martedì 17 marzo 2015

Anche gli Orchi piangono

Biancaneve legge tanti libri. Anche l'Orco legge tanti libri.
Forse per questo, perchè vedono mamma e papà spesso con un libro in mano, anche ai bambini piace leggere e ascoltare storie.
Così, da anni, tutte le sere si legge qualcosa insieme prima di dormire: è un momento che i bambini aspettano con trepidazione, fa parte da sempre del rito della nanna.
Una volta erano storielle brevi, favole, fiabe, a seconda dell'età e delle scelte dei bambini.
Un paio d'anni fa Biancaneve è stata ad una conferenza di una signora che si occupa di letteratura per l'infanzia, ed è rimasta molto colpita dal fatto che la signora dicesse che è molto importante non perdere l'abitudine della lettura ad alta voce anche quando i bambini crescono e imparano a leggere da soli; da quel momento Biancaneve ha pensato che potesse essere bello leggere loro dei libri "veri", condividere  la lettura di un libro bello, magari un classico alla loro portata o qualcosa di divertente ma di qualità.
Il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso ascoltano attentissimi, Pollicina qualche volta perde il filo, o si addormenta, ma la maggior parte delle volte è attentissima come i fratelli maggiori.
Qualche giorno fa Biancaneve ha provato a leggere "Oliver Twist", era un'edizione integrale, quindi un po' difficile, con molte parole ignote, dei costrutti ottocenteschi, molte subordinate.
Decisamente fuori dalla loro portata, tanto che dalla sera dopo ha ripiegato su un'edizione "pediatrica" recuperata in biblioteca.
Comunque, con un po' d'aiuto, i bambini capivano i tratti principali della narrazione: Biancaneve ha letto di quel libro soltanto il primo capitolo, della durata di tre pagine, in cui veniva raccontata la nascita di questo bambino Oliver in un ospizio di mendicità, nascita conclusasi con la morte della giovane madre.
Mannaggia. Proprio nel primo capitolo doveva morire  questa mamma. Biancaneve non se lo ricordava, e una volta accortasene, cercava di edulcorare un po' questo momento tragico portando l'attenzione su alcuni particolari misteriosi che sarebbero poi tornati utili durante il resto del racconto.
Dopo mezza pagina, terminato il capitolo, Biancaneve ha rimboccato le coperte e distribuito baci a tutti.
Salendo sul letto del Piccolo Orco ha sentito dei rumori sospetti: il Piccolo Orco si era nascosto tutto in fondo al piumone. Sollevando il piumone per dare la buonanotte al suo primogenito, Biancaneve ha trovato il Piccolo Orco in lacrime, addirittura singhiozzava da far fatica a respirare.
Era disperato per la morte della mamma di Oliver Twist.
Lui, che spesso si lamenta frignolando per delle scemenze, ma non piange davvero mai, né quando si fa male, né quando è triste o preoccupato, era disperato per la mamma di Oliver Twist.
Inconsolabile. Talmente inconsolabile da inondare il cuscino di lacrime e da doversi alzare per riuscire a pensare ad altro.
Anche a Biancaneve a quel punto veniva da piangere.
Pensando al cuore tenero dietro la scorza durissima del suo Piccolo Orco.