcuni sono addirittura di Biancaneve o dell'Orco da piccoli, come l'orso Pilù che è l'inseparabile peluche da nanna del Piccolo Orco  e che ha passato tanti inverni sotto il piumino della piccola Biancaneve.
Tanti giocattoli, troppi, per poi accorgersi che uno dei giochi prediletti del Piccolo Orco, anche detto l'annodatore mascherato, è fare nodi; dove capita, a casa, in giro, ovunque. Annoda i lacci delle scarpe (dopo averli tolti dalle scarpe stesse ovviamente), i lembi del cappellini, le cordicelle dei guanti, pezzi di spago, di filo, qualunque cosa.
Oggi al parco per esempio annodava un pezzo di plastica di quelli a strisce bianche e rosse usati per impedire l'accesso ai giochi pubblici malandati.
Per cui per la prossima ricorrenza, chiederemo per il Piccolo Orco dieci metri di corda. Biancaneve vi assicura che lui ne sarebbe felicissimo.

giovedì 24 marzo 2011

Come un avatar

Primavera. E' qualche giorno che proprio si sentono nell'aria il tepore e il profumo tipici di questo periodo.
Stamattina Biancaneve è uscita sul balcone a stendere i panni, finalmente senza congelare, assaporando la fine di marzo. Sa che i panni asciugheranno presto svolazzando sul terrazzo, senza che debbano essere portati in casa diventando preda della gioventù del Castello.
Biancaneve adora l'autunno e l'inverno, il freddo e il buio, la nebbia e la neve, ma in primavera arriva un giorno all'improvviso in cui si accorge di essere viva, di avere voglia di respirare a pieni polmoni (sperando di non respirare radioattività), di correre, volare e scalare montagne. Un po' come se fosse su Pandora, il pianeta degli avatar, quelle straordinarie creature blu intimamente connesse alla loro foresta.
Biancaneve non saprebbe dire se è una suggestione del cinema o l'ebbrezza della primavera.

mercoledì 23 marzo 2011

Certe volte

Certe volte Biancaneve perde la pazienza. Odia perdere la pazienza, ma qualche volta non ce la fa proprio a controllarsi e a mantenere la calma.
Per esempio quando Cappuccetto Rosso si arrampica sul mobile del bagno, ruba dentifricio, crema del culetto e gel dentizione e li spalma sul pavimento della cameretta.
Oppure quando il Piccolo Orco prende una sedia, la avvicina al lavandino della cucina, prende il detersivo concentrato per lavare i piatti e lo rovescia tutto (TUTTO) nel lavandino per lavare la paletta rossa di plastica della cucina-giocattolo.
O quando il Piccolo Orco butta per terra la scatola dei colori, li usa per colorare le fughe delle mattonelle, a furia di grida si riesce a farglieli mettere in ordine, ma arriva Cappuccetto Rosso che sferrando un delicato calcio li scaraventa di nuovo a terra, deliberatamente.
Il tutto condito da pianti, urla, versacci e spinte, tirate di capelli eccetera.
La pazienza ha un limite, soprattutto quella di Biancaneve.

martedì 22 marzo 2011

Perchè l'orco è un orco 2 (o Della collaborazione)

Stanotte, ore 01.48: Pollicina si sveglia per la quarta volta e Biancaneve spera che si alzi, almeno questa volta, il dormiente Orco.
Pollicina piange per qualche manciata di secondi e l'Orco emerge per un attimo, e con un occhio solo, dalla fase di sonno profondo e dice, parecchio incattivito: "Ma perchè non ti alzi? grrrr"
Biancaneve risponde di essersi alzata già tre volte e che una volta avrebbe potuto alzarsi lui.
E allora L'Orco delicatamente risponde:" Ma se ha fame cosa faccio, la attacco io al seno? grrr"
In verità: Biancaneve non allatta Pollicina di notte da quando aveva tre mesi, cioè sei mesi fa.

lunedì 21 marzo 2011

Pulizie di primavera

Oggi pensavo che gli elenchi mi piacciono proprio.
Quelli di cose da fare, così posso spuntare la voce quando la cosa da fare è stata fatta. Forse perchè mi sembra di avere usato bene il mio tempo, facendo qualcosa che prima era da fare e poi non più. Forse perchè mi aiutano a tenere la mente in ordine, considerando che ordinata non sono.
Allora forse posso usare un elenco per eliminare cose di troppo.
Faccio un elenco di cose, vedo quelle che sono utili e butto via le altre.
Per esempio. Cosa trovo nella mia borsa.
1) due telefoni (ma uno mi serve per lavoro e non posso buttarlo via anche se lo odio)
2) portafoglio, con documenti, soldi (pochi), carte di credito, tessere del supermercato, tessere sanitarie di tutta la famiglia, tessere dei negozi. Indispensabile, almeno per i documenti i soldi e le carte di credito
3) portaciuccio di Pollicina (ecco dov'era)
4) vecchi scontrini (buttare)
5) fazzoletti di carta usati (buttare)
6) tubetto di crema per le mani (spostare sul comodino)
7) chiavi di casa, dell'ambulatorio, della macchina (mettere al loro posto)
8) assorbenti (non si sa mai)
9) buono sconto del supermercato, scaduto (buttare)
10) disegno del Piccolo Orco (decidere cosa farne)
11) bustina di emulsione lenitiva per Pollicina (mettere al suo posto, che lì non serve)
12) tre penne (tre??)
13) due confezioni già aperte di fazzoletti di carta
14) portamonete (indispensabile)
15) burro cacao (utile)
16) fazzoletto di stoffa
17) monete sparse (mettere nel portamonete)
18) foglietto con appuntamento del dentista
19) rossetto (inutile, non lo metto mai)
20) ricevuta della riparazione penna stilografica
21) etichetta vuota
22) pomata per punture di insetto
23) salviettine umidificate
24) occhiali da sole
25) agenda

Ma mi servirà davvero tutta questa roba?
Biancaneve

venerdì 18 marzo 2011

Giovane Marmotta

Nel pomeriggio Cappuccetto Rosso ha dormito per un paio d'ore sul divano, mentre l'Orco leggeva un libro. Biancaneve si è messa sul letto con Pollicina per farla addormentare, ha messo una mano sulla sua pancia e il ritmo del suo respiro ha fatto sì che si addormentasse anche lei.
L'Orco era concentrato sulla sua lettura, oppure si è addormentato per qualche minuto.
Al Piccolo Orco non sembrava vero di poter fare la giovane marmotta per tutta la casa e ne ha combinate di tutti i colori:
1) è entrato nel bagno azzurro, quello di mamma e papà, è salito sul water, ha preso il dopobarba del papà e ha fatto delle gran paciugate
2) ha versato il sapone intimo nella sua caffettiera giocattolo e l'ha lavata nel bidet (buttando letteralmente nel cesso una confezione e mezza di sapone)
3) è andato in studio, ha preso dei costosi aggeggi di legno dell'Orco, li ha smontati e si è messo a giocarci in cameretta
4) ha preso il tubetto, piccolo per fortuna, di crema per il sedere di Pollicina e l'ha spalmato sotto al letto di Cappuccetto Rosso
5) è andato in studio e si è preso la briga di staccare una per una le numerose spine di alimentazione di tutte le nostre cose elettroniche, computer, stampante, altoparlanti, hard disk esterno, eccetera
6) ha rovesciato in cameretta tutto il lego piccolo mischiandolo con tutto il lego grande (solo chi è genitore può capire le proporzioni di questo disastro)
Quando l'Orco si è ricomposto e si è accorto di tutte quelle marachelle lo ha chiamato a gran voce per tutta la casa.
E lui dov'era? In cucina, noncurante, a mangiare le fragole appena rubate dal frigorifero.

giovedì 17 marzo 2011

Senza fondo

Oggi gli abitanti del Castello Incantato sono andati in trasferta dai Nonni Principi, dove la nonna, molto patriottica, ci ha preparato un pranzo tricolore. Il primo piatto era un tris di gnocchi, al pesto, al gorgonzola e al pomodoro, e Biancaneve ha iniziato la piccola Pollicina alle meraviglie delle cose proibite. Il secondo era un soufflè alle verdure, con peperoni, patate e zucchine e contorno di insalata. Poi la macedonia, tricolore anche quella, e dulcis in fundo una buonissima torta al cioccolato e nutella.
Capuccetto Rosso ha mangiato tutto tranne l'insalata, della macedonia ha mangiato solo i lamponi, e ha preso una fetta di torta grande e poi una più piccola.
Quando è scesa dalla sedia è andata in cucina dicendo: "Voglio fare merenda"

mercoledì 16 marzo 2011

Casa dolce casa

Oggi Biancaneve e l'Orco sono andati a prendere il Nonno Orco e l'hanno accompagnato a casa dopo un mese e mezzo (un mese e mezzo!) di ospedale.
E' stato ricoverato per un intervento ortopedico e la necessaria riabilitazione, ma nel mezzo ci sono stati venti giorni di confusione in cui era molto simpatico perchè vedeva animali strani, elicotteri e chi più ne ha più ne metta, ma a stento riconosceva le persone.
Pian pianino è tornato in sè, forse anche grazie alla costante presenza della Nonna Orca, che non l'ha lasciato neanche un minuto, praticamente si è trasferita in ospedale anche lei, di giorno e di notte.
E oggi per Biancaneve e l'Orco è stato bello riportarlo a casa. Pensavano che invecchiare non è mai bello, ma l'affetto dei cari rende tutto un po' più sopportabile.
Biancaneve pensava anche come sarebbe triste dovendo stare per 45 giorni lontana dal Castello Incantato, le mancherebbero il rumore, l'odore, il colore, forse perfino le cose sparse per terra e le lavatrici da fare.

domenica 13 marzo 2011

Cinque meno tre fa Due

Secondo giorno di vacanza.
Biancaneve e l'Orco hanno accompagnato i bambini grandi all'asilo e la piccola dai nonni principi. Lemme lemme si sono diretti in centro a portare la meravigliosa penna stilografica di Bianceneve all'assistenza, dopo che essa ha avuto un incontro ravvicinato col figlio maggiore che l'ha scassata e ne ha ciucciato l'inchiostro.
Dopodiché sono andati a vedere una mostra di pittura, che a dire il vero Biancaneve ha trovato un po' noiosa mentre all'Orco è piaciuta. Bisogna dire che entrambi sono ignoranti e non capiscono niente di arti figurative, ma mentre l'Orco cerca di sopperire all'ignoranza munendosi sempre di pratica audioguida, Biancaneve ha un approccio più emotivo e cerca di svenire davanti a un quadro, ma forse non è nata per questo. Biancaneve si ferma davanti alle opere e cerca di coglierne l'emozione, qualche volta ci riesce e qualche volta no e tutto sommato non pensa che una dettagliata audioguida possa aiutarla ad emozionarsi; a capire meglio sì, ma ad emozionarsi no.  Ecco.
Usciti dalla mostra si sono avviati tenendosi per mano a bere un aperitivo in un posto dove portano un quintale di stuzzichini salati e dolci e l'Orco, addolcito dall'alcol, diceva un sacco di cose belle e allora Biancaneve pensava all'opportunità di avere un microinfusore di alcol di quelli a rilascio graduale. Sarebbe un investimento per la vita di coppia.
Poi sono andati in un negozio a comprare una specie di trench per Biancaneve e poi a svaligiare la Feltrinelli.
Poi a casa.
Insomma, per mezza giornata Biancaneve e l'Orco si sono ricordati di essere una coppia, di essersi scelti fra tanti e di potersi occupare ogni tanto di qualcosa che non sia pappa, cacca, nanna, pianti, giocattoli e lavatrici: una rivelazione.

venerdì 11 marzo 2011

Soddisfazioni

Ieri e oggi Biancaneve si è concessa due giorni di ferie. Ieri mattina dopo avere portato la truppa all'asilo, Biancaneve e l'Orco - casalingo ad interim- si sono concessi una bella colazione in un nuovo bar, proprio bello, dall'apparenza internazionale, con l'arredamento un po' provenzale, con libri di cucina e fotografia esposti e consultabili mentre ti rilassi e fai colazione. Bellissimo. Si poteva scegliere fra la colazione classica, cappuccio e brioche e spremuta, oppure quella inglese col toast, oppure leggera con i cereali, o casalinga con pane e marmellata; insomma, comunque un bel modo per cominciare la giornata. Le mattine libere danno proprio l'idea della vacanza, no?
Nel pomeriggio Biancaneve si è recata all'hammam a farsi fare uno dei trattamenti regalati al compleanno dall'Orco.  Appena arrivata nello spogliatoio ha pensato di mettere le mutandine di carta nere (smagriscono) invece di quelle bianche; peccato che quelle nere erano da uomo. ORRENDE! E subito si è sentita ridicola e poco smaliziata e non avvezza a certi ambienti. Comunque, una meraviglia pazzesca!! L'unico neo della questione è stato che per rendersi presentabile alla signorina dell'hammam, Biancaneve ha pensato all'ultimo minuto di depilarsi in fretta e furia le gambe col rasoio, col risultato di una specie di ustione che non ha reso poi piacevolissimo il passaggio del guanto di crine che sembrava più o meno carta vetrata. (Sob. La prossima volta Biancaneve sarà più furba).
Ecco, un'altra cosa imbarazzante è che queste signorine dell'hammam sono bellissime, magrissime, depilatissime e abbronzatissime, per cui una mamma tris che di solito non può dedicare molto tempo alla cura di sè si può sentire vagamente a disagio. E infatti ogni volta che Biancaneve frequenta questi posti pensa:
1-"ci dovrei andare più spesso"
2-"dovrei dimagrire almeno di 5 chili"
3-"perchè mi ostino a mangiare cose insane e buonissime invece di carote e gambi di sedano?"
4-"forse dovrei sforzarmi di fare conversazione con la signorina fighissima"
5-"e dovrei fare anche dello sport, che so, la corsa o la bicicletta o la palestra, non credo che correre dietro ai bambii sia sufficiente"
Alla fine Biancaneve ha deciso di smettere di pensare, di chiudere gli occhi e di godersi il suo massaggio in silenzio.

giovedì 10 marzo 2011

Amore fraterno

Ieri pomeriggio i bambini del Castello incantato, dimenticandosi della promessa di poter vedere  l'alienante cartone preferito (Tom &Jerry), giocavano chi con la pista del trenino di legno, chi con il puzzle di Barbapapà.
Ad un certo punto Cappuccetto Rosso, colta da improvviso raptus distruttivo, si è avvicinata minacciosamente all'elaborato percorso costruito dal Piccolo Orco, ne ha fatta cadere una piccola parte e poi è scappata. Il Piccolo Orco si è alzato armato di un pezzo di legno, intenzionato a inseguirla e -presumeva Biancaneve- a torturarla. Lei veloccissima si è nascosta sotto uno dei letti mentre lui a grandi passi si avvicinava.
Allora l'Orco in persona è intervenuto dicendo che il danno di Cappuccetto Rosso non era stato poi così devastante, che un terremoto avrebbe sicuramente fatto peggio: "Dai, Piccolo Orco, guarda, si può ricostruire tutto in un secondo, anche se lei è una stufona, non devi farle niente, soprattutto con dei pezzi di legno in mano"
E lui, innocentemente, tornando alla sua pista:" Io invece volevo proprio farle qualcosa".
Quando si dice amore fraterno:

martedì 8 marzo 2011

La principessa guerriera

Carnevale. Il Castello incantato ha partecipato al completo alla sfilata, anche se l'Orco- uomo tutto d'un pezzo- si prende troppo sul serio per mettersi un costume carnevalesco.
Il piccolo Orco non sapeva da cosa vestirsi, un giorno diceva di volersi vestire da tigre, un altro da drago e allora Biancaneve ha pensato di vestirlo da pirata senza in verità comprargli un vero e proprio costume: ha preso una maglia a righe  bianca e blu, un paio di pantaloni della tuta un po' larghi in fondo, gli ha legato in vita un  foulard arancione a mo' di fusciacca, gli ha annodato in testa una stola rossa della nonna a nascondere i riccioli biondi e con una matita marrone per gli occhi ha dipinto basette, baffi e pizzetto e una bella cicatrice sulla guancia, della quale egli andava molto fiero, quasi se la fosse procurata in una singolar tenzone. Per completare l'opera il Piccolo Orco ha chiesto in prestito all'amico spadaccino un pugnale e una spada.
Invece non è facile fabbricarsi da sè un vestito da principessa, e allora Biancaneve l'ha comperato al supermercato, un bel vestito rosso con tanto di mantello, taglia 3-4 anni. Un investimento per il futuro, considerando che Cappuccetto Rosso ha due anni e mezzo e Pollicina 8 mesi; l'investimento era però decisamente troppo lungo e così la nonna principesca ha preso in mano ago e filo e ha tentato di accorciarlo, ma non so come poco prima della sfilata l'orlo non ha retto e Cappuccetto Rosso inciampava da tutte le parti. Biancaneve, per l'occasione trasformata in Mary Poppins ha estratto dalla borsa magica tante utili spille da balia per fissare di nuovo l'orlo.
Usciamo. Partiamo per la sfilata.
Cappuccetto Rosso si toglie il preziosissimo diadema di paillettes dorate: "Questo diadema mi fa male alle orecchie. E questo vestito non mi piace, voglio toglierlo. Voglio vestirmi da pirata e voglio una spada anch'io"

lunedì 7 marzo 2011

L'apprezzabile figlia di mezzo

Qualche giorno fa Biancaneve e l'Orco sono andati al primo colloquio dell'asilo nido di Cappuccetto Rosso. Siamo entrati nella stanza e ci siamo trovati di fronte a una scrivania con le tre maestre della suddetta creatura. Ha preso la parola la maestra Irene, quella che più si occupa di Cappuccetto Rosso. Ci ha detto che è una bambina allegra, che parla e canta in continuazione, che ascolta le storie e tenta di raccontarne, che mangia da sola e cerca di aiutare i bambini più piccoli di lei, che è sempre in movimento, corre, salta, rotola, cade e si rialza e riprende a correre. Gioca a fare la cuoca e si arrabbia molto se qualcuno cerca di portarle via un carciofo, o una banana, o un qualsiasi altro gioco. Si difende bene, qualche volta spinge gli altri bambini. Quando viene ripresa fa un'espressione corrucciata ma poco dopo si è già dimenticata dell'affronto subito. Una bambina dal carattere forte.
E' lei. La nostra Cappuccetto Rosso appare agli altri come appare a noi. Indipendente, decisa, provocatoria, logorroica, ma simpatica, affettuosa e generosa. Biancaneve e l'Orco sono usciti dal cancello dell'asilo tutti contenti e orgogliosi della figlia di mezzo.

venerdì 4 marzo 2011

Anoressia verde

Cappuccetto Rosso, morta di fame dal suo primo giorno di vita, sta vivendo una fase di anoressia. Anoressia selettiva ovviamente, rivolta al mondo vegetale, soprattutto verde, nel senso che continua a mangiare pomodori, carote e banane ma non vuole saperne di altra frutta e verdura. Ieri sera Biancaneve ha cucinato seppioline in umido con i piselli.
"Mamma, io non li voglio questi qua. Non mi piacciono i pipistrelli verdi"

martedì 1 marzo 2011

Il ghiro

Mattina, ore 6.45. Il Piccolo Orco emerge da un sonno profondo come gli abissi dopo numerosi tentativi di svegliarlo da parte di Biancaneve.
"Mamma, tu alla mattina non devi chiamarmi, perchè se mi chiami mi sveglio"