lunedì 28 febbraio 2011

Prepararsi in anticipo

Stamattina. Scene della malavita per togliere il pigiama a Cappuccetto Rosso.
La suddetta si lancia per terra davanti alla porta del bagno: "Nooooo, non voglio togliere il pizama!"
"Ma Cappuccetto Rosso, non vuoi andare all'asilo oggi?
Ci ripensa: "Voglio mettere il giubbino. Voglio andare all'asilo in pizama. Così sono za pronta per fare il pisolino"

sabato 26 febbraio 2011

Una famiglia moderna

Il tran tran quotidiano è una faticaccia, ma ce la facciamo, almeno finchè i nonni Principi ci danno una mano, in attesa che anche i nonni Orchi possano rientrare in pista dopo interventi chirurgici e transitorie defaillances psicovisive (è un neologismo, ne sono cosciente).
Nel codice genetico del Castello incantato c'è lo stacanovismo, abbiamo sempre lavorato tanto, perfino gratis in alcuni periodi, e allora abbiamo pensato: "Ma perchè, per una volta, non possiamo tirare il fiato e prendercela con calma?"
E allora sapete che cosa abbiamo fatto? Ci siamo presi la paternità.
Eh sì, dopo la nascita del Picolo Orco e di Cappuccetto Rosso la sottoscritta Biancaneve, regina dei contratti a termine, non ha usufruito di niente, e allora ci sono ancora svariati mesi a nostra disposizione. Vista l'impossibilità per me di assentarmi ulteriormente dal luogo di lavoro, sarà l'Orco a stare a casa per qualche mese a fare il mammo e il casalingo. E credo che sarà bravissimo una volta spenti il computer e il telefono.
Scelta originale, forse simpatica finchè se ne sente parlare, ma quando poi si fa sul serio pochi l'avrebbero presa seriamente in considerazione.
Io invece sono molto contenta e orgogliosa del mio Orco.
Perchè nonostante la sera siamo stravolti e sveniamo sul cuscino senza avere il tempo di darci il bacio della buonanotte, nonostante qualche volta perdiamo il lume della ragione, nonostante siamo quasi come fratello e sorella e il solo pensare al cassetto della mia biancheria intima mi faccia venire i brividi e funga già da anticoncezionale, io la rifarei tutta questa strada e non potrei pensare a nessun altro al mio fianco.
Biancaneve

giovedì 24 febbraio 2011

Cara Pollicina

Cara Pollicina, adesso ti sei finalmente appisolata, dopo quattro risvegli notturni a causa del respiro gorgogliante. Stamattina non ne volevi sapere di stare sul tuo tappeto, quello azzurro e morbido di Dumbo che in realtà era in cameretta, ma da quando vuoi stare per terra accompagna i tuoi rotolamenti in attesa che tu gattoni. Mi capita di domandarmi come sarai, perchè dei tuoi fratelli oramai so tante cose e posso intuirli anche fra qualche anno, mentre tu sei ancora un mistero. Sei quella che più mi somiglia, nel tuo aspetto rivedo un po' il mio, sembri pacifica, allegra e buona, quando sorridi senza neanche un dente ti trovo meravigliosa, adesso ti stanno anche ricrescendo i capelli dopo la fase pelata. E profumi ancora di bambina piccola. Talmente coccolona che se nessuno ti coccola, ti coccoli tu da sola con il tuo ciuccio.
Chissà se ti piace essere la terzogenita. Io sono una figlia unica e non so che cosa voglia dire avere due fratelli; forse il tuo spazio non è quello che vorresti, non hai il privilegio di usare un gioco o un vestito per prima, non sai che cosa sia il silenzio, ma forse non  te ne accorgi un po' perchè sei piccina e un po' perchè sola non sei mai stata.
Forse avresti preferito un'altra casa, meno caotica e rumorosa, avresti preferito mangiare e dormire con i tuoi ritmi e non con quelli imposti dal resto della famiglia, avresti preferito avere una mamma e un papà tutti per te, pronti ad accorrere al tuo richiamo, a giocare con te in ogni momento libero.
Invece hai trovato noi, caotici e rumorosi, stanchi e a volte poco pazienti.
E allora volevo ricordarti che noi, seppur qualche volta distratti e travolti dagli eventi, ti amiamo, e non riusciamo a ricordarci come fosse possibile la vita quando non c'eri.
La tua mamma

mercoledì 23 febbraio 2011

Travestimenti

Stamattina L'Orco telefona a Biancaneve tutto gongolante: "Ho una bellissima notizia!"
Biancaneve pensa: "Ha vinto un viaggio alle Maldive per tutta la famiglia con tata incorporata, oppure ha ricevuto un encomio per la dedizione al lavoro e un conseguente aumento dello stipendio di 1000 eurini sonanti al mese, o ha prenotato un fine settimana per due in una beauty farm molto rilassante"
Invece l'Orco dice: "Mi hanno pagato l'iscrizione a quel corso a Firenze e anche il soggiorno in albergo"
"Quindi starai via dalla domenica sera al venerdì sera?"
"Ma no! Tornerò il giovedì sera quando i bambini saranno a dormire. Così posso raccontarti"
"Eh? Raccontarmi che cosa? Che qualcuno di noi rischia la salute mentale? Per caso viene qualcuna delle tue colleghe giovani interessanti e carine?"
"No, vado da solo"
"Ah ecco. Per fortuna. E la bella notizia quale era?"
Biancaneve si sente male al solo pensiero di essere l'unica in casa in grado di mettersi le scarpe da sola, in grado di cucinare, lavare e vestire tutti. L'unica che non piange, o perlomeno non lo fa se non ha una ragione comprensibile ai più.
Certe volte le brutte notizie si travestono da belle notizie. Oppure è proprio vero che tutto è relativo.

martedì 22 febbraio 2011

La pazienza è la virtù dei forti

Da 4 giorni e alcune ore Cappuccetto Rosso ci rende la vita im-pos-si-bi-le.
Da venerdì pomeriggio.
Solitamente il fortunato che va a recuperarla all'asilo nido la vede partire da lontano, correre come una matta facendo la gimcana se qualche oggetto più o meno animato intralcia il suo percorso e saltare in braccio felicissima all'oggetto del desiderio intravisto (la mamma, il papà o i nonni); invece venerdì è arrivata camminando e col broncio e da allora  è continuamente agitata, si lamenta di ogni cosa, piange per tutta una serie di assurdità tipo :
1-"mi veste la mamma, non mi vesti tu, blutto!.Iiii-iiii-iiii"
2- "non voglio questa maglietta, mi dà fastidio al collo. Iiii-iiii-iiii"
3-"il Piccolo Orco dice che io non ho fame. Iiii-iiii-iiii"
4-"voglio lavarmi da sola. Iiii-iiii-iiii"
5-"voglio mangiare in braccio alla mamma. Iiii-iiii-iiii"
6-"non voglio la lacqua frizzante, voglio la lacqua fresca. Iiii-iiii-iiii"
7-"devo fare la pipì. Iiii-iiii-iiii"
8- "questo pezzo di lego è mio, non lo usa il Piccolo Orco, lo uso solo io. Iiii-iiii-iiii"
9-"non voglio mettere questo pigiama, è blutto, voglio quello rosso " Ma quello rosso è bagnato perchè hai messo le maniche sotto al rubinetto. "Ma io voglio quello rosso anche se è bagnato. Iiii-iiii-iiii"
10- "Non mi piace il pollo, volevo la pastasciutta. Iiii-iiii-iiii"
11-" Voglio vedere quello dei cani (= La carica dei 101). Iiiii-iiii-iiiii"
Ecco. solo un piccolo assaggio delle lamentele e dei piagnistei di Cappuccetto Rosso, alcuni corredati da lancio per terra e squatting.
Che sia successo qualcosa all'asilo? Le maestre hanno detto di no, e poi forse nel weekend avrebbe dovuto placarsi.
La pazienza è la virtù dei forti, dicono. Ma certe volte finisce.
Per fortuna Biancaneve dovrà lavorare per tutta la settimana.

sabato 19 febbraio 2011

Timidezza

"Piccolo Orco, tu lo sai com'è un bambino timido?"
"E'un bambino che quando qualcuno lo saluta, lui si nasconde dietro le gambe della mamma"
"Ah! E tu lo conosci un bambino timido?"
"Si. Il Piccolo Orco"

venerdì 18 febbraio 2011

Aiutati che il Ciel t'aiuta

E' finita la prima settimana di lavoro, che in questo caso è durata solo 3 giorni.
Dopo l'inizio sconcertante di mercoledì le cose sono migliorate. Cappuccetto Rosso e Pollicina alla mattina sono bra-vis-si-me, veloci, allegre, operative. Non si può dire lo stesso del Piccolo Orco, l'unico per cui il lavoro materno è una tragedia più che per Biancaneve stessa, perchè lui odia alzarsi dal letto, odia la luce e il rumore (solo al mattino, ovviamente, in seguito accende tutte le luci tanto che il Castello sembra l'albero di Natale e produce baccano sotto varie forme), odia il latte troppo caldo ma anche troppo freddo, vuole metterci dentro a volte il miele, a volte lo zucchero bianco a volte quello di canna, ma non è dato sapere quale in anticipo, odia la fretta e soprattutto odia mettersi le scarpe.
Biancaneve in auto al telefono ha rischiato diversi incidenti ma per ora se l'è cavata, anche se pensa di dovere provvedere in qualche altro modo alla ricezione delle telefonate.
Ha già perso la pazienza con qualcuno, ma qualcun altro l'ha fatta struggere dalla tenerezza e ha risvegliato il suo lato paziente e pedagogico.
Ha mangiato panini vecchi, barrette di frutta e caramelle, oppure non ha mangiato.
Si è quasi addormentata leggendo fiabe ai bambini e ha dormito così profondamente da non sentirli la notte 8ma forse l'Orco scherzava).

Insomma, Biancaneve deve riprendere le misure e organizzarsi, ma tutto sommato non è andata male.

mercoledì 16 febbraio 2011

The X-day

Ecco, il giorno x è arrivato e Biancaneve è tornata -un po' mestamente- al lavoro.
Stamattina sveglia per tutti alle 6.30: mentre Biancaneve allattava Pollicina l'Orco ha svegliato Cappuccetto Rosso, subito reattiva,  e il Piccolo Orco, perso nelle nebbie del sonno, ma almeno asciutto (cosa assolutamente non garantita). L'Orco ha preparato il latte a Cappuccetto Rosso mentre Biancaneve sistemava Pollicina, e tutti ogni tanto facevano un salto in cameretta per vedere chi sarebbe riuscito a stanare dal letto il Piccolo Orco. Sempre l'Orco ha scaldato il latte al primogenito mentre Biancaneve cercava di vestire Cappuccetto Rosso che continuava  a correre, scappare e nascondersi e ha avuto una crisi di nervi a causa del colore della maglietta da indossare. Biancaneve, stamattina magnanima, le ha preso un'altra maglietta placandola per un po'. L'Orco è uscito, Biancaneve ha vestito il Piccolo Orco che è stato stranamente collaborante almeno fino alle calze. Visto che erano in funzione contemporaneamente la lavastoviglie e il forno a microonde, dulcis in fundo è anche saltata la corrente e siamo rimasti al buio in questa buia mattina di pioggia. Quindi nel Castello risuonavano urla e disperazione nerissima da parte di tutta la figliolanza. "Mamma, non si vede niente, voglio la pila, dov'è la pila?" Al buio Biancaneve ha ingurgitato una tazza di latte e due biscotti e sempre al buio abbiamo continuato la vestizione, c'è stato il solito capriccio del Piccolo Orco per mettersi le scarpe da solo e quello di Cappuccetto che voleva il giubbino bianco e non quello a righe; ma alla fine siamo usciti.
La nonna è venuta a prendere Pollicina che stamattina doveva fare la vaccinazione e il resto della carovana è arrivato all'asilo. Quasi puntuale.
Alle 8 Biancaneve era pronta in auto, col suo telefono in mano (che in effetti si è fatto sentire) e ha preso appuntamenti scrivendo sull'agenda da casa al lavoro; criminale. Alle 9 era in pista, agguerritissima, pronta per cominciare dal vivo. Alle due è riuscita a fare pipì e alle due e mezza a mangiare un panino. Però si è divertita e si è ricordata di essere anche altro e non solo una mamma.
Rivelazione.

lunedì 14 febbraio 2011

Chioccia

Dormono, tutti e tre. Io li trovo meravigliosi, ognuno col suo ritmo e il suo respiro e il suo profumo. Pollicina dorme nella sua tutina blu elettrico.
L'Orco dice che Pollicina odora ancora di mamma. Domani compirà 8 mesi e oggi è stato il suo primo giorno di asilo nido; alla fine abbiamo deciso così, abbiamo chiesto il tempo anticipato per il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso e stamattina abbiamo iniziato lo sfibrante inserimento al nido per la piccola Pollicina. Sfibrante perchè il primo giorno si fa un'ora, il secondo un'ora e cinque, il terzo un'ora e dieci, e via così fino a quando si potrà fermare per la pappa e poi anche per la nanna.
A me sembra ieri che è nata, quel piccolo frugoletto che mi stava in una mano, amato da subito forse perchè sapevo che sarebbe stata l'ultima. Domani avrà 8 mesi, ed è un piccolo individuo unico e irripetibile. Ha imparato a stare seduta,  fa dei sorrisi pazzeschi a tutti anche se le risate vere sono quasi solo per il fratello maggiore, fa gorgheggi e versacci giusto per ascoltarsi, diventa matta per l'omogenizzato ai mirtilli, ha i suoi giochini preferiti e quello sguardo blu che è una via di mezzo tra il cielo e il mare.
Si è divertita all'asilo. E' talmente abituata al rumore che la presenza degli altri bambini non la disturbava per niente, ha ascoltato la musica, ha perfino ballato seduta sulle ginocchia della maestra Barbara, ha scoperto un universo parallelo di palline colorate e mattoncini di legno. Pare che io possa lasciarla senza troppe difficoltà, almeno per lei, perchè io invece sono tristissima all'idea. Avrei voluto coccolarmela ancora un po', crogiolarmi nella mia chioccitudine di mamma a tempo pieno e invece là fuori c'è un lavoro che aspetta me e un mondo intero che aspetta la mia Pollicina.
Biancaneve

domenica 13 febbraio 2011

Cavalli

Ieri gli abitanti del Castello sono andato in trasferta in una casa dove c'erano tanti bambini, e tanti giochi.
Il Piccolo Orco è salito su un cavallo a dondolo dell'Ikea che in realtà è una renna a dondolo.
"Guardate, vado a cavallo!"
Una bambina gli risponde che in effetti l'oggetto in questione non è un cavallo ma una renna.
"No, ti sbagli. E' un cavallo cinese! Non lo sai che i cavalli cinesi hanno le corna?"

giovedì 10 febbraio 2011

Preparazione pedagogica

Qualche mese fa Biancaneve ha portato il Piccolo Orco in piscina. Le prime due lezioni sono andate benissimo, e Biancaneve era tutta contenta. La terza settimana il Piccolo Orco ha seguito il maestro e con gli altri bimbi è entrato nella piscina. Biancaneve lo ha perso di vista mentre dalle gradinate si è spostata all'ingresso dei piccoli per ritirarlo; vedeva arrivare dei bambini, e poi altri, e poi altri ancora, ma del Piccolo Orco nessuna traccia. La preoccupazione iniziava a farsi strada nella mente di Biancaneve, così è entrata a bordo vasca nonostante il divieto e ha visto da lontano un piccolo puntino che si agitava nella vasca dei bimbi; avvicinandosi poteva vedere che il piccolo puntino, oramai riconoscibile, si sfregava gli occhi e piangeva come un matto.
In poche parole quel criminale del maestro di nuoto (di bambini dai 3 ai 5 anni, non di universitari) lo ha lasciato solo nella vasca, se ne è andato col gruppo senza curarsi che tutti i piccoli lo seguissero.
Biancaneve ha raccattato il Piccolo Orco che è andato avanti a singhiozzare per un quarto d'ora, lo ha stretto in un lunghissimo abbraccio, lo ha rivestito e lo ha portato a casa, senza pensare di raccontare il fatto alla direzione.
Il maestro, interpellato, ha detto a Biancaneve che era lei a doversi preoccupare del bambino in acqua, e anche, testuali parole: "Va beh, c'era il corso successivo, mica sarebbe rimasto lì una settimana". Eh? Se solo Biancaneve non avesse avuto fretta di portare il Piccolo Orco a casa!
Il Piccolo Orco, stranamente, non ha più voluto andare in piscina, neanche minacciato di cose spaventose tipo non guardare Tom e Jerry per un mese o non mangiare cioccolato per un altro mese, o sentire musica alla radio per tutto il giorno.

Pochi giorni fa l'Orco e il Piccolo Orco sono andati insieme a nuotare, e si sono divertiti tantissimo.

domenica 6 febbraio 2011

Medaglia al valore

La ricerca della tata si è rivelata difficile come la prevedevo. Dopo il bidone estivo c'è stato quello autunnale e adesso arriva una pioggia di bidoni invernali.
Le signore vengono a parlare con noi, si siedono al tavolo delle trattative, ci raccontano le loro precedenti esperienze, in alcuni casi facendoci notare come sono state brave con altri bambini. Poi vanno a casa e il giorno dopo ci richiamano.
"No, guardi, ci ho ripensato, tre bambini sono troppi, è una grossa responsabilità, poi bisogna anche portarli all'asilo, forse per me è troppo pesante, non credo di potercela fare".
Io lo faccio tutte le mattine e pensavo di essere Biancaneve, non un supereroe.
Forse allora possiamo interrompere questa ricerca deprimente, chiedere il tempo anticipato all'asilo nido e alla scuola materna, trovare un asilo nido per piccolissimi e buttarli giù dal letto tutti alle sei e mezza. Così potremmo farcela.
Forse così saremmo tutti dei supereroi, magari insigniti di una medaglia al valore.

Biancaneve. Un po' arrabbiata.

venerdì 4 febbraio 2011

Variazioni sul tema

Lassù sulla montagna un due tre, camminano i sette nani, un due tre.
Lassù sulla montagna pum pum pum, lavorano i sette nani, pum pum pum.
Lassù sulla montagna gnam gnam gnam, mangiao i sette nani, gnam gnam gnam.
Lassù sulla montagna glu glu glu, bevono i sette nani, glu glu glu.
Lassù sulla montagna sss sss sss, dormono i sette nani, sss sss sss.
Lassù sulla montagna tralallallallalla, si svegliano i sette nani, tralallallallalla.
Lassù sulla montagna prrr prrr prrr, fan la cacca i sette nani, prrr prrr prrr.
Versione gentilmente concessa da Cappuccetto Rosso.

giovedì 3 febbraio 2011

Serata libera

Ieri sera Biancaneve si è concessa un aperitivo con un'amica, per la prima volta dopo circa un anno. Ha preparato la cena per tutti, ha predisposto per il pappone di Pollicina, ha messo tutti a tavola e alle 19.30 è uscita, in ritardo. Ha guidato per una manciata di minuti nella nebbia ed è giunta a destinazione, in un posto proprio carino, dove si è gustata un bicchiere di vino rosso con stuzzichini vari e una bella chiacchierata con un'amica.
Rientro al Castello alle 21.30. Intorno alle 2.30 di notte Cappuccetto Rosso cerca disperatamente la mamma e non si sa come Biancaneve finisce nel letto insieme alla figlia mezzana. Alle 3.20, dopo avere litigato con il piumino, la Bambolotta, i Nani e varie altre cose presenti nel letto, Biancaneve crede di aver fatto finalmente riaddormentare Cappuccetto Rosso e torna nel proprio letto, decisamente più accogliente e meno affollato.
Nel frattempo l'Orco, forse disturbato dall'assenza di Biancaneve, ha messo in moto il suo rapidissimo cervello e dunque non ha più sonno e si alza.
Alle 3.40 più o meno Biancaneve avverte strani movimenti: è Cappuccetto Rosso che si arrampica sul lettone.
"Io volevo dormire vicino alla mamma".
E comincia una lotta con le lenzuola, e a Biancaneve arrivano calci, manate, carezze e perfino qualche bacio. "Tu sei la mia mamma e io volevo dormire vicino alla mamma".
In verità più che altro voleva stare sveglia vicino alla mamma.
Dopo un po' ritorna l'Orco, forse con qualche intenzione malandrina, che subito si scontra contro le gambette di Cappuccetto Rosso.
Verso le cinque e rotti ci riaddormentiamo.
Biancaneve non sa se uscirà ancora a prendere l'aperitivo.

mercoledì 2 febbraio 2011

Alimenti e non

Cappuccetto Rosso è una buongustaia. Da quando è nata, una vera morta di fame. Mangia qualunque cosa, anche se la sua passione indiscussa rimane il formaggio, fresco, stagionato, da solo o accompagnato, di mucca, di capra o di pecora, purchè sia formaggio.
Da qualche tempo ha ripreso a mangiare cose strane, tipo pezzi di lego, carta ed altri oggetti non meglio identificati che delle volte albergano sotto il divano, per cui quando Biancaneve la vede masticare è sempre un po' in pensiero.
"Cappuccetto Rosso, cosa stai mangiando?"
"I pezzettini che vengono giù dal naso, mamma"

martedì 1 febbraio 2011

Il martedì può non essere migliore del lunedì

Il lunedì mattina è un momento un po' difficile per tutti. Il martedì no. A meno che in casa vostra non ci sia una bambina con il vomito facile e un bambino con l'enuresi notturna. In tal caso anche il martedì può essere un po' pesante.
Stamattina la piccola Pollicina si sveglia implacabilmente alle 6.14: ta-ta, nngghh, oooooo. L'Orco molto disturbato si alza e va a perdersi nei suoi meandri informatici con una certa soddisfazione, mentre Biancaneve - ancora molto assonnata considerata la tripletta di risvegli notturni - se la porta nel letto e lei, complice il suo ciuccio azzurro si riappisola con una manina appoggiata sul braccio della mamma, la quale travolta dalla tenerezza è ormai irrimediabilmente sveglia.
Ore 7.10:  Pollicina incontenibile dalla fame si gode la sua poppata mattutina
Ore 7.20: arriva nel letto anche Cappuccetto Rosso con la sua tutona-pigiama di ciniglia a fare le coccole un po' con la mamma e un po' con Pollicina
Ore 7.25: Pollicina travolta da un'onda atomica vomita sul piumone di mamma e papà, sul pigiama di Biancaneve, sul proprio pigiama e financo sulla tutona-pigiama di Cappuccetto Rosso che è rimasta un po' turbata dall'evento
Ore 7.26: Biancaneve si alza puzzolente di vomito
Ore 7.28: l'Orco esce dal Castello, in ritardo sulla tabella di marcia
Ore 7.30: Biancaneve lava e veste di corsa Cappuccetto Rosso: "mamma, Pollisina mi ha gomitato addosso, il mio pigiama è tutto spovco"
Ore 7.35: Biancaneve lava  e veste anche Pollicina, che da quel momento continua a lamentarsi
Ore 7.40: Biancaneve prepara la colazione a Cappuccetto Rosso
Ore 7.45: il Piccolo Orco si alza lasciando impronte di pipì sul parquet perchè anche stanotte ha perso la sua battaglia contro l'enuresi
Ore 7.47: Biancaneve fa la doccia al Piccolo Orco di malumore, un po' perchè è mattina, un po' per la pipì, un po' perchè è pur sempre un orco
Ore 7.55: prepara la colazione al Piccolo Orco, che piagnucola perchè lo zucchero nel latte, lo vuole mettere lui
Ore 8.00: anche Biancaneve fa colazione
Ore 8.05: comincia il solito rally della scatola dei biscotti da una parte all'altra del tavolo
Ore 8.05: Cappuccetto Rosso rovescia la scatola dei biscotti addosso a Pollicina, tutta piena di briciole di tarallucci del mulino bianco
Ore 8.07:  Biancaneve scuote Pollicina per liberarla dalle briciole
Ore 8.10: finalmente Biancaneve si toglie il pigiama puzzolente di vomito
Ore 8.15: il Piccolo Orco ha bisogno della mamma in bagno
Ore 8.30: comincia la durissima lotta per la vestizione, calze, scarpe, cappotti, sciarpe  e cappellini. Il Piccolo Orco, perfettamente in grado di infilarsi calze e scarpe da solo, spesso ha rigurgiti di prima infanzia e si rifiuta di collaborare, Cappuccetto Rosso fa capricci pazzeschi con tanto di lancio a terra per mettere il cappotto bianco invece di quello a righe, Pollicina piange dalle 7.35 e si divincola per non essere infilata nella tutona termica e poi nell'ovetto.
Ore 8.50: dramma per la scelta dei libri da portare all'asilo, stamattina sono addirittura finiti in uno zainetto ciascuno
Non si sa quando, Biancaneve ha finito di lavarsi e vestirsi e ha messo su una lavatrice.
Ore 8.58: finalmente si esce di casa.
Il martedì, tutto sommato, può essere peggio del lunedì.