mercoledì 20 novembre 2013

Un sabato sereno

La scorsa settimana pioveva nei dintorni del Castello, quindi i bambini sono stati in casa più spesso del solito, poche passeggiate, poco parco e tutto il resto.
Sabato mattina finalmente il sole, ma Biancaneve e l'Orco erano proprio pigri e non avevano voglia di imbarcarsi in avventure all'esterno, considerato il fango onnipresente, così hanno optato per una serena mattinata in casa.
Serena.
Certo, sarebbe stata serena se non ci fossero state tre belve assatanate che litigavano e piangevano per qualsiasi cosa purché di scarsa importanza, tipo "stai usando il mio lego" "tu invece hai toccato quel libro che è solo mio", piuttosto che "spostati, quello è il mio posto".
I Nonni Orchi avevano invitato tutti a pranzo, per fortuna, così non c'era da cucinare in quel caos mattutino, ma anche a casa dei Nonni Orchi ci sono state urla beluine, inseguimenti, cadute, anche risate, ma di quelle che alla fine sconfinano nel pianto di qualcuno.
Così alle due e mezza Biancaneve e l'Orco hanno deciso di sfidare il fango e di fare una bella passeggiata alle porte del paese, sotto la collina, su una bella strada poco trafficata che porta ad un santuario.
Tralasciando le lamentele del Piccolo Orco che si sarebbe fatto tagliare una gamba piuttosto che uscire, all'inizio è andato tutto bene (in verità il primo tratto di strada è stato fatto in auto perchè altrimenti la passeggiata sarebbe stata troppo lunga, circa una decina di km).
Purtroppo la strada poco trafficata è poco trafficata sempre, ma evidentemente non al sabato pomeriggio. I bambini si fermavano a guardare gli uccelli, le bacche, le foglie gialle e rosse sugli alberi, tutto quello che offre la natura in un pomeriggio autunnale soleggiato, insomma, rischiando di essere travolti ad ogni piè sospinto.
Ad un certo punto Pollicina è caduta nelle foglie secche perdendo una scarpa, Biancaneve ha sollevato la bambina per rimettergliela, l'Orco ha raccolto la scarpa e con suo grande orrore si è reso conto che era sporca di cacca di cane, che ha generosamente cosparso le mani dell'Orco stesso.
Ve lo immaginate l'Orco con le mani sporche di odorosissima cacca di cane?
E' uno spettacolo vietato ai minori, improperi e insulti verso tutto il mondo animale...
Lungo la strada poi ci sono state baruffe perchè tutti raccoglievano rami da terra, ma nessuno era soddisfatto del suo mentre diventava matto per quello di uno dei fratelli.
"E' mio!"
"No, è mio! Mi è caduto e tu subito ne hai approfittato!"
Eccetera.
Pollicina non aveva fatto il suo consueto pisolino pomeridiano, di cui ha ancora parecchio bisogno, così ad una certa ora è diventata intrattabile, si piantava ululando in mezzo alla strada e non andava più né avanti né indietro.
Il Piccolo Orco ha fatto il diavolo a quattro perchè voleva fermarsi in una pasticceria a mangiare la cioccolata, ma Biancaneve e l'Orco, viste le condizioni di Pollicina, cercavano di svicolare proponendo succulente merende casalinghe.
Alla fine, per placare gli animi infervorati, hanno optato per la pasticceria, e cosa ha ordinato il Piccolo Orco? Un succo di frutta.
Pollicina non riusciva a spiegare quale pasticcino volesse, quello al cioccolato o il bignè, così ha pensato bene di spiegarlo a tutti con inusitata violenza, sdraiata per terra in mezzo al negozio, rotolandosi di qua e di là, giusto nel caso qualcuno non l'avesse sentita.
Alla fine la cameriera porta tutto al tavolo: un tè e un pasticcino per Biancaneve e  l'Orco, un succo di frutta e un cannolo per il Piccolo Orco, una cioccolata con biscotti per le bambine; Cappuccetto Rosso era così attratta dalla teiera calda che ha dovuto toccarla per forza, facendo poi un balzo indietro (visto il calore della teiera) e contemporaneamente rovesciando la sua tazza di cioccolata e sporcando, in ordine sparso: il tavolo, i capelli, la felpa, la giaccavento, i pantaloni, le scarpe da ginnastica, il pile della mamma, i jeans della mamma, le scarpe della mamma.
Bilancio della giornata: tante litigate, tante urla, tante lavatrici.



2 commenti:

ILARIA ha detto...

Lo so che non è carino da dire...considerato quello che avete dovuto passare, ma mi sono fatta delle risate incredibili che qui in ufficio tutti mi guardavano come fossi matta!
ILA

Giovanna Ravani ha detto...

Le mie rane stanno crescendo e certe scene diventano ricordi... Ma che bei ricordi.
Credevo che la caduta nelle foglie e la cacca fossero sufficienti, ma voi sapete sempre fare di meglio!!!
Continua a raccontarci, Biancaneve!!!