domenica 26 febbraio 2012

Aritmetica per principianti

Qualche sera fa al Castello si mangiavano gli arrosticini con l'insalata.
"Quanti ne avete mangiati?"
"Io sette"
"Io zinque"
"Il Piccolo Orco ne ha mangiati sette e mezzo. E tu, Cappuccetto Rosso, quanti ne hai mangiati?"
"Zinque" risponde.
"Mmmh. Secondo me ne hai mangiati sei" dice l'Orco.
"No, ne ho manzati soltanto zinque. Guarda: uno, due, tre, quattro, zinque" dice lei alzando i bastoncini vuoti.
"E quello lì?" ribatte l'Orco indicando quello tra le sue mani.
"Questo qui adesso lo manzo!"

venerdì 24 febbraio 2012

In tre

Pollicina sta diventando grande.
Mangia come tre che mangiano, forse è per questo che cresce tanto in fretta: pasta, minestra, pizza, carne e pesce, frutta e verdura. Qualunque cosa sia commestibile. Non lancia niente, ogni cucchiaino finisce dove deve finire.
Non sorride più a tutti, è testarda e capricciosa. Il suo sport preferito in questi giorni è aprire cassetti e antine, a seconda della stanza in cui si trova: in sala predilige l'armadietto dei DVD e dei CD, apre le antine e li tira fuori tutti, dall'armadietto e dalle custodie, con grande disappunto dei suoi fratelli.
In cameretta le piace moltissimo aprire i cassetti della biancheria e tirare fuori tutte le mutande e le calze del Piccolo Orco e buttarle sul pavimento.
In cucina apre un cassettone in cui ci sono pentole varie ed estrae pentoloni e pentolini che va poi a depositare sul pavimento in sala.
Strappa le pagine dei libri, soprattutto quelli con le finestrelle.
E non c'è verso di farla smettere, con le buone e neanche con le cattive.
Però è cara da matti, è affettuosa, coccolona.
Canta e balla, corre come una matta dietro alla sorella spingendo una seggiolina, oppure si siede con lei sul divano, le porge un libro e le dice: "Lezzi", come se lei sapesse leggere.
E allora Cappuccetto Rosso, calata alla perfezione nel ruolo di sorella maggiore prende il libro e, fantasiosa com'è, si inventa delle storie che la piccola ascolta a bocca aperta.
Per il Piccolo Orco ha una venerazione, quasi sempre ricambiata, lei è l'unica che non viene presa a male parole quando va a svegliarlo al mattino (Biancaneve si è fatta furba e adesso manda lei!), si scambiano baci e carezze sulla testa. Anche se poi viene additata come colpevole quando si rompe qualcosa (non sempre a causa sua).
Insomma, piano piano si sta inserendo nelle dinamiche fraterne.
E a Biancaneve e all'Orco piace tanto guardare i loro bambini quando interagiscono, sono tutti e tre dei pezzettini di se stessi ma variamente mescolati e così diversi tra loro e dagli originali.
Anche se in ciascuno è riconoscibile qualche tratto di mamma e papà.
E nonostante la fatica e la pazienza consumata Biancaneve e l'Orco sono sempre felicissimi che siano in tre!


domenica 19 febbraio 2012

Confidenze sì, ma non troppo

Ieri pomeriggio Biancaneve ha accompagnato il Piccolo Orco a una festa di compleanno a casa di una compagna di asilo.
Biancaneve non sapeva come fosse la casa per cui non ha portato le sorelline, ma una volta entrata si è pentita subito perchè c'era tanto spazio e ci sarebbero state anche loro, tanto più che c'erano altri fratellini, ed erano tutti vestiti da Carnevale.
C'era un animatore che faceva cantare e ballare i bambini, faceva piccoli giochi di magia coinvolgendoli, e loro si sono divertiti come pazzi.
Uno dei giochi consisteva nel passarsi velocissimanente un palloncino con la musica accesa, e all'improvviso spegnersi della musica chi si ritrovava col palloncino in mano doveva alzarsi, rispondere a qualche domanda e fare una penitenza.
Ovviamente a un certo punto è toccato anche al Piccolo Orco, che era un po' imbarazzato ma si è comportato bene.
"Come ti chiami?"
"Piccolo Orco"
"E quanti anni hai?"
"Cinque"
"Hai una fidanzata?"
"No"
A queste parole Biancaneve nota una debole protesta della sua amica Awa.
Quando Biancaneve era a recuperare i cappotti, la suddetta bambina le dice che lei e il Piccolo Orco sono fidenzati.
"Ma davvero?" le risponde incredula Biancaneve.
Tornando a casa Biancaneve e il Piccolo Orco danno un passaggio alla fidanzata con mamma e sorelle. Quando scendono dalla macchina Biancaneve chiede al Piccolo Orco se davvero Awa è la sua fidanzata."Sì che è vero"
"E cosa aspettavi a dirmelo?"
"Beh, è la mia fidanzata, mica la tua"


venerdì 17 febbraio 2012

Serata tranquilla

Biancaneve è in casa senza l'Orco, perchè lui stasera lavora.
Ha messo a nanna i bambini, tutti e tre, dopo avere messo pannolini e pigiami, lavato denti, letto una lunghissima storia su Trilli e le fate della natura, avere cantato "fate la nanna coscine di pollo" e "ninna nanna ninna-o dell'arcobaleno".
Adesso si domanda che cosa potrebbe fare.
1- guardare un episodio di un telefilm che piace anche all'Orco fingendo domani di non averlo visto
2- sistemare una noiosissima pendenza lavorativa (una cosa che dovrebbe proprio fare ma che piuttosto di farla si farebbe tagliare una mano)
3- cedere al sonno senza ritegno
4- leggere un po' di quel bellissimo libro iniziato due giorni fa
5- riflettere sul fatto che ha finalmente trovato una scusa buona per non andare più in piscina con Pollicina
6- pagare il bollo auto prima che scada
7- twittare come una pazza facendo finta di vedere il festival di Sanremo (ma questo è al di sopra delle sue possibilità)
8- sistemare quella pila di documenti sul mobile dell'ingresso (ma potrebbe venire divorata da un pitone ivi nascosto)
9- adagiarsi mollemente sul divano e godersi il silenzio
Adesso ci pensa ancora un po', ma sicuramente le opzioni 2, 6 e 8 possono aspettare domani.
O anche dopodomani (Orco non arrabbiarti troppo).


lunedì 13 febbraio 2012

La faccia dell'Orco

In questi giorni di neve e gelo Biancaneve, l'Orco e i bambini sono stati molto in casa, al Castello.
Sabato pomeriggio hanno rovesciato tutte - tutte! - le loro ceste di giochi.
Quindi c'erano per terra, in una cameretta già piccola che contiene tre letti accatastati uno sull'altro con un sistema a scorrimento:
- pezzi di Lego, tanti, quelli più grossi per i bambini piccoli (grazie a Dio i pezzettini di Lego piccoli non sono raggiungibili senza l'aiuto di un adulto)
- bambole e pupazzi di peluche
- il mobiletto della cucina giocattolo con pentole pentoline e pentolette varie con altri attrezzi da cucina e vivande di diverso tipo
- cubi, cubi di gomma, cubi di cartone, cubi di plastica
- bamboline piccole, le Polly, con dei microscopici vestitini di gomma e delle ancora più microscopiche scarpette
- due Barbie una delle quali corredata di fidato cavallo
- qualche mostriciattolo tipo Gormiti, Bakugan, Trasformer
- pezzi di dinosauro da costruire
- libri
- pagine di libri staccate
- aerei di carta
- pezzi di disegni strappati
- fogli di provenienza sconosciuta
- matite colorate
- giochini stupidi tipo pezzi di sorprese degli ovetti kinder
Resa l'idea? Una cosa pazzesca. E sapete quanto ci hanno messo a combinare quel disastro?
Dieci minuti.
Sono stati ovviamente regarduiti, anche se in modo piuttosto contenuto considerando che a Biancaneve e all'Orco stava partendo un embolo ciascuno, e sono stati caldamente invitati a cercare di fare ordine.
Dopo un po' arriva il Piccolo Orco in sala con una ciotola, dicendo: "Papà, vuoi assaggiare queste caramelle?"
L'Orco, meravigliato per il solo fatto che il solitamente rancoroso Piccolo Orco gli rivolgesse la parola dopo una sgridata, risponde: "Ma certo, molto volentieri, sono alla fragola? Mmmmm, che buone!"
"No, non erano alla fragola, erano di ferro, così mangiandole ti sei rotto tutti i denti. Così impari a sgridarmi!" ed è uscito tutto tronfio e ridanciano.
Biancaneve vi assicura, non è facile lasciare l'Orco a bocca aperta.
Ma questa volta il suo figlio maggiore ci è riuscito perfettamente!!!

venerdì 10 febbraio 2012

Conflitti e baci

Il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso hanno un rapporto un po' conflittuale. Stanno sempre insieme, litigano, si danno botte, qualche volta si insultano alla loro maniera, tipo: "sei una beduina" o "sei un brutto gattasso". Però si amano e si cercano molto. Il Piccolo Orco difende la sorellina quando qualcuno le dà fastidio, lei ha dei moti di affetto verso di lui. Stasera Biancaneve li ha accompagnati a letto, il Piccolo Orco era stanchissimo e si è addormentato senza neanche ascoltare la fiaba, mentre Cappuccetto Rosso ha voluto leggere un pezzo de "Il libro della giungla". Girandosi nel letto il Piccolo Orco ha fatto cadere il cane Nuvola, uno dei suoi peluches, nel letto di Cappuccetto Rosso che sta sotto al suo; lei allora si è alzata, ha preso il cane ed è salita sulla scala che porta sul letto più alto, ha sollevato il piumino, ha messo il cane vicino a suo fratello, gli ha dato un bacio ed è tornata nel suo letto. Biancaneve non ha fratelli, ma se avesse potuto scegliere avrebbe scelto un fratello che le desse baci nel sonno.

mercoledì 8 febbraio 2012

Libertà

Biancaneve e l'Orco la scorsa settimana si sono fatti un regalo, un regalo insolito.
Un regalo un po' dispendioso.
Un regalo grande.
Si sono regalati tre giorni e quattro notti a Londra. L'Orco avrebbe scelto un'altra meta, lui avrebbe scelto Istanbul, o meglio ancora il Circolo Polare Artico o un qualsiasi altro posto silenzioso e deserto, ma Biancaneve ha insistito un po' e alla fine l'aereo è atterrato a Londra.
I nonni Orchi sono scesi al Castello e insieme ai nonni Principi si sono occupati del bambinume (licenza poetica): li hanno svegliati al mattino, li hanno portati all'asilo, sono andati a riprenderli nel pomeriggio, li hanno lavati e nutriti e li hanno messi a letto. Per quattro giorni.
Tutto ciò mentre Biancaneve e l'Orco muniti di Oyster card prendevano treni, metropolitane, camminavano, visitavano musei, camminavano ancora, mangiavano al ristorante, leggevano libri invece di favole e si addormentavano sfiniti con la consapevolezza che nessun pianto li avrebbe svegliati.
Domenica sera tornando a casa erano un po' contenti e un po' dispiaciuti, insomma, è bello partire ma è bello anche tornare a casa, soprattutto se ci sono due occhi verdi e quattro marroni ad aspettarti.
Quella notte hanno pianto tutti e tre. Così, tanto per non far perdere l'allenamento a mamma e papà.

mercoledì 1 febbraio 2012

Festa di compleanno

Ieri pomeriggio l'Orco è andato a prendere i bambini all'asilo, ha portato Pollicina dai nonni, ha caricato il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso in macchina e li ha portati al Morbidò, un capannone di proprietà del Telefono Rosa-Azzurro dove si stava svolgendo la festa della nostra vicina di casa Principessa, giunta al suo settimo compleanno. Il capannone è composto da una sala riscaldata con alcuni tavoli dove vengono appoggiati i viveri e una sala poco riscaldata dove ci sono un tappeto elastico e dei gonfiabili.
Biancaneve era al lavoro e li ha raggiunti a metà festa: una volta uscita dall'ameno luogo di lavoro e montata in macchina ha chiamato l'Orco al telefono per chiedergli come stesse andando, visto che lui piuttosto che partecipare a queste occasioni sociali si farebbe amputare una gamba.
"Sì sì, va tutto bene, il Piccolo Orco sta giocando per conto suo a fare nodi con una corda nella casetta, in verità insieme ad altri due matti come lui, e Cappuccetto Rosso va su e giù dai gonfiabili come se non ci fosse un domani"
Biancaneve si aspettava tragedie e invece tutto sommato stava andando tutto bene.
Quando è arrivata tutti si erano trasferiti dalla sala gioco alla sala merenda, Cappuccetto Rosso aveva la bocca piena in cui stava spingendo anche un pezzo di panino con le mani in modo da poter tornare a giocare più in fretta con le mani libere. Il Piccolo orco aveva in una mano un panino, nell'altra una fetta di salame di cioccolato: "Ciao Piccolo Orco!- lo saluta Biancaneve- come fai a mangiare il panino alla mortadella insieme al slame di cioccolato?"
"Mamma -dice indicando la guancia sinistra- da questa parte mastico il panino e da quest'altra -indicando la guancia destra- il salame di cioccolato!"
Insomma, un intenditore.