venerdì 7 giugno 2013

Il lusso della noia

Ci sono settimane tranquille, in cui non c'è niente da fare e quasi ci si annoia nella routine: quelle in cui i giorni scorrono un po' tutti uguali - porto i bambini a scuola, vado a lavorare, torno, li vado a prendere, ci tappiamo tutti in casa ed è finita lì (ecco, il "finita lì" non è proprio in senso letterale...).
E poi ci sono le settimane come questa, in cui Biancaneve vorrebbe annoiarsi.
Nei mesi estivi per fortuna il lavoro è leggero, e si riesce a svolgere in mezza giornata, così rimane il tempo per tutte le altre cose da fare, che spuntano come funghetti.

Lunedì: tutta la famiglia si alza e si prepara, Biancaneve accompagna i bambini a scuola (tre in tre scuole diverse, come sempre), va a lavorare, mangia un panino fuori, compra una maglietta marrone per il Piccolo Orco e un regalo per la festa di Pietro, va a casa ad incartarlo e a fare la pipì, rimonta in auto, va a prendere Cappuccetto Rosso all'asilo, va a prendere il Piccolo Orco a scuola parcheggiando sopra un'altra auto perché è tardi e non c'è più posto, accompagna i bambini grandi alla festa di compleanno di Pietro. Alle sette -con grande difficoltà- riesce a recuperarli e a tornare al Castello.

Martedì: dopo aver accompagnato i bambini a scuola Biancaneve prepara una torta al cioccolato e pere, poi impazzisce per cercare un modo di compilare una specie di relazione burocratica in maniera decente, ma ci mette un sacco di tempo perchè pare scritta in ostrogoto, poi corre al lavoro, torna di corsa, raccatta torta al cioccolato, marito e bambini e dopo avere lavato quelli più sporchi (quelli meno sporchi sono rimasti com'erano) si dirige alla scuola del Piccolo Orco dove in uno spazio all'aperto era stato allestito un buffet per i bambini di prima A e prima B con le loro famiglie.
Lì Biancaneve e l'Orco cercano di mangiare qualcosa, ma con tre figli sparsi in mezzo a una gran baraonda, uno che sparisce, uno che piange, uno che litiga, anche delle gran prelibatezze vanno di traverso.
Una volta tornati dal Castello c'è stata un'altra doccia pediatrica comunitaria e poi, finalmente, a nanna.

Mercoledì: solito tran tran mattutino, poi lavoro, poi Biancaneve va a comprare dei leggings bianchi per Cappuccetto Rosso, poi si incontra a pranzo con l'Orco in un posto a metà strada tra i rispettivi luoghi di lavoro; dopo mangiato ognuno risale sulla sua macchina e si avvia verso casa, dove Biancaneve recupera una merenda per le bambine e il body lilla della figlia mezzana, va a prendere Pollicina all'asilo nido, va a prendere Cappuccetto Rosso all'asilo e le porta entrambe nella palestra dove Cappuccetto Rosso fa danza, la veste con il body lilla e i neoacquistati leggings bianchi e insieme alla figlia piccola aspetta che arrivino anche i due Orchi.
Poi tutta la famiglia è pronta per il saggio di danza di Cappuccetto Rosso, che tra l'altro è stata bravissimissima.
Finito il saggio Biancaneve e l'Orco hanno caricato i bambini così com'erano e sono andati a casa dove hanno rimesso a Cappuccetto Rosso degli abiti da bambina e non da ballerina e hanno vestito il Piccolo Orco con la fatidica maglietta marrone per la Festa dello Sportivo, una sorta di Giochi delle Gioventù poco competitivi organizzata dalla sua scuola, dove tutti i bambini dell'istituto erano raggruppati in squadre identificate da una maglietta colorata (Biancaneve si augura che l'anno prossimo il Piccolo Orco sia nella squadra blu, o azzurra, o rossa, perchè la maglietta marrone, beh, non è stata semplicissima da trovare!). Dopo avere convinto Pollicina a rimettersi i vestiti che si era tolta, a lasciare a casa il cuscino e il ciuccio, tutta la famiglia si è recata al parco dove si è svolta la gara sportiva del figlio maggiore, a tratti un genitore seguiva il Piccolo Orco e l'altro le due scatenate che sparivano in continuazione.
La premiazione è finita alle otto, troppo tardi per andare in pizzeria, così Bianceneve si è fermata a comprare delle pizze da asporto e alle nove erano tutti a letto.
Ci sarebbe stata alle otto e mezza la riunione dei rappresentanti di classe dell'asilo, ma Biancaneve si è sentita giustificata a non partecipare.

Giovedì: solo lavoro, per fortuna, e il saggio di inglese di Cappuccetto Rosso, al quale hanno partecipato solo i di lei nonni e i fratelli perchè Biancaneve e l'Orco hanno lavorato fino a tardi.
La signora che aiuta a stirare al Castello ha saltato questa settimana, tanto che aprendo l'armadio si correva il rischio di essere travolti da una valanga di panni, così in serata Biancaneve si è dedicata a una delle attività meno simpatiche che conosca, seconda solo al fare la polvere: stirare montagne di vestiti che non sapeva neanche di avere.

Venerdì: Biancaneve ha portato i bambini a scuola, è andata a lavorare, ha mangiato una piadina fuori, è andata a comperare delle magliette ai bambini e un regalo per Matteo, è andata a casa a incartare il regalo, a preparare un cambio per il Piccolo Orco e a lavarsi i denti.
E' uscita di nuovo per andare dal dentista, dove ogni volta che si siede sulla poltrona pensa irrimediabilmente al "Maratoneta" nonostante tutti gli sforzi per indirizzare la sua mente verso pensieri più lieti.
Dopo il dentista è stato il turno dell'ospedale, reparto Dermatologia, dove teoricamente la dermatologa doveva essere -sorridente e gentile- ad aspettare Biancaneve per toglierle i punti di un piccolo intervento eseguito il 20 maggio e già complicatosi una volta.
Peccato che la dermatologa in reparto non si è fatta vedere essendo in malattia fino alla fine della prossima settimana, così Biancaneve con la coda fra le gambe, il cerottone sulla guancia e un certo livello di incazzatura è uscita dall'ospedale e si è recata presso la scuola del Piccolo Orco, dove il suddetto bambino aveva dimenticato non una ma ben due felpe. Fatto non poco importante, considerato che da domani la scuola chiuderà i battenti per tre mesi.
Dopodiché Biancaneve, fresca come una rosa,  è andata alla festa di compleanno di Matteo, raggiungendo i suoi Orchi, uno dei quali imboscato a leggere e l'altro scalmanato, sudato, sporco come non mai, come solo un quasi setteenne sa essere.

Ecco. Tutto qua.
Biancaneve avrebbe voglia, per la prossima settimana, di annoiarsi un po'. Almeno un pochino.


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