giovedì 29 settembre 2011

Il Cigno e la Fata Smemorina

Domenica scorsa gli abitanti del castello sono montati in carrozza per andare a trovare degli amici, invadendo la loro casa con un sacco di rumore, già peraltro a loro noto.
I bambini erano tanti: tre padroni di casa, tre ospiti, due cuginette; giocavano bene, nessuno era escluso dal gioco, non si è fatto male nessuno, non ha litigato nessuno in maniera irreparabile.
Forse respiravano un'aria tranquilla, perchè la sensazione era di essere a casa.
Ed era così anche per i grandi, Biancaneve e l'Orco stavano bene come accade con poche altre persone, con questi amici possono parlare di tutto, ridere, piangere, dormire, persino discutere, come se fossero al Castello.
E allora anche loro meritano un nome fiabesco. Ecco: il Cigno e la Fata Smemorina. Quando Biancaneve li vede si sente sempre meglio, loro appartengono alla vecchia vita, ma anche a quella nuova, ed è bello sapere che ci sono.

lunedì 26 settembre 2011

Ognuno ha il suo eroe

Cappuccetto Rosso, la bambina più gestibile del pianeta, deve purtroppo portare delle noiosissime scarpine ortopediche per cercare di correggere delle tremende ginocchia valghe, insomma, che più a X di così è difficile immaginarle.
Le scarpine bioniche, dure, pesanti, caldissime. Deve portarle all'asilo e anche a casa.
Lei ovviamente nutre nei loro confronti una certa antipatia.
"Dai, Cappuccetto Rosso, lo sai che bisogna mettere le scarpine"
"No, io non le voglio mettereeeeee! Sono durissime, non le voglioooooo!"
"Devi mettere le scarpine perchè così si raddrizzano le gambette" dice decisa Biancaneve.
"E allora adesso le metto, tanto poi viene Robin Hood a salvarmi e a togliermele. Sgrunt." 

giovedì 22 settembre 2011

Saggezza

Cappuccetto Rosso è intrippatissima con la favola omonima.
Tutte le santissime sere a Biancaneve tocca raccontarla, ogni sera un po' diversa perchè così è più bella, e così una sera Cappuccetto Rosso è bionda con i codini, un'altra sera è morettina e riccioletta, una volta si allontana per raccogliere fragoline e un'altra per andare sull'altalena.
"Mamma, ma Cappuccetto Rosso è morettina e rizzoletta come me!" mi dice, tutta contenta.
Il Piccolo Orco ascolta dall'alto del suo letto.
Ieri sera alla fine della favola ha detto a Biancaneve: "Mamma, certo che la mamma di Cappuccetto Rosso non è una mamma molto brava"
"Ah no? Come mai?"
"Perchè Cappuccetto Rosso è piccola, mica può lasciarla andare da sola nel bosco! Avrebbe dovuto accompagnarla, soprattutto perchè le bambine piccole non ascoltano mai"

lunedì 19 settembre 2011

Traumi infantili (l'Orco è sempre più orco)

Domenica pomeriggio. Piove, fuori e dentro il Castello.  Il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso cucinano con gli attrezzi  e le verdure di plastica, fanno finta di cuocere nelle pentoline e poi arrivano a farti assaggiare qualcosa.
Il Piccolo Orco va dall'Orco, che essendo molto stanco non è esattamente di ottimo umore.
"Papà, guarda, ti ho preparato la bistecca con il pepe e i finocchi, mangia!"
"No, non ho voglia"
"Perchè no?"
"Perchè quello che hai preparato fa cagare"

domenica 18 settembre 2011

Bambini strani

Biancaneve cucina penne al ragù. Arriva il Piccolo Orco affamato come sempre, perché ultimamente mangia come due che mangiano.
"Mamma, cosa stai pvepavando di buono?"
"Pastasciutta al ragù!"
Lui se ne va stizzito, brontolando un po' aggressivamente: "ma insomma, io voglio la minestra in brodo, perché non me la fai mai??!!"

venerdì 16 settembre 2011

Ancora fratelli

Biancaneve oggi pomeriggio è andata a prendere i bambini all'asilo: ha "travasato" Pollicina dormiente dal suo lettino al passeggino e ha fatto una bella passeggiata a piedi fino alla scuola materna dei due scapestrati di famiglia.
Prima si dirige verso il Plesso Rosso, dove è alloggiata Cappuccetto Rosso, la sbircia mentre è seduta a un tavolino a disegnare con i pennarelli e la guarda correrle incontro col cuore gonfio d'amore, perchè, sappiatelo, per Biancaneve una delle gioie più grandi della maternità è la corsa dei suoi bambini verso di lei. La maestra Zusi ha fatto notare a Biancaneve che la sua secondogenita  "ha proprio un bel caratterino"; tsè; come se Biancaneve non lo sapesse!
Mentre le cambiava le scarpe è passato un bmbino con una maglietta gialla e Cappuccetto Rosso ha detto: "Mamma, quel bambino oggi mi ha dato uno spintone"
"Davvero? E tu cosa hai fatto?"
"Niente, però è venuto il Piccolo Orco"
"Ah sì? E che csa ha fatto?"
"Gli ha detto di non spinzermi più"
Biancaneve non credeva alle sue orecchie.
Nel tragitto dall'asilo a casa ha cercato di saperne di più dal Piccolo Orco.
"Ma..Cappuccetto Rosso mi ha detto che oggi un bambino l'ha spinta, tu per caso ne sai qualcosa?"
"Sì, è un mio amico che l'ha spinta"
"E tu cosa hai fatto?"
"Io gli ho detto di lasciarla stare che è mia sorella e piuttosto di venire a giocare con me"
Biancaneve è tornata a casa pavoneggiandosi dei suoi figli che certe volte sembrano amarsi molto.

giovedì 15 settembre 2011

Aspettando l'autunno

Biancaneve oggi ha caldo. Nella stanzetta dove lavora non c'è l'aria condizionata perchè quella tirchia della proprietaria non la vuole mettere (mentre dove lavora leic'è un clima glaciale); non si può neanche aprire la finestra perchè la stanzetta in questione dà proprio sulla strada.
Biancaneve sarebbe tentata di lavorare in costume, ma il decoro in certe professioni è fondamentale, e quindi niente indecorosi bikini.
E mentre boccheggia aspetta l'autunno, che tra poco arriverà, e aspetta le foglie prima gialle e rosse, poi bronzo e marroni, e i rami spogli e la nebbia e il buio e il tè delle cinque e la meravigliosa sensazione di tepore che prova entrando in casa.
Non vede l'ora di mettere giacche, cappotti, sciarpe, cappelli e stivali: l'unica cosa che veramente odia del clima freddo sono le calze, per cui spesso va in giro con dei calzini a righe debitamente nascosti.
Certo con l'arrivo della stagione fredda bisognerà inventarsi qualcosa da fare con i bambini, perchè nonostante diventino grandicelli ancora giocano poco da soli e allora tirerà fuori il "Bidò" (come lo chiama Cappuccetto Rosso), album, matite e colori che da un po' riposano nei cassetti, tirerà fuori ancora il libro delle ricette per fare biscotti pizze e focacce e tirerà fuori l'ultima parte della pazienza rimasta, quella nascosta per le occasioni speciali.

martedì 13 settembre 2011

Malati fasulli

Biancaneve e il Piccolo Orco sono in bagno facendosi compagnia mentre si lavano i denti.
"Mamma, ma io sono guarito dalla diarrea?"
"Certo, non fai più la cacca molle"
"Ma proprio perfettamente guarito? Sei sicura?"
"Certo che sono sicura, perchè, hai mal di pancia? Hai avuto la diarrea all'asilo?"
"No. E' che volevo prendere ancora quel flaconcino con la medicina molto buona".
Biancaneve pensava che i bambini fingessero di essere malati solo per non andare a scuola, invece ci sono anche quelli che apprezzano i fermenti lattici.

lunedì 12 settembre 2011

Cavalieri senza macchia e senza paura

Il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso giocano in cameretta, facendo un sacco di baccano: rumore di letti che si spostano, giocattoli che cadono, urla di draghi  e risate.
Ad un certo punto arriva in sala il Piccolo Orco brandendo una rudimentale spada costruita con il lego e correndo come un pazzo: "Io sono un cavaliere!" grida.
Dietro di lui arriva eccitatissima Cappuccetto Rosso, anche lei con la sua spada (in verità una specie di gelato sempre costruito col lego): "E io invece sono un cavalletto!"
Eh già. Un cavaliere e un cavalletto.

giovedì 8 settembre 2011

Settembre come Capodanno (qualcosa ricomincia)

In questi giorni al Castello ci sono un sacco di cose nuove, o forse rivisitate, "vintage" se parlassimo di moda o arredamento. Come il lavoro dell'Orco, dal papà Orco, il casalingo:
ieri dopo sei mesi a casa, in cui si è principalmente occupato di Pollicina e di twitter, ha dovuto riprendere il lavoro. Era preoccupato di essere un po' arrugginito, di non sapersi destreggiare tra le consuete attività lavorative, e invece se l'è cavata benissimo, come se non fosse mai stato via.
"E'come se non fosse passato tutto questo tempo, e allora in un certo senso forse è stato tempo perso..."
Biancaneve non crede proprio che sia stato tempo perso, soprattutto dal punto di vista dei bambini, avere il papà tutto per loro è stata un'esperienza unica e bella; non parliamo poi quanto saranno stati felici quelli di twitter!!
Il Piccolo Orco è rientrato all'asilo alla grande, anche lui come se non fosse stato a casa per due mesi, ha ritrovato i suoi compagni e in questa estate è cresciuto così tanto che nel prossimo anno scolastico si divertirà davvero.
Cappuccetto Rosso ha iniziato la sua avventura alla scuola materna, ieri mattina ha pianto come una disperata attaccata alla gamba di Biancaneve, ma stamattina è stata bravissima, è entrata da sola, è andata a prendere il suo astuccio con i pennarelli e si è messa a disegnare, vicino all'inseparabile Rebecca.
Pollicina nel suo piccolo va al nido, un'ora e mezza al giorno per adesso (cosa che ha consentito a Biancaneve di darvi qualche notizia dal Castello in questi giorni convulsi), e sembra apprezzare la cosa. Forse non ha ancora capito bene.
Solo Biancaneve continua la solita routine. Anche se in questi giorni rubati al lavoro per gli inserimenti, se la sta proprio spassando.

lunedì 5 settembre 2011

La corsa dell'orco

Un tempo gli orchi uscivano dai castelli per procacciarsi prelibatezze,correvano per mangiare bambini o altre creature magiche.
Oggi corrono per portare bambini all'asilo.
Stamattina al Castello la sveglia e' suonata presto, Biancaneve e l'Orco si sono alzati per primi, poi hanno raccattato Pollicina che alle 6.45 si stava facendo delle grandi chiacchierate nel suo lettino, hanno aperto la porta della cameretta e cosi' poco dopo sono comparsi, molto assonnati, Cappuccetto Rosso e il Piccolo Orco.
Tutta la famiglia ha fatto colazione attorno al tavolo della cucina e poi sono partite le grandi manovre.
Insomma, inutile raccontarsela, sistemare tre figli al mattino e' un bel casino. Anche se stamattina sono stati bravini e hanno collaborato, nel senso che nessuno si e' strappato i capelli perché voleva il vestitino invece di maglietta e pantaloni, o la maglietta rossa invece di quella bianca, nessuno ha dovuto fare la cacca un minuto prima di uscire e qualcuno -se Biancaneve non ricorda male- si e' addirittura messo le scarpe da solo. Beh, su questo non ci giurerebbe.
Biancaneve e' uscita per andare al lavoro e l'Orco, accompagnato da figli e sacchette, e' partito alla volta degli asili vari.
Prima tappa: scuola materna. Venerdì Biancaneve aveva chiesto alle maestre di Cappuccetto Rosso di poterla portare alle 8.15 invece che alle 9.30 con gli altri piccoli, per fortuna.
Così alle 8.15 l'Orco e' sceso dalla macchina con tutti e tre i bambini, ha accompagnato il Piccolo Orco nel plesso verde e Cappuccetto Rosso nel plesso rosso. Il Piccolo Orco pareva tranquillo nel suo nuovo ruolo di "grande", mentre Cappuccetto Rosso ha pianto per un paio di minuti, prontamente consolata dalla maestra Zusi, che sembra trovarla molto simpatica.
Poi l'Orco si e' caricato in braccio Pollicina e l'ha scortata fino alla seconda tappa, l'asilo nido. Alle 8.30. Li' Pollicina si e'guardata un po' intorno, ha preso possesso dell'ambiente, per niente disturbata dal rumore e dagli altri bambini (strano!), ha dato qualche manata, ha cantato nella sua buffa lingua e presto sono arrivate le 10, così l'Orco si e' ripreso la figlia ed e' ripartito di gran carriera verso la scuola materna per ritirare Cappuccetto Rosso, ore 11.
E' entrato al Castello con le bambine, ha messo su l'acqua per la pasta, le ha fatte mangiare, ed era pronto per ripartire quando Biancaneve lo avvisato che sarebbe passata lei a prendere il Piccolo Orco.
Mattinata dura.
L'inserimento e' una fase delicata, bisogna andare incontro ai bisogni dei bambini.
E infatti domani ci sara' sciopero.

giovedì 1 settembre 2011

L'arte di procrastinare

Oggi inizia la scuola materna.
Il Piccolo Orco non è esattamente smanioso di andarci.
Il Piccolo Orco da qualche giorno ha la diarrea, niente di drammatico, in effetti, tanto che Biancaneve e l'Orco non avevano neanche preso in considerazione la possibilità di non mandarlo all'asilo oggi.
"Io oggi non vado all'asilo".
"Ah no? Come mai?"
"Mamma. Tu non ti ricordi bene. Guarda che i bambini malati o stanno a casa o vanno all'ospedale, ma di sicuro non vanno all'asilo"