martedì 25 giugno 2013

In tinta

Biancaneve non è una mamma particolarmente fashion, solo rare volte, per qualche occasione o quando è di un umore strepitoso.
Però di solito mette una cura "basica" nell'abbigliamento, nel senso che sta attenta a non indossare cose che fanno a pugni le une con le altre, come il marito di un'amica che -molto prima di diventare marito- una volta si era presentato con i pantaloni verde bottiglia, la polo verde pisello, il maglione verde acido, le carze verde oliva, perchè "è tutto verde e va sicuramente bene".
Cappuccetto Rosso ha questa smodata passione per le gonne e i vestitini, possibilmente rosa o viola, da mettere in qualsiasi modo,  tipo abbinati alle scarpe da ginnastica Nike o ai doposci.
Biancaneve cerca di spiegarle che non basta che una maglietta sia rosa per stare bene su qulsiasi cosa, che per andare a giocare al parco vanno bene le Nike e per andare in piscina ci vogliono le ciabattine di gomma, e che magari è meglio non mettere troppo colori insieme.
Ieri pomeriggio si faceva una passeggiata e Cappuccetto Rosso attirava l'attenzione della mamma sulle scarpe sue e dei suoi fratelli:
"Guarda mamma! Io sono in tinta perchè i miei sandali sono fucsia come la maglietta e Pollicina è in tinta ha sandaletti gialli come la vestina!"
"E il Piccolo Orco? "
"Lui ha i sandali blu e la maglietta blu. Quindi anche lui è intinto!!!"

lunedì 24 giugno 2013

La vita propria delle bambole

La scorsa settimana è stato il terzo compleanno di Pollicina, e viste le sue richieste mamma e papà le hanno regalato una bambola a forma di Rapunzel, non troppo grande e non troppo piccola, adatta alle sue braccia e alle sue manine, dotata di lunghissimi capelli biondi, un vestito lilla, una spazzola e un paio di scarpette fucsia.
L'ha adottata: la pettina, le mette e toglie le scarpe, la coccola, la sgrida, la porta a spasso nel suo passeggino, regalo dei nonni, la porta nel letto arrotolandosi con i suoi capelli tanto che dopo due giorni parevano una massa enorme di stoppa.
Naturalmente la povera Rapunzel si  è fatta anche qualche giro all'asilo stretta stretta tra le braccia di Pollicina.
Venerdì mattina Biancaneve era più trafelata del solito tra sacche, sacchette, zaini del Grest eccetera e non si era resa conto che anche quel giorno Pollicina aveva con sè la sua bambola prediletta.
All'asilo nido si è accorta della presenza di Rapunzel:
"Pollicina, ma hai portato Rapunzel anche oggi? Non avevamo detto di lasciarla a casa oggi?"
"Sì mamma, avevamo detto di lasciarla a casa, ma non sono stata io a portarla, è Rapungel che mi ha rincorso perchè voleva venire con me all'asilo"
"Ah".
In effetti questo Biancaneve non poteva certo sospettarlo...

mercoledì 12 giugno 2013

Necessità primarie

Lunedì pomeriggio il Piccolo Orco era dai nonni e Cappuccetto Rosso a giocare da un'amichetta, così Biancaneve ha chiesto a Pollicina se volesse andare a comprare dei sandaletti una volta uscita dall'asilo.
"Sì mamma, voglio andare"
In macchina anche Pollicina è una chiacchierona, proprio come suo fratello (anzi, lei è chiacchierona sempre).
"Ti ricordi, Pollicina, che tra qualche giorno sarà il tuo compleanno? Che regalo ti piacerebbe ricevere, ci hai pensato?"
"Mmmmmhhh. Mi piacerebbe una principessa: un libro nuovo che parla di principesse oppure una bambola a forma di principessa"
"Ho capito. Allora in questi giorni cercheremo queste principesse. Adesso andiamo a comperare i sandaletti, perché fa caldo e nelle scarpe da ginnastica ti sudano i piedini"
"Sì, ecco, vorrei dei sandaletti blu, va bene mamma?"
"Ma certo! Il blu è un bellissimo colore per dei sandaletti, allora quando saremo nel negozio li chiederemo alla signora. Mi raccomando, quando saremo nel negozio dovrai fare la brava, comportarti bene e soprattutto non scappare"
"Va bene, farò la brava"
Biancaneve e Pollicina sono scese dall'auto e sono entrate nel negozio di scarpe per bambini.
"Buongiorno" ci ha accolto la commessa, una signora gentilissima e molto paziente.
"Buongiorno! Dici tu, Pollicina, alla signora di che cosa abbiamo bisogno?"
La piccola Pollicina, oramai quasi treenne, alzando lo sguardo impavida ha esclamato: "Abbiamo bisogno di una principessa a forma di bambola!"
Sì, ecco, va bene le scarpe, ma le principesse...

venerdì 7 giugno 2013

Il lusso della noia

Ci sono settimane tranquille, in cui non c'è niente da fare e quasi ci si annoia nella routine: quelle in cui i giorni scorrono un po' tutti uguali - porto i bambini a scuola, vado a lavorare, torno, li vado a prendere, ci tappiamo tutti in casa ed è finita lì (ecco, il "finita lì" non è proprio in senso letterale...).
E poi ci sono le settimane come questa, in cui Biancaneve vorrebbe annoiarsi.
Nei mesi estivi per fortuna il lavoro è leggero, e si riesce a svolgere in mezza giornata, così rimane il tempo per tutte le altre cose da fare, che spuntano come funghetti.

Lunedì: tutta la famiglia si alza e si prepara, Biancaneve accompagna i bambini a scuola (tre in tre scuole diverse, come sempre), va a lavorare, mangia un panino fuori, compra una maglietta marrone per il Piccolo Orco e un regalo per la festa di Pietro, va a casa ad incartarlo e a fare la pipì, rimonta in auto, va a prendere Cappuccetto Rosso all'asilo, va a prendere il Piccolo Orco a scuola parcheggiando sopra un'altra auto perché è tardi e non c'è più posto, accompagna i bambini grandi alla festa di compleanno di Pietro. Alle sette -con grande difficoltà- riesce a recuperarli e a tornare al Castello.

Martedì: dopo aver accompagnato i bambini a scuola Biancaneve prepara una torta al cioccolato e pere, poi impazzisce per cercare un modo di compilare una specie di relazione burocratica in maniera decente, ma ci mette un sacco di tempo perchè pare scritta in ostrogoto, poi corre al lavoro, torna di corsa, raccatta torta al cioccolato, marito e bambini e dopo avere lavato quelli più sporchi (quelli meno sporchi sono rimasti com'erano) si dirige alla scuola del Piccolo Orco dove in uno spazio all'aperto era stato allestito un buffet per i bambini di prima A e prima B con le loro famiglie.
Lì Biancaneve e l'Orco cercano di mangiare qualcosa, ma con tre figli sparsi in mezzo a una gran baraonda, uno che sparisce, uno che piange, uno che litiga, anche delle gran prelibatezze vanno di traverso.
Una volta tornati dal Castello c'è stata un'altra doccia pediatrica comunitaria e poi, finalmente, a nanna.

Mercoledì: solito tran tran mattutino, poi lavoro, poi Biancaneve va a comprare dei leggings bianchi per Cappuccetto Rosso, poi si incontra a pranzo con l'Orco in un posto a metà strada tra i rispettivi luoghi di lavoro; dopo mangiato ognuno risale sulla sua macchina e si avvia verso casa, dove Biancaneve recupera una merenda per le bambine e il body lilla della figlia mezzana, va a prendere Pollicina all'asilo nido, va a prendere Cappuccetto Rosso all'asilo e le porta entrambe nella palestra dove Cappuccetto Rosso fa danza, la veste con il body lilla e i neoacquistati leggings bianchi e insieme alla figlia piccola aspetta che arrivino anche i due Orchi.
Poi tutta la famiglia è pronta per il saggio di danza di Cappuccetto Rosso, che tra l'altro è stata bravissimissima.
Finito il saggio Biancaneve e l'Orco hanno caricato i bambini così com'erano e sono andati a casa dove hanno rimesso a Cappuccetto Rosso degli abiti da bambina e non da ballerina e hanno vestito il Piccolo Orco con la fatidica maglietta marrone per la Festa dello Sportivo, una sorta di Giochi delle Gioventù poco competitivi organizzata dalla sua scuola, dove tutti i bambini dell'istituto erano raggruppati in squadre identificate da una maglietta colorata (Biancaneve si augura che l'anno prossimo il Piccolo Orco sia nella squadra blu, o azzurra, o rossa, perchè la maglietta marrone, beh, non è stata semplicissima da trovare!). Dopo avere convinto Pollicina a rimettersi i vestiti che si era tolta, a lasciare a casa il cuscino e il ciuccio, tutta la famiglia si è recata al parco dove si è svolta la gara sportiva del figlio maggiore, a tratti un genitore seguiva il Piccolo Orco e l'altro le due scatenate che sparivano in continuazione.
La premiazione è finita alle otto, troppo tardi per andare in pizzeria, così Bianceneve si è fermata a comprare delle pizze da asporto e alle nove erano tutti a letto.
Ci sarebbe stata alle otto e mezza la riunione dei rappresentanti di classe dell'asilo, ma Biancaneve si è sentita giustificata a non partecipare.

Giovedì: solo lavoro, per fortuna, e il saggio di inglese di Cappuccetto Rosso, al quale hanno partecipato solo i di lei nonni e i fratelli perchè Biancaneve e l'Orco hanno lavorato fino a tardi.
La signora che aiuta a stirare al Castello ha saltato questa settimana, tanto che aprendo l'armadio si correva il rischio di essere travolti da una valanga di panni, così in serata Biancaneve si è dedicata a una delle attività meno simpatiche che conosca, seconda solo al fare la polvere: stirare montagne di vestiti che non sapeva neanche di avere.

Venerdì: Biancaneve ha portato i bambini a scuola, è andata a lavorare, ha mangiato una piadina fuori, è andata a comperare delle magliette ai bambini e un regalo per Matteo, è andata a casa a incartare il regalo, a preparare un cambio per il Piccolo Orco e a lavarsi i denti.
E' uscita di nuovo per andare dal dentista, dove ogni volta che si siede sulla poltrona pensa irrimediabilmente al "Maratoneta" nonostante tutti gli sforzi per indirizzare la sua mente verso pensieri più lieti.
Dopo il dentista è stato il turno dell'ospedale, reparto Dermatologia, dove teoricamente la dermatologa doveva essere -sorridente e gentile- ad aspettare Biancaneve per toglierle i punti di un piccolo intervento eseguito il 20 maggio e già complicatosi una volta.
Peccato che la dermatologa in reparto non si è fatta vedere essendo in malattia fino alla fine della prossima settimana, così Biancaneve con la coda fra le gambe, il cerottone sulla guancia e un certo livello di incazzatura è uscita dall'ospedale e si è recata presso la scuola del Piccolo Orco, dove il suddetto bambino aveva dimenticato non una ma ben due felpe. Fatto non poco importante, considerato che da domani la scuola chiuderà i battenti per tre mesi.
Dopodiché Biancaneve, fresca come una rosa,  è andata alla festa di compleanno di Matteo, raggiungendo i suoi Orchi, uno dei quali imboscato a leggere e l'altro scalmanato, sudato, sporco come non mai, come solo un quasi setteenne sa essere.

Ecco. Tutto qua.
Biancaneve avrebbe voglia, per la prossima settimana, di annoiarsi un po'. Almeno un pochino.


mercoledì 5 giugno 2013

Pioggia

Biancaneve non ricorda di avere mai visto tanta acqua cadere dal cielo.
Un cielo grigio scuro, carico di nuvole e di altra pioggia, foriero di altri pomeriggi passati in casa come se fosse novembre.
Al Castello i bambini sono stanchi, della pioggia, della reclusione, dei compiti, della scuola, un po' di tutto.
Pollicina è capricciosa come non mai, Cappuccetto Rosso piange in continuazione e il Piccolo Orco si sta lentamente trasformando in un Grande Orco (cioè, sempre piccolo ma sempre più Orco).
Biancaneve in questo periodo si è sentita annegare in tutta questa acqua, tra pioggia e capricci, e ha perso un po' di vista le cose che le piacciono, così si è presa una vacanza dal blog.
Ma adesso il sole fa capolino e Biancaneve riprenderà in mano la penna.