venerdì 29 luglio 2011

Certe cose cambiano, altre no

Biancaneve aveva gli occhi azzurri. Poi sono diventati verdi.
E' nata in una grande città in pianura e pensava che sarebbe sempre vissuta lì. Invece vive in un piccolo paese con tanto verde e pochi marciapiedi, in collina.
Amava la matematica. Adesso non saprebbe fare 18 x 3 senza calcolatrice.
Non prendeva la macchina perchè aveva paura di guidare. Adesso fa almeno 100 km tutti i giorni con una station wagon.
Pensava che non avrebbe fatto sesso prima del matrimonio. Invece ha fatto molto più sesso prima del matrimonio che dopo (menomale che c'è stata la fase della convivenza....).
Soffriva di insonnia. Adesso non fa in tempo a mettere la testa sul cuscino che sta già dormendo.
Era sempre preoccupata per qualcosa. Adesso si preoccupa solo quando è necessario, anche se forse comunque un po' troppo.
Diventava rossa dall'imbarazzo. Adesso è più facile che diventi verde dalla rabbia.
Andava a messa tutte le domeniche. Adesso non ci va neanche a Natale.
Odiava l'insalata. Adesso la mangia quasi tutti i giorni.
Pensava che avrebbe sempre lavorato in équipe. Invece adesso lavora da sola.
Era un'adolescente sfigata. Adesso è una donna contenta.
Però è sempre la stessa. Certe cose cambiano, altre no, ed è bello guardarsi indietro e riconoscersi nonostante tutte le vicissitudini passate. Un po' uguali e un po' diversi, se stessi ma rafforzati e ammorbiditi dal tempo e dalle esperienze. Forse è proprio questo il crescere.

giovedì 28 luglio 2011

Bambola o gormito?

Stanotte Pollicina ha fatto la matta, nel senso che ha fatto di tutto tranne dormire. Ad un certo punto Biancaneve l'ha messa nel lettone, suo luogo del desiderio, dove solitamente si calma e si addormenta, ma non c'è stato niente da fare, ha continuato a scalciare, girarsi e rigirarsi, alzarsi e sedersi. Biancaneve e l'Orco hanno fatto solo dei brevi pisolini per tutta la notte, spesso interrotti da un calcio in faccia o da una manata sulla schiena.
Allora per consolarsi stamattina hanno deciso di fare colazione fuori. Distrutti, con un diavolo per capello, mentre lei invece sorrideva e chiacchierava con tutti, come se niente fosse stato.
Hanno incontrato la mamma di Rebecca, compagna del nido di Cappuccetto Rosso, l'unica bambina di cui ci parla, una bella bambina rosa molto dolce; la sua mamma ci ha detto che Rebecca cerca continuamente la nostra Cappuccetto Rosso, che ha addirittura chiamato una bambola come lei e che questa bambola la seguirà in vacanza.
A Biancaneve e all'Orco Cappuccetto Rosso più che una bambola ricorda un gormito, ma questoè un altro discorso.
Comunque avere un'amica quando non si hanno ancora 3 anni è una cosa molto tenera: Cappuccetto Rosso e Rebecca sono bellissime quando giocano insieme e ridono, e Biancaneve è un po' più tranquilla sapendo che Cappuccetto Rosso ha un'amica da prendere per mano avventurandosi per la scuola materna, che, si sa, è  un po' meno accogliente del nido.

mercoledì 27 luglio 2011

Notizie dall'altro mondo

I nonni principi hanno deciso di prolungare la vacanza con i loro nipoti di una settimana, nonostante qualche attimo di cedimento psicofisico. Le notizie arrivano centellinate, non si sa se per orgoglio o per disperazione.
Il Piccolo Orco dorme più del solito, alle nove di mattina ha ancora la testa sotto al cuscino e riescono a convincerlo ad alzarsi solo ingolosendolo con prelibatezze principesche; ha un terribile trip per la ricerca di funghi e ogni volta che esce di casa cerca funghi come un pazzo tanto che al telefono ancora prima di dire "ciao mamma" urla "ho trovato un porcinooooo!!!!"
Cappuccetto Rosso più che una principessa è una principessa pisciona, nel senso che pare faccia pipì ad ogni ora del giorno e della notte, purtroppo nei pantaloni. Fa capricci pazzeschi, è agitata e un po' violenta, si fa cantare numerose ninnenanne in sequenza senza addormentarsi fin quando non è proprio sfinita. Cucciola. Sta un po' soffrendo la mancanza di mamma e papà, forse. O forse ha bisogno della sua casa e della sua routine. O forse la vita dei mezzani è sempre un po' difficile, questo essere certe volte grandi, ma non abbastanza, e certe volte piccoli, ma non abbastanza.
In conclusione, questa settimana Biancaneve e l'Orco stanno facendo la ricarica di pazienza e serenità. in attesa della tempesta. Si sa, la calma è la virtù dei forti.

martedì 26 luglio 2011

Libri

Biancaneve non ha molto tempo libero, un pochino di più in questi giorni, ma comunque poco. L'unico hobby che riesce a coltivare sempre e comunque è la lettura, anche se il numero e il tipo di libri letti varia molto a seconda del periodo, per via del tempo a disposizione e dell'inclinazione del momento.
Biancaneve ricorda il momento esatto in cui ha capito che leggere le sarebbe sempre piaciuto: faceva la terza elementare e aveva preso un libro dalla biblioteca della classe, Robinson Crusoe. Era un libro grande, vissuto, con qualche disegno, ma quello che la affascinava erano le parole, la storia raccontata; ricorda di essere stata sveglia di notte per arrivare tutto d'un fiato fino all'ultima pagina.
E da lì non ha mai smesso, ha letto un po' di tutto, classici, moderni, contemporanei, italiani e stranieri, gialli, neri, rosa e sempreverdi, qualcosa di attualità, qualcosa di poesia. Dipende dal momento. Da bambina ricorda i grendi classici per ragazzi, i vari pirati e corsari, le piccole donne, i bambini orfani con le loro scalate sociali, e poi i romanzi della giovinezza, Siddartha, il giocane Werther, il giovane Holden, Oscar Wilde, e poi i francesi, e i russi. In mezzo Agatha Christie al completo. E poi tutto il resto, le storielle o i romanzi di denuncia.
All'inizio prendeva i libri dalla biblioteca della scuola, poi da quella molto fornita del quartiere, senza contare i regali dei natali o dei compleanni. Ad un certo punto ha potuto permettersi di comprarli e non ha mai smesso: la droga di Biancaneve, i libri. Difficilmente riesce a resistere e ne compra tanti, nelle librerie o nei negozi on line, e li legge tutti, magari dopo qualche mese di attesa nello scaffale dei libri da leggere (diverso da quello dei libri letti a causa del maniacale marito).
Il piacere di sfogliare un libro è impagabile, toccare le pagine, annusarle, immaginare tutte le storie vere o inventate che vi sono racchiuse; Biancaneve non sa se riuscirà a rassegnarsi agli eBooks, per adesso ancora si rifiuta.
Poco tempo fa c'è stata la scoperta delle graphic novels, e in questi giorni la lettura in corso è "Maus" di Art Spiegelman. Bellissimo.
Ecco, un'idea. Biancaneve aggiungerà un gadget con la lettura in corso.
Voi amici che condividete questa passione, scrivete a Biancaneve, consigliatele il libro che avete nel cuore, o anche solo ditele quello che state leggendo. Lei cercherà di leggere tutto quello che le manca.

lunedì 25 luglio 2011

Nostalgia montana

Nel weekend Biancaneve, l'Orco e Pollicina sono andati in montagna a trovare il resto della famiglia; i nonni Principi parevano un po' stanchi e provati, tanto che non hanno aspettato né uno né due e si sono imboscati fino alle sette di sera.
E' stato bellissimo vedere il Piccolo Orco e Cappuccetto Rosso correre incontro a mamma e papà, Biancaneve si è commossa e si è ricordata di quando da bambina aspettava i weekend per vedere i suoi genitori che la raggiungevano dopo la settimana lavorativa.
Domenica mattina c'è stato qualche raggio di sole e tutto il Castello ha fatto una passeggiata in pineta, dove Biancaneve ha incontrato dei vecchi amici, quelli con cui giocava da bambina.
C'era il timido con i capelli rossi e le lentiggini, che adesso ha una bella moglie e due bambine, la bellissima con il cuore gonfio, anche lei con marito e tre bimbi, la cicciottella sempre allegra con un marito altrettanto cicciottello e un bambino biondissimo, la sofisticata magrissima in tuta da ginnastica con due bambine, lo snob impenitente con una compagna snob anche lei e un bambino simpaticissimo. E altri.
Il tempo passa, Biancaneve e i suoi amici erano bambini che si spingevano sull'altalena e giocavano a pallone, erano ragazzi che facevano le ore piccole raccontandosi i primi amori. Adesso hanno più o meno quarant'anni, hanno un lavoro, sono quasi tutti mamme e papà, i loro bambini fanno amicizia e chissà cosa si racconteranno dei loro genitori...

venerdì 22 luglio 2011

Pace

Come ormai saprete Biancaneve e l'Orco sono momentaneamente orfani dei due figli maggiori, che sono in montagna con i nonni principi.
Al Castello si sente la loro mancanza.
A parte una giornata di rabbia pazzesca, l'ultimogenita trotterella e chiacchiera serenamente, e quando Biancaneve torna a casa dal lavoro trova l'Orco e Pollicina tranquilli, che giocano dopo essere andati a fare un giro al parco. Non si sentono urla, schiamazzi, pianti, non si trovano mutande per terra, pezzi di puzzle, matite. Solo qualche giochino per piccoli.
In questi giorni, dunque la vita è stata un po' diversa dal solito, e Biancaneve e l'Orco hanno:
- visto Harry Potter al cinema (sogno segreto di Biancaneve da qualche settimana)
- guardato un paio di film su sky
- addirittura seguito il TG tutte le sere
- cenato fuori
Oggi hanno in programma un giro in centro con eventuale aperitivo da fidanzatini.
Ma la cosa più bella è stata non litigare. Come non capitava da un po'.
Biancaneve e l'Orco amano tantissimo i loro bambini, ma evidentemente sono sempre un po' tesi, sul chi-va-là, sempre presissimi dalle occupazioni genitoriali tanto da dimenticare che si sono sposati perchè volevano stare sempre insieme indipendentemente da tutto il resto.
E in questi giorni stanno in parte recuperando il piacere di essere due (anche se in realtà sono in tre)

giovedì 21 luglio 2011

Perchè l'Orco è un orco 3

Biancaneve e l'Orco pensavano di essere in vacanza, con la sola Pollicina a casa. Soltanto che da ieri Pollicina ha deciso di essere mooolto pesante, non vuole mangiare, piange o si lamenta continuamente, tanto da sembrare Cappuccetto Rosso nel suo periodo d'oro.
Ieri sera Biancaneve aveva proprio voglia di andare a cena in una trattoria raggiungibile a piedi dal Castello, ma ha dovuto rinunciare per via della lagnosità della suddetta.
Finalmente alle dieci l'Orco riesce a metterla nel suo lettino che, per motivi logistici, si trova ancora purtroppo nella camera padronale; dopo una mez'oretta anche Biancaneve e l'Orco vanno a dormire, o meglio, credevano di andare a dormire, invece sono stati svegliati una decina di volte dagli urli squassanti dell'inconsolabile bambina.
Biancaneve si è alzata cinque o sei volte per darle il ciuccio, per consolarla un po'.
Anche l'Orco si è alzato. Una volta. Maledicendo tutti.
Al successivo urlo Biancaneve è tramortita nel letto, sveglia forse, o in dormiveglia, non si sa.
Sente una voce baritonale proveniente dall'altro lato del letto: "Dalle una Tachipirina"
"Dalle una Tachipirina"???????-pensa Biancaneve. "Ma tu non le hai le gambette per alzarti e andare a prendere lo sciroppo e la siringa per darglielo? Ma chi sono io, Babbo Natale?" E del fumo esce dalla testa di Biancaneve.
Ma nessuno si alza. A un certo punto Biancaneve si porta la piccola rompiscatole nel letto.
E l'Orco, il paziente, amorevole e casalingo Orco, cosa fa?
....
Si alza e va a dormire nel letto del Piccolo Orco. Lasciando Biancaneve, che per inciso sta facendo un doppio lavoro e i soliti 100 km al giorno ad occuparsi di Pollicina: le dà il famoso sciroppo e la rimette nel lettino fino a che non si riaddormenta.
Certo, un po' arrabbiata aveva acceso la luce del corridoio e chiuso la porta meno delicatamente del solito.
Cosa di cui l'Orco, sempre amorevolmente, si è lamentato.
Ecco perchè è un orco, lui è proprio un orco nell'anima.
Menomale che si fa perdonare di giorno. Certe volte.

mercoledì 20 luglio 2011

Rientro

Come sapete le vacanze al mare hanno trasformato la famiglia felice del castello incantato la "famiglia nervosa".
Venerdì sera, però, pulita la casa e sistemati armi e bagagli la famiglia nervosa è montata sulla carrozza station wagon ed è rientrata nella ridente cittadina lombarda dove risiede abitualmente.
Sabato la lavatrice è stata rimessa in pista ed ha sfornato parecchi bucati, sabato sera Biancaneve ha preparato una nuova valigia, più piccola, e domenica tutta la famiglia ha accompagnato i bambini grandi in montagna dai nonni principi.
Ebbene, sì, l'abbiamo fatto, li abbiamo lasciati per la prima volta dai nonni per una settimana, alternanti tra serenità, nostalgia e sensi di colpa.
E adesso cominciano le vacanze vere, anche se Biancaneve sta facendo un doppio lavoro.

martedì 19 luglio 2011

Ineccepibile

"Il mare è bellissimo perchè ci puoi fare la pipì dentro che tanto non ti vede nessuno"
Il Piccolo Orco

lunedì 18 luglio 2011

Pianti e capricci

Ecco, in una giornata al mare, i motivi di pianto di Cappuccetto Rosso (che evidentemente è un po' agitata):
a casa:
- "non voglio fare colazione al bar, voglio fare colazione a casa"
- "non voglio togliere il pigiama, voglio uscire in pigiama"
- "non voglio mettere il costume"
- "non voglio mettere questi sandaletti a pois, voglio quelli brillanti"
La famiglia felice, che per l'occasione è diventata la famiglia nervosa, esce finalmente di casa.
E il lamento ricomincia.
- "voglio andare in macchina, non a piedi"
- "voglio salire sul passezzino" (non ci va da quando aveva 18 mesi)
"Azz... sono solo le 8"- pensano Biancaneve e l'Orco.
Si va finalmente a fare colazione,e tra paciugate inenarrabili e latti rovesciati la famiglia nervosa si nutre, peccato che a un certo punto Cappuccetto Rosso si alzi e scappi di qua e di là e qualcuno si debba alzare a rincorrerla.
Si fa una lunga passeggiata fino a una spiaggetta di sassi in riva al mare, dove si liberano i bambini grandi, Pollicina si addormenta per il suo routinario pisolino del mattino e Biancaneve e l'Orco leggono un po'.
Poi si ricomincia la tortura cinese:
- "non voglio andare a casa, devo fare un'altra pappa al granchio" e poi non vuole vestirsi, non vuole mettere i sandali perchè ha mal di pancia, o mal di gola, non vuole camminare, litiga con suo fratello che dal canto suo non è certo un angioletto e la provoca continuamente, piange perchè vuole bere
Una volta a casa non vuole togliere i sandali, vuole l'acqua, non quella che c'è ma un'altra.
Vuole disegnare ma poi tutte le matite finiscono per terra, dove pollicina le raccoglie diligentemente e le mangia, consuma risme di fogli perchè fa un piccolo scarabocchio su ogni foglio e poi gira la pagina, piange perchè si è fatta male da qualche parte, perchè il Piccolo Orco le ha dato le botte, perchè vuole vedere i cartoni, perchè non vuole fare il pisolino.
Insomma, un piagnisteo continuo.
Biancaneve cede due settimane al mare per due settimane di lavoro.

giovedì 14 luglio 2011

Mare

Biancaneve e' una donna del nord.  Una di quelle creature un po' crepuscolari dalla pelle troppo chiara che amano la nebbia, il freddo, le foglie che si colorano e poi cadono, la neve, il buio alle cinque del pomeriggio. 
Ma quando per qualche tempo si trova in vacanza al mare le capita di domandarsi come sarebbe vivere in un posto dove l'inverno non c'e', o e' solo meno rigido. 
E si chiede se non le piacerebbe, in fondo, vivere al mare, dove l'estate comincia ad aprile e finisce ad ottobre, dove tutti sono abbronzati e anche le cicciottelle sembrano piu' magre, dove a perdita d'occhio e ancora oltre c'e il blu, dove qualche volta c'e il vento che spazza il cielo e i gabbiani sembrano fermi anche se stanno volando,  dove le onde possono essere così imponenti da infrangersi sugli scogli e inondare la passeggiata, dove il profumo dell'acqua e del sale si confonde con quello dei fiori.
E si chiede anche se qualcuno ha mai visto nevicare su una spiaggia.
E allora pensa che tutto sommato potrebbe rinunciare alla nebbia e che al mare starebbe benissimo.

venerdì 8 luglio 2011

Cibo per i feriti

Cappuccetto Rosso, tra le altre cose che ha combinato in questi giorni, ha pensato bene di rompersi i due incisivi centrali, che sono risaliti nella gengiva provocandole un voluminoso ematoma che la fa assomigliare ad un piccolo roditore.
Quindi fa un po' fatica a mangiare certe cose dure e preferisce quelle morbide.
"Papa'-dice ad un certo punto offrendo il dito indice all'Orco- non riesco a mangiarmi le unghie...me le mangi tu?"



lunedì 4 luglio 2011

Una tranquilla mattinata di vacanza

Qualcuno ha idea di cosa significhi andare in vacanza con tre figli che insieme hanno 8 anni e mezzo?
Più che una vacanza e' una sessione di lavori forzati.
Da quando siamo arrivati al mare Pollicina non vuole saperne di dormire, o meglio, di dormire di notte, visto che di giorno dorme benissimo.
E quindi le giornate partono un po' male fin dal principio perché abbiamo sonno. Tra le sei e mezza e le sette avviene il risveglio definitivo della suddetta, e di solito alle sette e dieci sono tutti pronti e operativi.
Prepariamo i bambini per uscire: togliamo pigiami e pannolini, laviamo visi e sederi e vestiamo tre creature per lo più poco collaboranti con costumini e magliette.
Prepariamo un biberon col latte per Pollicina che lo tracanna alla velocità della luce, affamatissima.
Prepariamo la borsa per uscire:

teli mare per tutti
costumi di ricambio
scarpine da mare,perché qui ci sono gli scogli
creme solari di due tipi
acqua in biberon e bottiglietta
pannolini di ricambio e salviette umidificate per ogni evenienza
soldi
telefoni
cappellini
retino per il Piccolo Orco che adora inseguire e catturare granchi
biscotti per Pollicina
libri per me e l'Orco, perché chissà mai che riusciamo a leggere due righe
copertina di cotone per proteggere il sonno di Pollicina dal sole cocente

Insomma, più che una borsa, una carovana.

Poi, dopo una lunga passeggiata, di circa tre km, ci fermiamo in un bar all'aperto a fare colazione, e li' c'e da litigare con Cappuccetto Rosso per farle bere il latte, per farle mangiare la brioche ordinata da lei e non quella ordinata da qualcun altro, per farla stare seduta sul tavolo, per non farla giocare con le bustine di zucchero, per non tirarsi addosso qualcosa, per convincerla a non urlare che le scappa la pipi' soprattutto se non e' vero, ma ovviamente lo si scopre solo dopo averla portata nel bagno non proprio pulitissimo del bar, dove lei ha comunque cercato di toccare ogni cosa, anche la meno attraente.

Alla fine arriviamo in spiaggia.
Ma questo ve lo racconto un'altra volta.

Biancaneve