sabato 30 aprile 2011

Amori difficili

"Piccolo Orco, come è andata all'asilo oggi?"
"Bene"
"Che laconico"-pensa Biancaneve. "Hai giocato con qualcuno o hai giocato da solo tutto il giorno?"
"Ho giocato con Simone, Giorgio, Angeli e Margherita. Però non ho giocato con Zoe"
"Ah no? ma Zoe non era la tua morosa?"
"Sì, ci siamo anche sposati"
"E allora come mai non avete giocato insieme? L'hai fatta arrabbiare?" -dice Biancaneve conoscendo i suoi polli.
"No, lei è la mia morosa sempre, anche se non giochiamo insieme"
"Ah, certo. Ma lei lo sa di essere la tua morosa?"
"Sì, ti ho detto che è la mia morosa sempre. Però io penso che lei sia brava e lei invece pensa che io non sia bravo".

venerdì 29 aprile 2011

Ordine e disordine

Biancaneve non è ordinata.   Non lo è mai stata, fin da piccola, e tuttora tende ad avere quelli che l'Orco chiama "punti di accumulo", posti in cui si trova ogni genere di cosa. Tanto che qualche tempo fa l'Orco ha preso dei contenitori  che Biancaneve aveva comprato all'Ikea per metterci i giocattoli dei bambini e li ha destinati a punti di accumulo, nel senso che ci si trovano dentro cose lasciate in giro da Biancaneve, come vestiti, scontrini, fogli dell'asilo, disegni dei bambini, riviste, volantini pubblicitari, CD e altro. Quasi tutte cose poco significative, ma purtroppo non tutte, così non si può periodicamente prenderle e buttarle direttamente nel caminetto o nel cassonetto della spazzatura.
L'Orco invece è ordinato, di quell'ordinato maniacale, lui fa parte di quelli che raddrizzano i quadri sulla parete, che spostano gli oggetti di qualche millimetro altrimenti potrebbe sovvertirsi l'ordine dell'universo.
Solo che ieri l'Orco era fuori uso per un'emicrania pazzesca col vomito e l'ottundimento della coscienza.
Quando Biancaneve è tornata a casa dopo il lavoro ha trovato un quadretto che aveva dell'inverosimile: l'Orco tramortito dal mal di testa seduto sul divano, le bambine per terra e il pavimento costellato di una quantità incredibile di oggetti in ordine sparso:
-librottini, 3 (Pimpa, Bambi, il Libro della giungla)
-telefono giocattolo
-libri morbidi, 3
-una piccola mucca di gomma
-Cicciobello
- 3 anelli colorati di catena giocattolo
-un libro di legno
-libri grandi, 2
-sonagli, 3
-mutande pulite di Cappuccetto Rosso
-pantaloni del pigiama di Cappuccetto Rosso, contaminati da elevata carica di virus della varicella
-un libro che suona
-una palla di tessuto morbido
-cubi per costruzioni, 2
-bambolina da sgagnare per la dentizione
-Biancaneve e quattro nani, tutti di gomma
-calze antiscivolo, spaiate, di pollicina
-una sola calza di Cappuccetto Rosso
-scopina giocattolo, senza manico
-libro di Babbo Natale con finestrelle
-libro dei Puffi
-fiorellone di quelli che si arrotolano sui passeggini
-una farfalla di gomma
-una bambola un po' discinta
-un innaffiatoio di tessuto con dentro un'ape che suona
-pezzi di un puzzle di legno
-un libro di gomma
Ecco. Biancaneve tornata dal lavoro ha dovuto rimettersi al lavoro un'altra volta.

martedì 26 aprile 2011

Una corsa

Biancaneve non è una sportiva nell'anima.
E' piuttosto una di quelle persone che camminano, ma solo per mezz'ora, e se non piove, e non fa troppo caldo, o troppo freddo e non è mattina presto o sera tardi.
Che nuota (nuotava), ma fa solo dieci vasche perchè poi si stufa, per non parlare del freddo e della scocciatura di doversi asciugare i capelli.
Che scia (sciava), e qualche volta si è alzata prima dell'alba per andare in montagna, ma a pranzo si deve sedere per mangiare un panino e non lo mangia salendo sulla seggiovia come certi stakanovisti.
Che qualche volta ha fatto anche un abbonamento in palestra, sprecando quattrini perchè poi ci è stata si e no dieci volte in un anno,  magari facendo aerobica e sudando come una pazza per fare avanti e indietro con le gambette a tempo di musica.
Insomma, una pigra.
Ieri ha deciso di prendersi un po' cura di sè, dei propri muscoli e delle proprie coronarie. Di ricavarsi un piccolo spazio nella giornata. Ha cercato una tabellina di marcia preconfezionata per runners, si è comprata un reggiseno supertecnico, si è infilata una maglietta e un paio di pantaloni della tuta, ha caricato l'IPod con una playlist energetica ed è partita di corsa.
E' tornata dopo venti minuti, di cui dieci di corsa e dieci di camminata.
E si sentiva come se avesse fatto una scalata.
Bella la sensazione di benessere fisico e mentale data dallo sforzo fisico: per quei 20 minuti Biancaneve non ha pensato al lavoro nè al brutto carattere dell'Orco, né ai pianti lamentosissimi di Cappuccetto Rosso e di Pollicina. E' tornata indietro di tantissimi anni con la memoria,e...si è divertita.
Un piccolo tempo per sè.

lunedì 25 aprile 2011

Perchè l'orco è un orco 3

Il Piccolo Orco, devastato anche nell'umore dagli esiti di varicella, si trova tutta la superficie corporea coperta di crosticine pruriginose. E a tratti cerca di grattarsi con le mani, con gli stipiti delle porte, con bastoncini recuperati chissà dove e con ciò che capita tra le sue zampine.
Biancaneve e l'Orco cercano di distrarlo per evitare che si ritrovi il viso tutto bucherellato.
"Dai, Piccolo Orco, smetti di grattarti, se no ti rimangono tutti i buchini sulla pelle"
"Non è vero!"
"Certo che è vero"
"Però non è vero che poi dai buchini esce l'acqua..."
"Mmhh?Quale acqua?"
"Il papà mi ha detto che se mi gratto mi restano tanti buchini e poi, quando bevo, da tutti i buchini mi esce l'acqua"
".........."

domenica 24 aprile 2011

Sconforto

Ieri sera Biancaneve si è guardata allo specchio.
Ha visto delle occhiaie profonde, dei capelli che decisamente avrebbero bisogno di una rivisitatina, delle macchie di muco e rigurgito sulla felpa che usava al liceo, mentre sui pantaloni, sempre della tuta, bucati, c'erano macchie di dentifricio e ancora di muco.
Allora ha deciso di soprassedere su qualsiasi riflessione a proposito, si è fatta un bagno profumato e -con un libro nuovo (finalmente uscita vittoriosa dal"Cimitero di Praga" dopo oltre due mesi di lettura)- si è infilata nel letto. Sperando in visioni mattutine più confortanti.

venerdì 22 aprile 2011

Tre

Ieri un losco figuro con maglioncino e cravatta si è presentato presso l'ameno luogo di lavoro di Biancaneve, con tutte le pareti gialle, una libreria bianca e una blu. Ha chiacchierato del più e del meno, le ha dato informazioni lavorative e poi, ad un certo punto, le ha chiesto ammiccando quale fosse il suo figlio preferito.
"Il mio figlio preferito? Scusi, ma...in che senso?"
"Eh, si sa, che le mamme alla fin fine hanno un debole per i figli maschi, hi hi"
"Eh, si capisce che lei di figli ne ha uno solo"
Ma come si fa a chiedere a una mamma qual è il suo figlio preferito!
Sono tutti e tre i suoi preferiti.
Uno perchè è quello che ha fatto di Biancaneve una mamma, perchè è timido, emotivo e caparbio, fantasioso e impulsivo, e assomiglia tanto tanto al suo papà.
Un 'altra perchè è originale, affettuosa e generosa, divertente e irriverente, perchè canta e parla in continuazione, e ha fatto capire a Biancaneve di avere fatto la scelta giusta.
Un'altra ancora perchè è tenera e sorridente e Biancaneve non sa come si potesse stare senza di lei.
Ognuno di loro è un mondo che ogni giorno si scopre un po' di più e riempie il Castello di suoni e colori e idee. Ognuno con i suoi lati esposti e quelli nascosti, le sue forze e le sue debolezze, le sue certezze e le sue inquietudini.
E tutti insieme sono il mondo di Biancaneve e dell'Orco. Quello che cambia è il momento, l'attività, magari il modo. Non certo l'amore. Altro che un preferito.

giovedì 21 aprile 2011

Ognuno ha il suo orologio

Stamattina Biancaneve stava mettendo via il vestito di Carnevale di Cappuccetto Rosso, sistemato dalla nonna in modo da poterlo riutilizzare anche l'anno prossimo.
"Mamma, ma Carnevale ritorna?"
"Certo, Piccolo Orco, ritornerà l'anno prossimo"
"L'anno prossimo quand'è?"
"Allora: deve passare il compleanno di Pollicina, poi si andrà al mare, poi ci sarà il compleanno di Cappuccetto Rosso, poi si tornerà all'asilo, le foglie diventeranno gialle e rosse, tu compirai 5 anni, le foglie cadranno, tornerà il freddo, arriverà Natale...."
"Mamma....ma Santa Lucia è la sorella di Babbo Natale?"

mercoledì 20 aprile 2011

Regali

"Bambini, tra poco è il compleanno della nonna N, avete pensato a un bel regalo da farle?"
"Sì sì"
"E che cosa pensavate di comperarle?"
"Un bel DVD. Un DVD di Tom e Jerry"
"Ah però! Sarà sicuramente contenta..."

lunedì 18 aprile 2011

Un ospite non molto gradito

Al Castello è arrivata. L'avevamo immaginata, temuta, sospettata, e alla fine è arrivata: la varicella. Avevamo già scampato due epidemie e quest'anno non ce l'abbiamo fatta.
Il Piccolo Orco è stato colpito per primo, ha la febbre, vescicole e pustole da tutte le parti, ma proprio ovunque. Ha tanto prurito nonostante l'antistaminico, vorrebbe grattarsi come un pazzo ma cerca di resistere, si è messo fazzoletti al collo e alle mani perchè gli sembra di ricavarne sollievo, così sembra un cow boy gonfio e pustoloso.
E' bravissimo, caro da matti e ci fa scoppiare il cuore dalla tenerezza.
Ma la vita con la varicella in casa è ancora più agitata del solito.
Esempio pratico:
-ore 21.30: abbiamo messo tutti a letto tutti tirando un sospiro di sollievo perchè Cappuccetto Rosso era veramente ma veramente pesante
-ore 22.15: mentre guardavamo un film è comparso il Piccolo Orco con gli occhi mezzi chiusi.
"Non ho più sonno, ho prurito, voglio stare qui con voi"
-ore 23: siamo andati tutti a letto, lui compreso, con tutte le sue vescicole pruriginose.
-ore 23.30: Pollicina si è svegliata, aggrappata alla sponda del lettino a piangere
-ore 23.45: Pollicina viene portata nel letto padronale in mezzo a mamma e papà; per circa due ore si è agitata, ha cercato di mettermi le dita negli occhi, nel naso, in bocca, il tutto rigorosamente al buio nella vana speranza che riprendesse sonno
-ore 2.20: Pollicina rientra nel suo letto
-ore 5.00: il Piccolo Orco urlava come un matto, voleva la mamma, tremava come una foglia per la febbre, si strofinava contro le lenzuola per grattarsi; lenzuola bagnate di pipì, ovviamente.
-ore 5.05: ci siamo alzati per rifargli il letto e lavarlo, lui non voleva tornare a letto ma stare sul divano
-ore 5.25: Pollicina si è svegliata per il trambusto ed è scoppiata in un pianto disperato
-ore 5.30: anche Cappuccetto Rosso si è svegliata a causa per il pianto di Pollicina.
-ore 6: tutta la famiglia, sveglia e operativa, si è goduta una bella domenica mattina di primavera
Chissà quando il Piccolo Orco passerà il testimone. Aiuto.
Biancaneve

sabato 16 aprile 2011

Interrogazioni

In questo periodo Biancaneve si sta interrogando su come sia una brava mamma, forse anche stimolata da una serie di incontri all'asilo. Si interroga sulla disciplina, sulla necessità di porre delle regole, sulla necessità dei bambini di autoaffermazione e di crescere conoscendo i propri limiti e le proprie possibilità, e nella maniera più serena possibile.
E allora ogni tanto chiede all'Orco: "Orco, ma secondo te io sono una brava mamma?"
"Uff"-sbuffa lui-"che domanda, perchè mi fai sempre queste domande?"
Allora Biancaneve ha cercato di darsi una risposta da sola.
A volte pensa di essere una brava mamma, a volte pensa di essere la peggiore in circolazione.
Per esempio, si ritiene una brava mamma:
-per tutti i libri che ha letto ai suoi bambini, davvero tanti e davvero tante volte
-perchè da quando avevano meno di un anno si è messa di impegno ad insegnare loro a lavare i denti (sembra facile, vero?)
-perchè non ha mai negato un pezzettino di cioccolato
-perchè gioca tanto con loro, disegna, fa costruzioni, corre e i nasconde dove poi la trovano tutti
-perchè canta e balla come una matta la musica degli anni settanta insieme a loro
-perchè dispensa coccole a volontà
-perchè cerca di incrementare la scarsissima vita sociale della famiglia
-perchè cerca di essere sportiva, di fregarsene se non sono tutti puliti e in ordine ma sporchi di terra, gelato, cioccolato, muco e altre schifezze
-perchè cerca di non dire le parolacce
-perchè quando i bimbi sono a letto canta, nell'ordine, fatelannannacoscinedipollo, heidi, ninnalaninna-o; tutte le santissime sere
-perchè cucina cose buone e a volte meno buone, ma ci mette la voglia di viaggi e scoperte
-perchè ha sempre portato tutti in piscina
E invece è una mamma spaventosa:
-quando si arrabbia e grida come una matta e addirittura lancia cose per aria
-quando non ha pazienza e non riesce a far ragionare più nessuno
-quando non compra i palloncini ai suoi bambini perchè 7 euro a palloncino sono uno sproposito, ma il giorno dopo si compra un paio di scarpe
-quando alla mattina deve rispondere al telefono che squilla in continuazione e non ha proprio sotto controllo la situazione
-quando piuttosto che andare a una festa di compleanno si taglierebbe una gamba
-quando si fingerebbe malata piuttosto di andare al parco
-quando è di fretta e pretende che tutti corrano con lei
-quando non ha voglia di andare all'asilo a prendere i bambini.
Ecco. E ci saranno tantissime altre motivazioni che al momento sfuggono a Biancaneve.
Ma forse, come dicono gli psicologi, ogni mamma è la migliore per il suo bambino.
Sarà...o meglio, speriamo che sia vero!

mercoledì 13 aprile 2011

Vedo doppio

Qualche giorno fa, in uno di quei pomeriggi caldi della scorsa settimana, Biancaneve, l'Orco e la Burfanteria (uno dei nomi dei bambini, intesi tutti e tre insieme) sono andati a una festa di compleanno in giardino, e non conoscevano tutti gli invitati.

Biancaneve e l'Orco hanno visto il Piccolo Orco un po' preoccupato, come se gli stesse succedendo qualcosa di strano.
Dopo essersi guardato bene in giro ha chiesto all'Orco: "Ma perchè ci sono due Laure?"
"Ma no, Piccolo Orco, di Laura ce n'è una sola."
"No, ce ne sono due, guarda, ce n'è una con la maglietta rossa e una con la maglietta blu".
E così Biancaneve e l'Orco hanno scoperto che Laura ha una sorella gemella.

lunedì 11 aprile 2011

Sorelle, chi più chi meno

Ieri Biancaneve, l'Orco e la compagnia cantante sono andati a una grigliata a casa di amici. Il tempo era bello, caldo ma tutto sommato non troppo, e i bambini all'aperto stanno davvero bene. Pollicina è stata la solita meraviglia, gattonava in giardino ed era felicissima, si guardava in giro e faceva grandi sorrisi a tutti.
Il Piccolo Orco era un po' inibito dalla presenza di tanti bambini, quasi tutte femmine e quasi tutte più grandi di lui, e allora girolava qua e là scoprendo le meraviglie del giardino, da botanico in erba quale è.
Cappuccetto Rosso un po' lo seguiva, un po' cercava disperatamente qualcuno che la spingesse sull'altalena, insomma, non sapeva bene dove andare a fare l'uovo. E poi pareva un po' disturbata da quel nugolo di bambine che si spupazzava Pollicina: chi la baciava, chi la voleva prendere in braccio, chi la faceva ballare. Ad un certo punto si è avvicinata e facendo una faccia scurissima, ha detto loro, accomunandole in un'unica persona: "Quella è la mia sorellina. Non è la tua! Mmh."

giovedì 7 aprile 2011

Sbirciatina a tavola

Biancaneve ha preso l'abitudine di pranzare in un self service che si trova a metà strada tra il castello e il lavoro. Oggi sbirciava l'alimentazione degli altri avventori.
C'è il giovane salutista, palestrato o magretto, comunque in forma, che mangia pasta e insalata e frutta con acqua naturale.
C'è il ciccione che mangia lasagne, carne e patate, con acqua gasata.
C'è il superciccione che aggiunge anche il dolce.
C'è la signorina asciutta, un po' triste, che predilige carne e verdura e basta.
La sfacciata che pur mangiando primo, secondo e dolce è magrissima.
Biancaneve mangia pasta, frutta e dolce, perchè a rinunciare a quello proprio non ce la fa.
Ma il bello viene al banco del bar, dove dieci persone chiedono dieci tipi di caffè diversi: il caffè normale, quello macchiato caldo, quello macchiato freddo, quello ristretto, quello d'orzo ma in tazza grande, oppure quello d'orzo in tazza piccola. Oggi una ragazza ha chiesto il caffè americano ma in tazza non troppo grande, né piccola. Ma si può?!!
E Biancaneve che si lamenta delle mamme. Figuriamoci se facesse la barista.

martedì 5 aprile 2011

Biancaneve dà i numeri

Bilancio della settimana scorsa.

Risvegli notturni: 22, quasi tutti a causa di Pollicina
Lavatrici: 14
Km percorsi dall'auto ammiraglia: 330
Decacchizzazioni: 31 (senza contare ovviamente quelle dell'asilo)
Telefonate ricevute per lavoro: 111
Pipì notturne: 1 (incredibile!!)
Vomiti: 1 + gli innumerevoli rigurgiti di Pollicina
Momenti di intimità: 1 (e già è andata bene).

Conclusioni: il miglioramento dell'enuresi ha sensibilmente dimunuito il numero delle lavatrici.
Forse Pollicina potrebbe dormire dai nonni.
Biancaneve ha assolutamente bisogno di una segretaria. O di un autista.

domenica 3 aprile 2011

Eloquio fluviale

Qualche giorno fa, mentre Biancaneve guadagnava la pagnotta, l'Orco molto spaventato dall'uscita precoce dei bambini dall'asilo a causa sindacale, ha pensato di cogliere due piccioni con una fava e di portarli alle pendici dei monti, a casa dei Nonni Orchi.
Là sono stati accolti con tutte le riverenze riservate al loro status di nipoti prediletti (nonché unici), si sono sollazzati con una merenda a base di gelato e biscotti, hanno fatto una passeggiata con vista lago e alla fine si sono rimessi in macchina e sono ripartiti per tornare al Castello.
In genere in auto dormono, ma stavolta Cappuccetto Rosso ha deciso di intrattenere tutti con una seduta di eloquio fluviale, capacità forse ereditata dalla Nonna Orca per i lunghi momenti di silenzio.
Durante il viaggio di ritorno il Piccolo Orco, noto per uno svuotamento gastrico particolarmente rallentato, ha avuto un momento di sbandamento e ha vomitato. Lamentandosi, ha dato la colpa alla sorella mezzana.
"E' colpa di Cappuccetto Rosso se ho vomitato"
L'Orco puntualmente ha cercato di difendere la suddetta figlia mezzana: "Ma no, Piccolo Orco, come è possibile che sia stata lei?"
"Sì, è stata Cappuccetto Rosso a farmi vomitare, perchè non è stata zitta mai, neanche un momento"

venerdì 1 aprile 2011

Viaggi

Ieri alla casella di posta elettronica di Biancaneve è arrivata una bella mail inviata dalla vecchia agenzia viaggi che frequentava. C'erano diversi allegati con proposte di viaggi, alcuni un po' sfigati, come una crociera nel mediterraneo che però comprendeva solo due o tre città più o meno balneari, altri un po' meno, come un viaggio nelle capitali del nord, o un tour in un paese tipo turchia o portogallo o grecia.
E poi c'era l'allegato per intenditori. Siberia, Tibet, Nuova Zelanda, Cina, Oriente.
Prima di convolare a giuste nozze Biancaneve e l'Orco spendevano tutto quello che avanzava in viaggi, e si sono tolti qualche soddisfazione, l'Australia, i Caraibi, le Maldive, la Scozia, New York e altro ancora.
Adesso non avanza un granché, e per una vacanza in cinque dovremmo mangiare pane e salame per tre anni.
E soprattutto, una volta bastavano uno zaino o un trolley per tutti e due, adesso ci vuole una station wagon (nel senso letterale del termine) tra vestiti, pannolini, omogenizzati, biberon, seggiolini da auto e da tavolo, peluches o bambole per la nanna, lettini da campeggio, un minimo sindacale di giochi o matite e fogli per tenerli buoni.
Dimmi con chi stai e ti dirò che viaggio farai. Facile.