giovedì 23 aprile 2020

Il Castello incantato ai tempi del Coronavirus

E' passato tanto tempo dall'ultimo post e al Castello sono successe un po' di cose.
Intanto gli abitanti del Castello si sono trasferiti in un castello più grande, con un piano sopra e uno sotto e un paio di aiuole che fungono da giardino.
Ma soprattutto sono più grandi essi stessi! Tralasciando l'età dei due maggiorenni, il Piccolo Orco ha 13 anni, una passione per i fumetti, i brufoli e frequenta la terza media -o almeno la frequenterebbe se non fosse tappato in casa da 2 mesi-, Cappuccetto Rosso è una bella ragazzina di 11 anni, alta e magra , con gli occhiali blu e con il 40 di scarpe, Pollicina ha 9 anni, una forma morbida, gli occhiali rosa e un brutto carattere.
In questi giorni Biancaneve e l'Orco continuano ad andare al lavoro seppure con ritmi diversi in modo da non lasciare soli i ragazzi, che necessitano di un aiuto per stare ai ritmi della nuova scuola tra videolezioni, videoverifiche e videointerrogazioni.
Cappuccetto Rosso in verità si arrangia benissimo, lei è una tipa organizzata, addirittura compulsiva, per cui si prepara  autonomamente planning e tabelle di marcia, che segue poi alla lettera.
Figlia di suo padre.
Pollicina è una 9enne solitamente autonoma, non c'è mai stata necessità di ricordarle di fare i compiti, forse per emulazione della sorella maggiore così performante; in questo periodo invece si è trasformata in un'altra creatura,  oppositiva, pigra, non vuole neanche sedersi alla scrivania, bisogna inchiodarla alla sedia e inchiodarsi vicino a lei altrimenti il rischio di fuga è altissimo. Una fatica.
Non parliamo poi del Piccolo Orco,  un adolescente con la tempesta interiore ed esteriore che caratterizza l'età, da una parte la voglia di autonomia e dall'altra l'incapacità di gestirla, certe volte è simpatico come Cattelan e altre come Voldemort a seconda di come tira il vento: insomma, è uno molto difficile. Con lui non si sa mai quale possa essere la sorpresa dietro l'angolo.
Solo oggi Biancaneve ha ricevuto la mail di una prof che si lamentava del suo scarso impegno e più o meno nello stesso istante la telefonata della mamma di un compagno di classe che si lamentava -giustamente peraltro- degli educatissimi stickers mandati sul cellulare dal Piccolo Orco a suo figlio.
Oggi dunque era Voldemort, senza possibilità di catarsi o redenzione.
E Biancaneve si è sentita frustrata, inadeguata e sconfortata.
Con la voglia di scappare, di fare una corsa, di annegare il desiderio di defenestrazione dei figli in un aperitivo con le amiche stando molto molto vicine.
E invece non si può.
C'è il Coronavirus in agguato e per rispetto della vita di tutti si sta al Castello.
Annegando i dispiaceri nella centrifuga di mela, pera e sedano.








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