mercoledì 27 giugno 2012

Il Coccodrillo

Il Piccolo Orco soffre di enuresi, ma di giorno si comporta bene, per lo meno dal punto di vista pipì.
Ieri è uscito dall'asilo con un paio di pantaloni diversi da quelli con cui era uscito al mattino, così Biancaneve e l'Orco gli hanno chiesto che cosa fosse successo.
"Ho fatto la pipì in piedi, ma ho sbagliato qualcosa e il pisellino -che è un po' corto- ha bagnato tutti i pantaloni"
L'Orco gli ha risposto: "Allora forse è meglio fare la pipì seduto anche all'asilo, come fai a casa, in attesa che il pisellino diventi un po' più grande"
"Sgrunt, grr, mmm. Ma papà, il tuo pisellino è grande come un coccodrillo! Allora devo aspettare un sacco di tempo! "
Biancaneve non sospettava di avere a che fare con un coccodrillo e scommette che nemmeno l'Orco lo sospettasse.

sabato 23 giugno 2012

Ancora notti bianche al Castello

Bianceneve vorrebbe partecipare una volta alle notti bianche che vengono organizzate nelle città, quando i negozi restano aperti e c'è una serie di iniziative per tutti i gusti.
Invece le notti bianche al Castello sono perfettamente organizzate dai bambini.
Ieri sera, per esempio.
- ore 21.30 circa: i bambini vanno a letto, Pollicina non sta molto bene
- ore 22.30 circa: anche Biancaneve va a letto dopo un tentativo -fallito- da parte dell'Orco di farla appassionare alla partita Germania-Grecia
- ore 0.45: primo urlo di Pollicina, che squarcia il silenzio di tutto il caseggiato; Biancaneve si alza e nel buio raggiunge la cameretta per fare una carezza a Pollicina e darle il ciuccio
- ore 1.30: secondo urlo disperato di Pollicina con annesso pianto, placatosi con la seconda somministrazione di carezze e ciuccio da parte di Biancaneve
- ore 2: terzo urlo, sempre con pianto disperato; quando Biancaneve è tornata nel letto, dopo essersi procurata un trauma cranico per avere sbattuto la testa contro l'armadio è stata assalita da brutti pensieri e non è più riuscita a prendere sono fino all'urlo successivo
- ore 3.20: quarto pianto con richiesta di acqua; Biancaneve attonita e barcollante arriva in cucina, stavolta accendendo la luce nel corridoio, a prendere il biberon incautamente dimenticato la sera prima
- ore 3.25: mentre Pollicina tracanna il suo biberon di acqua e Biancaneve è tentata di darle tutt'altro genere di carezze, Cappuccetto Rosso si sveglia e con la delicatezza che le è propria piagnucola con un tono di non si sa quanti decibel perchè vuole essere coperta. Non con il lenzuolo, come tutti in queste nottate calde, lei vuole la coperta di pile, e la vuole fin sopra la testa.
- ore 3.28: Biancaneve spegne la luce del corridoio e si appresta a tornare nel suo talamo nuziale, quando Cappuccetto Rosso piange e strepita perchè crede che quel buio improvviso sia dovuto alla chiusura della porta della cameretta e non alla notte fonda. A quel punto Biancaneve perde veramente la pazienza e gliene dice quattro. L'Orco si alza e in orchese le intima di dormire.
- ore 5: Biancaneve riposa accaldata nel suo letto da circa un'ora quando sente pat pat sulla spalla e una voce che le dice: "Mamma, ho fatto un brutto sogno". E' il Piccolo Orco. Si fa più in là per farlo salire nel letto, lui si accoccola sullo stesso cuscino e la abbraccia. Con il caldo tropicale della notte scorsa Biancaneve si sentiva come una fetta di salame in un panino rimasto chiuso per ore in macchina. Tutti e tre umidi e sudaticci, in qualche modo dopo un po' hanno ripreso sonno.
- ore 6.30: arriva l'abitudinaria Cappuccetto Rosso, che non può che svegliarsi a quell'ora anche dopo una notte del genere. Anche lei sale sul letto, a fianco del fratellino. In tre su un cuscino, che però è migrato dalla parte dell'Orco, tanto che per poco non cade dal letto. Freschi e refrigerati.
- ore 7: Biancaneve decide di porre termine a questo supplizio e si alza, seguita dalla filgliolanza.
-ore 7.03: Biancaneve scopre che il Piccolo Orco ha fatto pipì nel lettone, così tanta da essere fuoriuscita dal pannolino e avere bagnato il lenzuolo sopra, il lenzuolo sotto, il materasso e il pigiama della mamma.
Biancaneve spera che la prossima notte bianca sia quantomeno più divertente.

giovedì 21 giugno 2012

Sempre le stesse cose!!!

Biancaneve ricorda quando la sua mamma le diceva: "Insomma, devo ripeterti sempre le stesse cose!"
Da quando il Castello è popolato da creature minorenni, lei stessa si è ritrovata a dire la stessa frase decine -no, centinaia di volte.
Eh sì, perchè alla fine si inciampa sempre sullo stesso gradino, che magari non è lo stesso per tutti... quindi "le stesse cose" variano a seconda del personaggio in questione.
Adesso ve le racconto.

Al Piccolo Orco, il maggiore fruitore della frase in questione:
- dai, su, mettiti le scarpe che è ora di andare
- raccogli i pezzettini di lego per terra, se no si inciampa, e se li lasci in giro le tue sorelle te li fanno sparire
- impara ad avere cura delle tue cose!
- quando ti lavi i denti, sciacquati sul lavandino invece di fare la cascata del Niagara sullo specchio, grrrr!
- non mangiare con le mani (ma questa è una tentazione troppo forte, e lui proprio non ce la fa)
- metti via il gioco che hai usato prima di prenderne un altro
- non dare botte a Cappuccetto Rosso
 - se quando siamo in un posto a giocare, giunta l'ora di andare a casa tu non facessi queste scene turche, andremmo a giocare fuori molto più spesso
- non arrabbiarti così tanto quando non riesci a fare una cosa, nessuno è nato sapendo già scrivere o andare in bicicletta
-non fare versacci!!!!

A Cappuccetto Rosso:
- smettila di piangere per niente
- non mettere le mani sullo schermo della televisione
- non chiedermi più di vedere i cartoni, me l'avrai già chiesto venti volte, quando è ora ti chiamo io!
- a sgridare Pollicina ci pensano la mamma e il papà
- vai a letto che sei morta di sonno...
- quando ti accorgi che ti scappa la pipì, vai subito a farla invece di bagnare le mutande
- non togliere le scarpine ortopediche
- invece di portare via il libro che ha in mano pollicina, prendine un altro

- scendi dall'altalena che questa bimba aspetta da tre quarti d'ora


A Pollicina:
- non rovesciare l'acqua per terra
- se tu stessi ferma, ci metteremmo solo un minuto a cambiare il pannolino, così invece ci mettiamo mezz'ora
- non fare i dispetti a Cappuccetto Rosso, dai!
- non tirare fuori tutte le calze del Piccolo Orco dal cassetto
- non salire sul tavolo

Ecco. E sicuramente a Biancaneve è sfuggito qualcosa.
E ai vostri bambini che cosa bisogna ripetere?



lunedì 18 giugno 2012

In gita

Biancaneve si è presa due giorni di ferie per andare in gita con i bambini grandi e le rispettive classi, un giorno con Cappuccetto Rosso e il giorno successivo con il Piccolo Orco.
Come sempre capita in queste occasioni ha incontrato qualche mamma vecchia e conosciuto qualche mamma nuova; la cosa bella di queste situazioni per Biancaneve è l'eterogeneità: ci sono mamme che fanno solo le mamme e mamme che fanno le mamme e anche altro, e qualche volta l' "altro" è impegnativo, ci sono mamme sole e mamme accompagnate, mamme giovani e mamme meno giovani, mamme fashion e mamme sportive, mamme con un taglio impeccabile e mamme con un nido di rondini in testa, mamme severe e mamme indulgenti, mamme serie e mamme ridanciane. Insomma, mamme di tutti i tipi. Donne che fanno un sacco di cose.
Con alcune c'è un feeling immediato, vuoi per età, o per tipo di studi, o forse perchè in qualche remoto angolo della mente ci si "riconosce", un po' come accade con un innamorato, mentre con altre non c'è niente da fare, ci si vede e ci si rivede ma non si ha niente da dire, non scatta l'interesse, l'appiglio per la condivisione.
E alla fine di queste giornate Biancaneve si è ripromessa di vincere la timidezza, di fare una telefonata in più, di organizzare ogni tanto qualcosa, perchè insieme anche l'essere mamma sembra un lavoro più facile!

venerdì 15 giugno 2012

Cara Pollicina

Cara Pollicina,
oggi ti sei svegliata tutta arruffata, ieri sera hai fatto un po' tardi e quindi questa mattina i tuoi occhi volevano riposare ancora un po'. Hai avuto il muso fino a quando ti sei tracannata il solito biberon di latte e tuo fratello è venuto a darti il bacio del buongiorno, allora hai regalato il tuo sorriso verde bosco al resto della famiglia e hai cominciato a cantare.
Oggi è stato il tuo compleanno, il numero due, quello che ti separerà dalla prima infanzia, perché cominci ad essere grandicella e noi iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel fatto di pannolini, fasciatoi, ciucci e risvegli notturni.
Sei andata all'asilo col tuo vestitino bianco e la torta per festeggiare con i tuoi compagni, tutti maschi, che ti aprono il cancelletto quando arrivi e lo richiudono dopo che sei entrata, e tu ti precipiti dentro con il libro in mano per leggere storie a tutti.
Siamo venuti a prenderti presto, volevamo tutti festeggiare insieme a te, ma dopo avere soffiato le candeline e aperto i tuoi regali sei crollata, perché se è vero che sei un po' grande, è vero anche che sei  un po' piccola... e allora ti sei addormentata con la bambola bionda di velluto in mano. Al risveglio ti sei ricordata della tua festa, ci sguazzavi proprio tra le fette di torta, i regali e i palloncini, hai voluto che ti cantassimo "tanti auguri" sette volte di fila, e alla fine battevi le mani felicissima.
E io ancora certe volte mi stupisco che tu ci sia, ti guardo e vedo un pezzettino di me, mi corri incontro e mi dimentico dei miei malumori.
Buon compleanno!
La tua mamma



lunedì 11 giugno 2012

Il paradiso dei gatti

I vicini (e amici) del Castello avevano un gatto.
Che è morto investito da un'auto qualche mese fa.
La Principessa e lo Spadaccino erano molto tristi, al punto che i genitori non hanno raccontato loro la verità sull'incidente, ma una versione edulcorata dell'accadimento stesso, e cioè che la gattina era morta nel sonno su un marciapiedi.
Oggi pomeriggio la nonna era sul terrazzo del Castello mentre Biancaneve e Cappuccetto Rosso rientravano a casa da una commissione: in quell'istante è passato un gatto che si è infilato nel giardino dei vicini e mentre la nonna cercava di salutare Cappuccetto Rosso lei si è lanciata in un discorso non esattamente silenzioso: "Guarda nonna c'è un gatto che va nel giardino dello Spadaccino, magari va a cercare la loro gatta perchè non sa che è morta sotto una macchina e l'hanno seppellita ed è andata nel paradiso dei gatti!"
Adesso Biancaneve spera ardentemente che lo Spadaccino non fosse in casa: scoprire la verità su Babbo Natale è sempre una delusione, e probabilmente anche sul paradiso dei gatti.

mercoledì 6 giugno 2012

I capricci di Cappuccetto Rosso

Cappuccetto Rosso porta le scarpe ortopediche, delle scarpe grosse e pesanti, che non assomigliano per niente alla sua idea di scarpe da bambina (né alle scarpe delle sue amichette).
Ne ha un paio lilla e viola, quelle dello scorso inverno, e un paio blu, quelle primaverili, teoricamente più leggere ma in pratica quasi identiche: quelle pesanti sono diventate "da passeggio" mentre quelle blu sono quelle da interno, quelle che mette sia all'asilo che a casa, trasportate da un luogo all'altro in un sacchetto di tela azzurro.
Come si può immaginare lei adesso vuole mettere i sandali, anche quando piove, per cui ogni giorno c'è da discutere per le scarpe da indossare.
Ieri mattina è stata brava, non ha protestato e ha messo le sue scarpe dicendo: "Io sono bravissima ozzi, non fazzo i caprizzi per mettere le scarpine lilla. Li fazzo solo dopo per mettere quelle blu"!
Ecco, l'importante è saperlo, così, per essere praparati al peggio nell'atrio dell'asilo.