giovedì 30 giugno 2011

Conversazione a tavola

Chiacchierata tra fratelli a tavola.
Cappuccetto Rosso dice al Piccolo Orco: "Tu sei un maschio? sei un maschio come il papa'? "
"Si', io sono un maschio proprio come il papa' "
E lei replica: "E io sono una maschia come la mamma! "
La quale mamma, ignara, non sapeva di essere una maschia.
Sapeva di essere tante cose, ma una maschia proprio no.

lunedì 27 giugno 2011

Un'idea balzana

Tra qualche giorno Biancaneve e l'Orco partiranno per le vacanze.
A parte il fatto che ancora non hanno deciso se andare al mare o in montagna (e non è esattamente un problem da poco), le partenze suscitano sempre una certa agitazione al Castello.
Una volta Biancaneve e l'Orco sono stati a Venezia per 5 giorni con uno zaino di quelli che si usano per andare a scuola con dentro il bagaglio di entrambi.
Un borsone per 3 settimane in Scozia.
Una valigia rigida per un mese in Australia, e già quella volta si erano allargati un po', ma era il viaggio di nozze.
Adesso partire significa preparare una carovana.
Intanto per fare i bagagli bisogna lberarsi per qualche ora dei bambini, e già questo non è facile come potrebbe sembrare.
E poi bisogna pensare a un sacco di cose:
-passeggino
-lettino da campeggio con relativi materassino e biancheria
-sponda per lettino singolo
-seggiolino da attaccare al tavolo per mangiare
-biberon, almeno 2 se non 3
-bicchieri di plastica, quelli dell'Ikea colorati, perchè quelli cosiddetti di carta che poi sono di plastica non vanno bene perchè sono troppo leggeri
-termos per trasportare il pappone di chi a 1 anno non ha ancora neanche un dente
-fasciatoio portatile
-scorta di pannolini per la necessità dei primi giorni
-creme e cremine varie, per culetti, per dermatiti, per eritemi, per il sole (protezione 50)
-traverse di cerata per le pipì notturne
-orso Pilù
-Nani
-libri per bambini da leggere
-libri da disegnare o fogli
-matite colorate
E poi, quantità innumerevoli di vestiti di 3 taglie diverse, pigiamini e scarpe.
E il viaggio in macchina.
Ecco perchè, tutto sommato, anche restare al Castello non è un'idea da buttare via.

mercoledì 22 giugno 2011

Amore incontrastato

Biancaneve è un po' stanca e litigiosa in questi giorni, con i bambini, con l'Orco, con se stessa, forse perchè il lavoro a tempo pieno di questa settimana non le lascia molto spazio.
E sapete chi c'è a farle ritovare la retta via?
Con tutto l'affetto di cui è capace, il Piccolo Orco.
Qualche giorno fa Biancaneve e l'Orco hanno avuto una discussione un po'sopra le righe in cucina e Biancaneve era visibilmente altarata. Il Piccolo Orco, che era seduto silenziosamente sul divano, si è avvicinato quatto quatto e senza proferire verbo le ha dato una carezza e un bacio, e poi se ne è tornato di là. Come a dire "Ti difendo io".
Biancaneve si è intenerita talmente tanto da ripromettersi di non discutere mai più vicino ai bambini.
Ieri sera con degli amici si parlava del fidanzato di Cappuccetto Rosso e qualcuno ha chiesto al Piccolo Orco se anche lui avesse una fidanzata; lui, facendo il ritrosetto ha detto che la sua fidanzata è la mamma. A Biancaneve in seguito ha detto "Mamma io da grande voglio sposare te".
Biancaneve gli ha spiegato che da grande incontrerà una ragazza a cui vorrà così tanto bene che vorrà stare sempre con lei, ma sotto i baffi si godeva questo amore incontrastato, così, per fissarlo e riportarlo alla mente quando avrà 15 anni e della mamma non ne vorrà proprio sapere.

PS. Cari amici di Biancaneve, amici dell'Orco, visitatori che per caso capitate al Castello, se quello che scrivo vi diverte almeno un po', fatevi vivi, seguitemi, commentatemi, non abbiate paura, parlate con me, perchè scrivere sapendo di essere letti è ancora più bello!
Biancaneve

martedì 21 giugno 2011

Monografia su Cappuccetto Rosso

Biancaneve e l'Orco riescono sempre a stupirsi di quanto differiscano tra loro i bambini.
Cappuccetto Rosso è una bambina davvero socievole, si alza cantando e si addormenta asempre cantando.
Riesce a parlare anche con i sassi, figuriamoci con gli altri bambini. Quelli della sua età non le incutono proprio nessun timore, e neanche quelli un pochino più grandi di lei, è intimidita solo quando sono tanti o sono davvero fuori dalla sua portata. E' matta, coraggiosa e spericolata. Qualche sera fa tutta la famiglia è stata a cena ad una sagra in cui c'era una "città gonfiabile", tanti gonfiabili tutti vicini. Lei, la più piccola di tutti i bambini presenti, era la più scalmanata, andava su e giù su questo gigantesco scivolo gonfiabile senza paura; un bambino grande, di 6-7 anni l'ha spinta e lei l'ha affrontato con una bella faccia decisa e lo sguardo corrucciato.
"Cappuccetto Rosso, cosa c'è che non va?"
"Sto fasendo la fassa scura a quel bambino grande che mi spinge".
Viene invitata alle feste di compleanno degli altri bimbi e ha perfino una specie di fidanzato, che durante il sonnellino pomeridiano al nido si alza e va a dormire sul materassino con lei.
Quando sarà grande l'Orco diventerà matto.

lunedì 20 giugno 2011

Rituale soporifero

Biancaneve e l'Orco non hanno mai faticato per far mangiare i loro bambini. Diversamente hanno sempre avuto qualche problema con il sonno.
Il Piccolo Orco dall'età di sei mesi dorme tutta la notte, ma si è sempre addormentato in braccio fino a quasi tre anni.
Cappuccetto Rosso non ha dormito una notte intera fino a due anni e mezzo, si è svegliata fino a 10 volte per notte fino a 15 mesi e anche adesso si farebbe tagliare una gamba piuttosto che andare a dormire.
Pollicina è una via di mezzo tra i due, uno che dorme tanto e uno che dorme poco. Anche lei si addormenta in braccio, una notte dorme e un'altra si sveglia tre o quattro volte gridando come una matta.
Il rito della nanna è un po' lungo e faticoso, cosiderando che avviene dopo una giornata alla fine della quale Biancaneve e l'Orco sono stremati. Stasera, per esempio, l'Orco ha fatto la doccia al Piccolo Orco e a Cappuccetto Rosso mentre Biancaneve ha cambiato Pollicina; poi Biancaneve ha fatto lavare i denti ai bambini grandi, uno alla volta, ha letto due fiabe, una per uno, ha fatto fare due pipì, li ha accompagnati a letto e ha cantato due ninnenanne, sempre una per uno. L'Orco intanto metteva a letto Pollicina.
"Finalmente ce l'abbiamo fatta!" pensavano i due adulti cospiratori, "adesso possiamo chiecchierare, guardare un film e mangiare un ghiacciolo. O magari andare a dormire anche noi"
E invece, dal nulla è sbucato fuori il Piccolo Orco: "Io non ho sonno. Gli occhi si chiudono perchè hanno sonno, ma hanno sonno loro, non io."
Il lungo rituale non è servito a niente.

venerdì 17 giugno 2011

Orecchie da mercante

Al Castello Incantato i pannolini non sanno cosa fare, quelli taglia 4 di Pollicina imperano sovrani, quelli taglia 5 di Cappuccetto Rosso stanno per essere messi in pensione in attesa dell'utilizzo da parte del successivo consumatore, quelli taglia 6 del Piccolo Orco hanno recentemente fatto la loro comparsa, visto che di notte proprio sembrano essere necessari.
Considerando che Cappuccetto Rosso togliendo il pannolino di giorno non lo vuole neanche di notte, ci si ritrova nella condizione di un maggiore disagio del fratello maggiore, e allora Biancaneve cerca di  farlo bere poco alla sera, di convincerlo a fare pipì sempre appena prima di andare a letto e di fargli pesare la cosa il meno possibile.
"Piccolo Orco, devi dire al tuo pisellino di non fare la pipì nel letto, che la pipì si fa solo nel water"
"Ma mamma, come faccio a dirglielo? Il pisellino non ha le orecchie, non mi sente!".

giovedì 16 giugno 2011

Scaramucce, cani e mezzi di trasporto

L'Orco e Biancaneve hanno comprato per il compleanno di Pollicina tre libri, e nessun giocattolo, visto che ne hanno la casa piena.
Uno di questi libri è piaciuto molto a Cappuccetto Rosso, che l'ha subito "preso in prestito" e l'ha sfogliato per tutto il pomeriggio, un po' da sola e un po' accompagnata. Ci sono due coniglietti che svolgono varie attività accompagnati da altri animali.
"Mamma, guarda, un monopattino!" dice Cappuccetto Rosso tutta contenta di aver riconosciuto il suo prediletto mezzo di trasporto.
"Ma va, non è un monopattino- ribatte suo fratello- è un cane bassotto"
"Non è un cane, è un monopattino con gli occhi e le orecchie, te lo dico io"

mercoledì 15 giugno 2011

Cara Pollicina

Cara Pollicina,
è passato un anno da quando ci sei.
Quella notte il cielo era nuvoloso, il papà stava lavorando ma la mamma sospettava che saresti arrivata. E allora ha chiamato il nonno e si è fatta accompagnare all'ospedale, mentre la nonna restava con i tuoi fratellini e il papà scomodava mezzo mondo per arrivare in tempo.
Il cielo nuvoloso è diventato pioggia e al mattino sei arrivata.
E da allora hai riempito la nostra vita, anche se non lo sapevamo in quattro ci mancava qualcosa.
Oggi hai spento la tua prima candelina e hai avuto la tua prima torta di compleanno, una crostata con la marmellata di albicocche, dove hai affondato il tuo dito indice, quello che usi per esplorare il mondo. Hai aperto i tuoi regali , ma quello che ti è piaciuto di più è stato strappare la carta colorata.
Uno è un bel numero, intero e tondo, come le tue guance che attirano baci. Da un paio di settimane cammini, fai un po' di passi neanche tanto stentati per raggiungere quello che ti interessa, che spesso sono io, ed è bellissimo aspettarti mentre arrivi trionfante e ridi.
Ti ho allattato fino ad oggi, ma tu hai voglia di crescere e di mangiare i biscotti e allora da domani faremo colazione tutti insieme. Così la finirai di cercare briciole sotto il tavolo!

Buon compleanno Pollicina!
La tua mamma

martedì 14 giugno 2011

Fiabe

Biancaneve pochi giorni fa ha comprato due libri per i bambini, "Hansel e Gretel" e "Il pifferaio di Hamelin".
Le sembrava di leggere dei libri dell'orrore.
"Mamma, ma perchè il boscaiolo vuole lasciare i suoi bambini nel bosco?"
"Mamma, ma la strega poi muore se la mettono nel forno?E dove vanno le streghe quando sono morte?"
Biancaneve era un po' imbarazzata, per non parlare di quando i bambini di Hamelin sono entrati nella fessura di una montagna seguendo il pifferaio magico.
Biancaneve amava le fiabe quando era piccola, e continua ad amarle, ma in effetti alcune sono proprio truculente e un po' macabre, tipo Barbablu che faceva fuori tutte le sue mogli o Scarpette Rosse che finiva coi piedi amputati, o la Piccola Fiammiferaia che moriva di freddo.
Perchè ai bambini piacciono tanto?
Perchè sono magiche, hanno un forte potere evocativo hanno un sapore di infanzia e di sogno.
Perchè ascoltandole si può sentire il profumo del cestino che Cappuccetto Rosso portava alla nonna, si può sentire il suono del piffero, si può avere voglia di dare un morso alla mela della strega, si può sentire l'abbraccio del principe.
Perchè forse aiutano i bambini a superare alcune paure sentendosi più forti.
Perchè nelle fiabe i cattivi sono sempre cattivi ei buoni sono sempre buoni.
In ogni caso, prima della nanna, sarà meglio leggere una fiaba a lieto fine, altrimenti al Castello si dormirà ancora di meno.

lunedì 13 giugno 2011

Ripannolinamenti e spannolinamenti

Al Castello siamo alle prese con lo spannolinamento, per due figli su tre.
Togliere il pannolino al Piccolo Orco era stato abbastanza semplice, eravamo al mare, lui aveva 2 anni e 8 mesi, quando siamo arrivati abbiamo tolto il pannolino e per i primi tre giorni ha fatto pipì un po' dappertutto, in casa, al parco, a casa dei vicini, in spiaggia. Però ha capito in fretta, e poi gliel'abbiamo tenuto solo di notte. Il problema è che non l'abbiamo ancora tolto. O meglio, l'avevamo eliminato, ma dopo un po' di mesi di pisciate notturne con relativo lavaggio mattutino di lenzuola, circa 4-5 volte la settimana, con perenne stendino dei panni in casa, abbiamo deciso di rimettere il pannolino notturno. Che al mattino è sempre strapieno. Desolante.
Invece con Cappuccetto Rosso è stata una cosa più indaginosa, avevamo fatto un debole tentativo l'estate scorsa, ma non aveva ancora compiuto due anni. Abbiamo tentato di nuovo a febbraio, ed è stata una tragedia, pipì e cacca ovunque e comunque, così dopo una settimana abbiamo rimesso l'utile pannolino. Da una decina di giorni stiamo riprovando, la fanciulla ha 2 anni e 9 mesi e forse ce la facciamo.
Adesso fa anche ridere: "papà, c'è uno gnocco".
"Hai mangiato gli gnocchi all'asilo?"
"No, ma qui c'è uno gnocco" -dice mentre si sfrega i pantaloni.
Il papà stava svenendo ma ce l'ha fatta a stare ritto sulle sue gambe e l'ha sistemata. Menomale che per una volta questo lavoro infame è stato risparmiato alla mamma che era fuori casa.
Dopo qualche giorno di tribolazioni pare che il concetto sia passato, e stamattina all'asilo non ha neanche salutato la sua maestra, le è corsa incontro per informarla, non senza una certa soddisfazione: "Irene, ho fatto la cacca nel vasino!!!".
"E il pannolino?"
"Il pallolino l'ho buttato via"
E da due giorni il pannolino è asciutto anche al mattino.
Nei giorni scorsi ho ammirato tantissimo le mamme che usano i pannolini lavabili, ecologici finchè vuoi, ma forse proprio un po' schifosini.
Noi, di pannolini ne abbiamo consumati tanti, ma tanti. L'equivalente di un volo a new York, più o meno.
Ecco. Cercherò di essere ecologica in qualche altro modo.
Per il momento ho votato sì al referendum.

venerdì 10 giugno 2011

Tristezza

Oggi Biancaneve è triste. Veramente è da due o tre giorni che è triste. Di una tristezza grigia e cupa, senza reale motivo, forse per uniformarsi al cielo che vede fuori dalla finestra, come se fosse novembre.
Certe volte si sente sopraffatta, da tutte le cose da fare, dagli impegni anche solo mentali. Dalle urla, dai litigi, dalle necessità, dagli obblighi, dal sonno, dal disinteresse, dalle preoccupazioni, anche quelle degli altri.
E allora vorrebbe volare, essere un'altra persona in un altro luogo, almeno per un po'. E allora si sente anche in colpa per aver avuto questo pensiero e si sente il cuore gonfio.
E allora piange. Solo un pochino. Forse solo per fermarsi  qualche minuto, perchè certe volte pensa di non farcela a stare dietro a tutto, a correre, preparare, organizzare.
E poi va meglio.

giovedì 9 giugno 2011

Gradi di velocità

In viaggio per andare all'asilo, sotto la pioggia battente.
"Mamma, è più veloce la Subaru o la Peugeot?" dice Cappuccetto Rosso.
"Cappuccetto Rosso, la Ferrari è la più veloce del mondo, vero mamma?" ribatte il Piccolo Orco.
"Certo, la Ferrari in effetti è velocissima"
"Allora, mamma, perchè non compriamo una Ferrari?"

mercoledì 8 giugno 2011

Agenda

Cose da fare nei prossimi 10 giorni:
- comprare un regalo per il primo compleanno di Pollicina
- comprare un regalo per la nonna principessa che compie gli anni e ha anche bisogno di coccole
- andare a trovare M e tutta la sua famiglia
- andare a tagliare i capelli perchè assomiglio a un cespuglio
- portare Cappuccetto Rosso a giocare a casa del suo amico Simone, che l'ha invitata diverse volte, ma io non riesco mai a portarla
-ordinare le tende nuove della sala
-andare a ritirare la stilografica riparata (rotta dal Piccolo Orco in un pomeriggio di delirante marachellismo)
- comprare un costume preferibilmente nero e intero, forse un po' triste ma dimagrante
- dimagrire (ah ah ah)
-segnare le ultime spese sul programma delle spese (da quando l'Orco è a casa sono rimasta indietrissimo perchè non mi lascia mai il computer)
- smettere di allattare Pollicina (sob)
- finire di mettere a posto l'armadio dei bambini, e cioè fare una cernita dei vestiti di tutti e tre per decidere se vanno bene, se andranno bene a qualcun altro, se andranno bene a qualcuno al di fuori della nostra famiglia (per esempio le magliette da baseball o quelle con dei disegni proprio da maschio, per non minare l'identità sessuale delle bambine)
-uscire a cena con l'Orco prime delle vacanze in cui saremo 24 ore su 24 con tutti e tre i bambini e tutte le cene fuori saranno vietate
-andare dalla commercialista che da tre giorni mi fa squillini al telefono che io ho deliberatamente deciso di ignorare
- cercare un'enciclopedia adatta a rispondere alle innumerevoli domande del Piccolo Orco.
Devo concentrarmi almeno su qualche voce.

martedì 7 giugno 2011

Certe volte serve il dentista

Ore 21.15, in bagno. Biancaneve assiste il Piccolo Orco che fa pipì prima di andare a dormire, perchè è troppo stanco e da solo non ce la fa.
"Mamma, ma da dove sbuca fuori la pipì?"
"Ma Piccolo Orco, dal pisellino!"
"C'è un buchino?"
"Certo, c'è un buchino apposta. Sai che oggi ho visitato un bambino che aveva due buchini nel pisellino invece di uno?"
"Davvero? Allora è ammalato...aveva il pisellino cariato?"

lunedì 6 giugno 2011

Ad un amico

Un tempo eravamo tu e io, giovani e poco spavaldi, un po' imbranati, con pochi passi e una storia breve da raccontare.
Siamo stati compagni di classe per tanto tempo, ma per qualche anno non ci siamo piaciuti; poi un giorno ci siamo parlati e da allora abbiamo camminato tanto, a piedi, per le vie della città, e poi in macchina, quando c'era la pioggia o faceva freddo.
Abbiamo fatto tanta strada. Lunga, a tratti scorrevole e a tratti tortuosa e difficile, costellata da pianti e risate e domande e risposte e sogni e progetti.
E a un certo punto abbiamo incontrato dei compagni di viaggio.
Tu sei la ragione per cui credo che qualche rara volta sia possibile essere amici se si è uomo e donna, non sei mai stato qualcosa di diverso da quello che sei e pochi sono vicino al mio cuore come ci sei tu.
Oggi è nato il tuo terzo bambino. E io sono tanto felice per te e per la tua famiglia.
Un tempo eravamo tu e io, adesso siamo in dieci. E abbiamo ancora un sacco di strada da fare.

venerdì 3 giugno 2011

Dubbi e domande

Il Pccolo Orco da un mesetto a questa parte è alle prese con ragionamenti macabro-filosofico-religiosi.
"Mamma, ma i morti vanno in cielo?"
"Certo, Piccolo Orco, vanno in cielo"
"Ma non andavano mica al cimitero?"
"Sì, in effetti vanno al cimitero, e poi la loro anima vola in cielo"
"E cosa gli fanno al cimitero? Gli mettono le ali?"
Biancaneve è un po' imbarazzata. "Sì, in un certo senso "
"Mmhh. Ma dobbiamo andarci anche io e te in cielo?"
"Eh sì, ma fra tantissimissimi anni, quando saremo tanto tanto tanto vecchi"
"Ma quando sei in cielo non puoi più tornare qua dove siamo adesso?"
"Credo proprio di no, ma il cielo deve essere un posto bellissimo"
"Allora, se non si può tornare qua io non voglio andarci"

giovedì 2 giugno 2011

Inconsapevole

A tavola dai nonni Orchi.
"Mamma, io adesso mangio tantissima cotoletta, tantissimi pizzoccheri, mangio tutto quello che c'è nel mio piatto e anche nel vostro e poi divento grandissimo grandissimo come un orco"
Biancaneve risponde, forse un po' a denti stretti: "Ma  tu, anche senza saperlo, sei già un piccolo Orco!"

mercoledì 1 giugno 2011

Gigioneggiamenti

Eccomi.
Durante la corsa dell'altroieri pensavo agli uomini, grandi e piccoli. I maschi, insomma. A come sono diversi dalle ragazze.
Cappuccetto Rosso quando ha un grissino, un dolcetto o una banana, ne offre sempre un pezzo a suo fratello, di slancio, generosamente, com se fosse strano non farlo, mentre il Piccolo Orco si degna rare volte di darne a lei solo un pezzettino minuscolo che si intravede con la lente di ingrandimento.
Il nonno Principe ieri è andato a prendere i bambini all'asilo e ha pensato bene di lasciare appoggiata sull'armadietto la sacchetta di Cappuccetto Rosso con dentro le sue mutande generosamente cosparse di cacca, cosicchè stamattina ho dovuto fare un lavoraccio infame che non raccomando al mio peggior nemico. "Ma come facevo a sapere che dovevo prendere la sacchetta, se non me lo dite?". Ma c'era veramente bisogno di dirlo?
Qualche giorno fa ho saputo che un ragazzo mio vicino di casa per tanti anni ha avuto un bambino dalla sua compagna e non l'ha riconosciuto, perchè lui in fondo un bambino non lo voleva.
Non parliamo poi del fidanzato di una cara amica, padre della sua bambina di pochi mesi, che per un miraggio di forti emozioni ha deciso di buttare a rotoli la sua famiglia e di lasciare la sua bambina senza padre, e neanche ha avuto il coraggio di iniziare il discorso.
A questo pensavo. Certamente gigioneggiare e lasciare all'asilo una sacchetta piena di cacca non è cosa grave, al contrario del lasciare un bambino senza papà.
E allora tutto sommato non posso certo lamentarmi dell'Orco, che oggi è stato veramente ma veramente mostruoso e ingrato, ed ha davvero un brutto carattere, irascibile e sgarbato com'è. So però che si occupa e si preoccupa di noi e del nostro benessere, in quanto famiglia.
Ecco, l'ho detto.
Sperando che non diventino "le ultime parole famose".
Biancaneve