lunedì 31 gennaio 2011

Differenze di genere

Ci sono le bambine rosa, femmine-femmine, quelle con i capelli lunghi come Raperonzolo a 3 anni, sciantose, sempre con le gonne e i vestiti rosa, le unghie dipinte e una varia attrezzatura di Hello Kitty, Winx, Trilli e non so che altro. Poi ci sono bambini maschi-maschi,  quelli vestiti con i calzoni mimetici con i tasconi, che giocano con macchinine, spade e orrendi Gormiti e che per nessuna ragione al mondo prenderebbero in considerazione una bambina.
Gli abitanti del Castello non appartenevano a queste categorie; il Piccolo Orco porta perlopiù vestiti unisex in previsione del futuro riutilizzo, ha sempre giocato poco con le macchinine e tanto con Lego e puzzle, non ha mai avuto grande passione per Gormiti, Ben Ten eccetera, perfino quando ha saputo di aspettare Pollicina invece di Pollicino non ha mostrato il minimo disappunto.
Ieri a pranzo dai nonni per caso gli è capitata una bavaglia a righe rosa. Si è abbuffato di costolette d'agnello e patatine fritte, ha comodamente mangiato due fette di torta, si è alzato ed è andato di corsa a giocare:
"finalmente posso togliermi questa bavaglia da femmina!"

domenica 30 gennaio 2011

Sonniferi

Prima di diventare una mamma-tris Biancaneve ha sofferto di insonnia. Per un sacco di tempo, anni, in verità fin da quando ha memoria. Ricorda notti lunghe che non finivano mai e notti brevi da volerne ancora un po'. Ricorda grande dolore e grande amore, perchè di notte è tutto più grande e più intenso, come se la luce portasse via qualche cosa ai sentimenti. Ricorda il primo libro per cui ha perso il sonno, Robinson Crusoe, a otto anni; poi ce ne sono stati tanti altri. Adesso poche cose possono far perdere il sonno a Biancaneve, quando succede le capita di accoccolarsi vicino a uno dei suoi bambini e di ascoltare il suo respiro e sentire il suo calore. E allora, piano piano, i pensieri scompaiono, le palpebre si fanno pesanti e il sonno ritorna.

venerdì 28 gennaio 2011

Nel nido

Da giorni Biancaneve attende la ferale notizia di dover tornare al lavoro prima del previsto. In realtà il rientro non sarebbe anticipato di molto...Biancaneve contava di rientrare a marzo part-time e ad aprile a tempo pieno, solo che non si è ancora organizzata, la ricerca della tata nonostante gli sforzi è ferma al punto di partenza, Mary Poppins si ostina a non presentarsi alla nostra porta.
E poi, mah, forse Biancaneve non ha voglia di tornare al lavoro. Anzi, non ne ha voglia di sicuro. Adesso i bambini sono tre, di cui una affetta da una mammofilia straziante, e impegnano tanto tempo e tante energie, di giorno, di notte, sempre. E allora è preoccupata, preoccupata per come andranno le cose al Castello in sua assenza, preoccupata di non riuscire a gestire tutto e anche il lavoro, preoccupata di vedere ulteriormente ridotto il proprio - già in effetti ridotto all'osso- spazio personale.
E da tanti mesi Biancaneve fa solo la mamma e la casalinga, fa bucati e cucina manicaretti, cambia pannolini, legge storie, canta ninne nanne, dispensa baci e coccole, esce al mattino in tuta e senza trucco, con i capelli da spaventapasseri, tanto, per andare all'asilo....
Insomma, per farla breve, Biancaneve è un po' spaventata all'idea di rimettersi in carreggiata, di raccogliere le forze e uscire nuovamente dal nido, perchè ogni volta è come ricominciare daccapo.

giovedì 27 gennaio 2011

Matrimoni

Il Piccolo Orco non è molto in forma, per cui da tre giorni è a casa dalla scuola materna e si gode i suoi giochi, i suoi cartoni, i suoi libri e la sua mamma. Lui, pantofolaio nell'anima geneticamente determinato, pare quasi felice della sua tosse canina che gli permette di stare rintanato nel suo nido accogliente.
E ogni tanto si lascia andare a qualche confessione.
"mamma, sai cosa faccio all'asilo?"
"giochi e disegni?"
"Sì, ma poi rincorro Awa per catturarla"
"E perchè vuoi catturarle Awa?"
"Perchè io sono il suo principe e voglio sposarla, ma lei scappa"
"Pensavo che tu volessi sposare Angelina"
"Sì, in effetti volevo sposarla, ma poi lei si è sposata con Nicolòbianchi"
Finalmente Biancaneve ha scoperto cosa fa il Piccolo Orco all'asilo. Cerca di concupire oneste fanciulle senegalesi.

lunedì 24 gennaio 2011

Weekend di riposo

Riflettevo sul tempo libero, o meglio, quello non occupato dal lavoro. C'è stato il sole in questo weekend, accompagnato però da un freddo barbino. Un tempo saremmo andati, io e l'Orco, a fare un fine settimana in qualche città, o in un agriturismo in Toscana. Oppure magari ci saremmo alzati tardi, avremmo bighellonato tutta la mattina e metà pomeriggio e poi saremmo andati al cinema, o a una mostra, o a seguire qualche iniziativa locale; invece sabato mattina siamo andati tutti insieme al Decathlon a comprare scarpe da ginnastica per il Piccolo Orco e per Cappuccetto Rosso, visto che le di lui pantofole per la scuola materna erano talmente distrutte da far intravedere le calze sotto il tessuto e le di lei scarpe in uso, grigie e nere, ereditate dal fratello maggiore, riuscivano ad essere infilate solo dopo numerose fatiche di Biancaneve. Pomeriggio in casa. Cena con pizza da asporto a casa di amici.
Ieri, domenica, abbiamo sfidato la temperatura e dopo pranzo siamo andati, bardati come degli eschimesi a fare una passeggiata, che ci ha messo a dura prova considerato il piagnisteo continuo di Cappuccetto Rosso. Torniamo al Castello. Dopo un altro po' di giochi e piagnistei, abbiamo messo su il DVD di Cenerentola, il Piccolo Orco si è appiattito sulla poltrona e senza dire una parola ha visto tutto il film mentre tra gli affanni e le pene le sue sorelle vinte dal sonno si sono finalmente addormentate, una sul divano e l'altra nel lettino. E mi chiedo: perchè quando un bambino ha sonno non può semplicemente chiudere gli occhi e lasciarsi andare? Perchè deve distruggere la pace familiare per il puntiglio di non dormire?
Ore 19 circa: le due bambine si svegliano, sempre tra pianti disperati perchè forse avrebbero preferito non svegliarsi; a quel punto, contrariamente ad ogni legge umana, in mezzo a tali schiamazzi il Piccolo Orco si addormenta. Così noi siamo liberi di prenderci una figlia per uno e tentare di placare gli animi, complice qualche pezzo di formaggio, la vera e unica passione di Cappuccetto Rosso. Dopo qualche morso smette di piangere e pare riposata come una che ha dormito 10 ore.
Ore 20: il Piccolo Orco si sveglia, piange anche lui, non vuole cenare e non vuole neanche dormire, vuole la mamma e vuole stare in braccio, sempre con gli occhi chiusi; Biancaneve lo prende in braccio e si accorge di una macchia umida sulla poltrona e nello stesso tempo di qualcosa di bagnato tra le braccia. La pipì del Piccolo Orco.
Ore 20.10: doccia del Piccolo Orco, seguita da lavatrice.
Ore 20.30: il Piccolo Orco va a nanna con coccole e racconti.
Ore 21: va a nanna anche cappuccetto Rosso, dopo religioso canto di Heidi e ninna nanna.
Ore 21.20: comincia la disperazione di Pollicina, che fino a questo momento se ne era stata in sordina.
Ore 01: Pollicina si addormenta.
Ore 01.01: anche Biancaneve sviene tra le braccia di Morfeo.

Sunto del fine settimana: scarpe nuove 2 paia, passeggiata 1, pianti numerosi, lavatrici 6.
Per fortuna oggi è lunedì.

venerdì 21 gennaio 2011

21 gennaio

Mi raccontano che nevicasse, quel giorno. Faceva freddo e nevicava, ed ho sempre pensato che fosse per questo che mi piace tanto la neve. Ero lunga lunga e magra magra. Una mangiona. Sono passati 39 anni da quel giorno e continuo ad essere abbastanza lunga, mangiona anche se non proprio magra magra: certe cose non cambiano. Stamattina mi sono concessa una bella colazione al bar, con un cappuccino caldo -aumentato di prezzo con l'anno nuovo- e una meravigliosa, succulenta brioche alla crema, di quelle che ingrassi a guardarle. E poi ho fatto un giro all'Ikea, da sola, un vero lusso; sono tornata a casa con delle cose che mi servivano e naturalmente anche con delle cose che non mi servivano, come sempre mi capita quando vado all'Ikea. Sono anche giunti festeggiamenti inaspettati, l'Orco ha rimediato al puntiglio natalizio con dei bellissimi fiori e una promessa di relax, anzi due. Una meraviglia. Il Piccolo Orco mi ha cantato "tanti auguri a te" e Cappuccetto Rosso mi ha promesso che mi aiuterà a spegnere le candeline; candeline? Dovrei comprare quasi quattro scatolette. Trentanove anni, cavoli...ma se sono ancora una ragazzina!
Ciao a tutti quelli che mi hanno pensato
Biancaneve

mercoledì 19 gennaio 2011

Cercasi tata

Non capisco perchè mi stresso tanto per la ricerca di una tata. Prima di tutto bisognerebbe sapere da che parte si è girati, e cioè avere almeno una vaga idea di come si faccia a reperire una tata. E già questo è un problema: chiedere ai vicini di casa che già ne hanno una, o al parroco, o alle maestre dell'asilo? E poi, come funziona, si fa una specie di colloquio? Ci si dà un appuntamento e ci si incontra e si conosce la persona in questione. Migliaia di persone ogni giorno assumono altre persone, le valutano, le soppesano in base alle proprie esigenze. Ecco, forse è per questo, è la necessità del giudizio insito nella ricerca che mi dà fastidio. Eppure ho paura che sia necessario, a questa persona lasceremo le chiavi del castello che custodisce come un nido i nostri bambini...Cappuccetto Rosso, come a tutti è noto, per inesperienza è stata mangiata dal lupo, il Piccolo Orco sarà anche geneticamente orco, ma per certi versi è più indifeso di Cappuccetto Rosso, per non parlare di Pollicina...
E mi domando com'è che alla porta del nostro castello non si materializzi improvvisamente una signora tipo Mary Poppins, o come quella signora Merkle che ho visto in un film qualche giorno fa. Queste fortune capitano sempre a qualcun altro!
E insomma, sono talmente angosciata dall'idea della ricerca che nonostante abbia recuperato alcuni numeri di telefono non ho ancora telefonato. Ecco. Quando si dice l'ansia paralizzante.

martedì 18 gennaio 2011

Sfinimento

Stanca.
Pollicina si è addormentata ieri sera dopo la sua cena-coccola, appena messa nel lettino si è girata sul lato destro, il suo preferito, e ha continuato a dormire per un paio d'ore. Poi, a mezzanotte e un quarto, si è svegliata. E ha coinvolto nel suo risveglio gli altri due quinti della famiglia che dormono nella sua stessa stanza, quelli che poi al mattino vorrebbero andare all'asilo ma invece devono andare al lavoro, e sicuramente ha coinvolto anche quelli del piano di sotto, e probabilmente anche qualcuno del paese vicino. A un certo punto si è riaddormentata, lei, dopo avere guadagnato un posto nel lettone. Ma non troppo tempo dopo si è risvegliata di nuovo e si è messa a chiacchierare ggghhh, ta, da, ngu. Felicissima. Come se fosse nel mezzo di una giornata d'estate non troppo calda, magari al mare. Erano le quattro e mezza. L'Orco ha deciso di spostare le sue stanche membra in un'altra stanza, probabilmente per dare libero sfogo alla sua tossicodipendenza da aggeggi elettronici vari. E Biancaneve si è trovata nel letto a intrattenere una bambina di 7 mesi. Alle sette passate si sono finalmente addormentate. Alle sette e quaranta Biancaneve attonita viene svegliata dal Piccolo Orco urlante, strepitante e veramente arrabbiato perchè ancora una volta ha fatto pipì a letto. E allora deve mettere in moto rapidamente una parte delle sue cellule cerebrali e la totalità di quelle muscolari per trovare l'energia di andare in cameretta a prelevare il Piccolo Orco inumidito e fargli il bagno, sperando di non svegliare Cappuccetto Rosso che miracolosamente stava ancora dormendo. Ma Cappuccetto Rosso si è svegliata e ha cominciato una tiritera che è finita solo dopo l'entrata all'asilo, più di un'ora dopo e stavolta correndo l'enorme rischio di trovare il cancello chiuso.
E' tutto il giorno che Biancaneve vaga per casa concludendo poco, facendosi domande e non trovando risposte, sentendosi afflitta perchè ci sarebbero tante cose da fare e non riesce a muovere un dito. Biancaneve odia il tempo perso, ma forse con tre figli piccoli qualche volta dovrebbe vederlo come un lusso.

domenica 16 gennaio 2011

Doveri

Cappuccetto Rosso sta lentamente acquisendo la consapevolezza di poter esistere senza pannolino, ma siccome tale consapevolezza non è del tutto raggiunta, saltella per il mondo dotata di questo morbido cuscino sul sedere.
Allora oggi, rendendosi conto che il suddetto pannolino andava decisamente sostituito con uno nuovo e  più profumato, Biancaneve accompagna Cappuccetto Rosso in bagno:
"Devo fare la cacca"
"Ma no, Cappuccetto Rosso, l'hai appena fatta"
"Allora devo fare la pipì"
"Veramente hai appena fatto anche quella"
"Ma allora cosa devo fare?"

martedì 11 gennaio 2011

Fratelli e sorelle

Dopo aver partecipato ad una rumorosa festa di compleanno, torniamo al Castello, dove disordine, anarchia e baccano regnano incontrastati. Ognuno a modo suo affaccendato contribuisce a mantenere le cose come stanno. Ad un certo punto, il silenzio. Silenzio che al Castello non è certo la regola, e solitamente fa presagire nel migliore dei casi marachelle di ogni foggia e genere, o addirittura pericolo di vita o di infermità. Biancaneve e l'orco si avvicinano quatti quatti alla cameretta, regalo novembrino dei nonni Orchi e trovano il Principe e Cappuccetto rosso nel di lui letto, rannicchiati insieme sotto al piumone, che chiacchierano a bassa voce e chissà cosa si dicono. Ogni tanto un risolino.

E noi, di solito scoraggiati dalla vicinanza di età dei nanerottoli, ci immaginiamo quando saranno in tre sotto il piumone e per una volta siamo certissimi di avere fatto loro il più bel regalo del mondo.

domenica 9 gennaio 2011

Perchè l'orco è un orco

"Orco, metteresti su il caffè per favore?"
"no, non ho voglia di caffè, ti ringrazio"

Biancaneve torna un po' scornata in cucina, ma ha voglia di caffè e allora se lo prepara da sola e se lo beve seduta sul calorifero della cucina. Nel frattempo, terminate le sue faccende informatiche, arriva l'Orco, sbircia nella caffettiera rimasta sul fornello e dice: "Non ce n'è più neanche un goccino? L'hai buttato via apposta?"
 

mercoledì 5 gennaio 2011

amiche

Ieri sera alle sei. Un lusso che di rado mi posso permettere, stavolta grazie ai nonni che tenevano a bada la ciurma vociante. Una telefonata, tante chiacchiere e qualche grande pensiero  con una vecchia amica, la più antica, quella che c'era prima dei banchi, dei libri, delle canzoni, dei trucchi, dei primi baci. Quella con cui ho fatto tanta strada e a un certo punto ci siamo smarrite, e poi ritrovate. Quella che si è trasferita nella mia città proprio quando io me ne sono andata. Quella che c'era quando sono caduta e mi ha teso la mano per aiutarmi a rialzarmi. Quella con cui mi sono distrutta dalle risate.
E' bello ogni tanto ricordare di essere qualcos'altro che una mamma, di essere una persona, una donna, una moglie. Un'amica.
Quando sono con te me ne ricordo sempre.
Mi manchi, cara Ila. 

Biancaneve

lunedì 3 gennaio 2011

Dieci desideri per l'anno nuovo

- tata Lucia (quella di SOS tata) a casa nostra, sempre; o, in alternativa, tre bambini molto bravi, ubbidienti e giudiziosi
- otto ore di sonno almeno 3 volte la settimana
- una meravigliosa, scultorea pancia piatta
- un lavoro più vicino a casa
- più tempo e meno impegni per fare un giro e qualche chiacchiera
- un bel viaggetto con l'Orco e basta
- un bel viaggetto con l'Orco e i pocket monsters (ma anche con la suddetta tata Lucia)
- una cena fuori organizzata da qualcun altro
- qualche serata al cinema
- una seduta all'hammam ogni tanto
- dei pensieri a sorpresa da parte dell'Orco, una cosa tipo "prepara la valigia che andiamo al caldo", ma andrebbe bene anche il freddo, o il gelo, o qualunque altra temperatura, oppure dei fiori ogni tanto, o anche solo un regalo per il compleanno
- ovviamente, la salute di tutti

Oh, mi accorgo che sono già a dodici.
I prossimi aspetteranno il 2012.

sabato 1 gennaio 2011

Anno nuovo vita nuova

Quale momento migliore di un inizio anno per cominciare a raccontarsi? E allora, via, in carrozza, si parte!

Al Castello incantato è arrivata la febbre, puntuale come un orologio, nei giorni tra Natale e Capodanno. Il primo è stato il Principe, che addirittura ha avuto la polminite, seguito a ruota dalle sorelline. E si respira quell'aria fitta come una nebbia, che sa di coccole e tachipirina. In queste giornate di bel tempo siamo tappati in casa e il pavimento è cosparso di libri, fogli, matite, pezzi di lego grandi e pezzi di lego piccoli e qualunque cosa ci si possa immaginare, con grande rammarico dell'Orco, che è in effetti un orco molto ordinato. E tutti gridano, piangono, e il castello risuona dell'insopportabile "iiiiiii, iiiiiiii,iiiiiiii", quel rumore che è una via di mezzo tra un pianto e una protesta, segno distintivo di Cappuccetto rosso.
Ma ce la faremo. Apriremo la finestra ed entrerà l'aria fresca.

Buon Anno.
Biancaneve