Da giorni Biancaneve attende la ferale notizia di dover tornare al lavoro prima del previsto. In realtà il rientro non sarebbe anticipato di molto...Biancaneve contava di rientrare a marzo part-time e ad aprile a tempo pieno, solo che non si è ancora organizzata, la ricerca della tata nonostante gli sforzi è ferma al punto di partenza, Mary Poppins si ostina a non presentarsi alla nostra porta.
E poi, mah, forse Biancaneve non ha voglia di tornare al lavoro. Anzi, non ne ha voglia di sicuro. Adesso i bambini sono tre, di cui una affetta da una mammofilia straziante, e impegnano tanto tempo e tante energie, di giorno, di notte, sempre. E allora è preoccupata, preoccupata per come andranno le cose al Castello in sua assenza, preoccupata di non riuscire a gestire tutto e anche il lavoro, preoccupata di vedere ulteriormente ridotto il proprio - già in effetti ridotto all'osso- spazio personale.
E da tanti mesi Biancaneve fa solo la mamma e la casalinga, fa bucati e cucina manicaretti, cambia pannolini, legge storie, canta ninne nanne, dispensa baci e coccole, esce al mattino in tuta e senza trucco, con i capelli da spaventapasseri, tanto, per andare all'asilo....
Insomma, per farla breve, Biancaneve è un po' spaventata all'idea di rimettersi in carreggiata, di raccogliere le forze e uscire nuovamente dal nido, perchè ogni volta è come ricominciare daccapo.
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